Utilizzare questi metodi può portare a un risparmio di miliardi di euro nelle spese sanitarie

Utilizzare questi metodi può portare a un risparmio di miliardi di euro nelle spese sanitarie

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L’assemblea annuale di “Integratori & Salute” a Roma ha evidenziato l’importanza dell’innovazione e della ricerca nel settore degli integratori alimentari. Il mercato europeo è in crescita e l’Italia si conferma leader, generando un fatturato significativo. Gli italiani vedono gli integratori come alleati essenziali per il futuro, soprattutto per rafforzare il sistema immunitario e affrontare le carenze alimentari. Il progetto “Integratori per il futuro” mira a sviluppare prodotti strategici per il benessere delle persone. Le aspettative degli italiani per il 2040 mostrano una crescente preoccupazione per la salute e l’ambiente, confermando il ruolo chiave degli integratori nel prossimo decennio.

Il futuro degli integratori alimentari e della salute

Innovazione e ricerca sono stati i temi centrali dell’assemblea annuale di “Integratori & Salute”, tenutasi a Roma il 2 ottobre 2024. L’associazione, che rappresenta circa 200 aziende italiane e multinazionali del settore degli integratori alimentari, ha sottolineato l’importanza di armonizzare le regolamentazioni europee per garantire la competitività delle imprese italiane.

Secondo i dati di New Line, il settore degli integratori ha generato un fatturato di 4,5 miliardi di euro nel 2023, e l’Italia è leader del mercato europeo. Gli integratori alimentari stanno assumendo un ruolo sempre più importante nel mantenimento del benessere fisico e mentale, con una crescente fiducia da parte degli utenti.

Il progetto “Integratori per il futuro” mira a sviluppare prodotti mirati e strategici per il benessere delle persone, garantendo un apporto nutrizionale adeguato. Gli italiani guardano al futuro con ansia, ma vedono negli integratori alimentari un’importante risorsa per rafforzare il sistema immunitario, curare il cuore e la pressione sanguigna, e migliorare il benessere psicofisico, oltre a affrontare carenze alimentari e prevenire patologie in sinergia con il sistema sanitario.

La salute, il rispetto per l’ambiente e una sana alimentazione sono considerati temi cruciali per i prossimi 15 anni, evidenziando la centralità degli integratori alimentari nel panorama futuristico della salute.

Il futuro degli integratori alimentari e le prospettive per il 2040

Come sarà la nostra vita fra 15 anni? A cosa daremo maggior valore? Innovazione e ricerca sono stati i temi centrali discussi durante l’assemblea annuale di “Integratori & Salute”, svoltasi a Roma il 2 ottobre 2024. L’associazione, che rappresenta circa 200 aziende italiane e multinazionali del settore degli integratori alimentari, fa parte dell’Unione Italiana Food, affiliata a Confindustria.

Il convegno ha visto la partecipazione delle principali aziende del comparto, riunite per assistere alla presentazione dello studio del Future Concept Lab. Uno degli obiettivi dell’incontro è stato quello di sottolineare la necessità di armonizzare le regolamentazioni a livello europeo per garantire la competitività delle imprese e mantenere l’eccellenza del settore italiano.

Gli integratori alimentari stanno assumendo un ruolo sempre più importante nel mantenimento del benessere fisico e mentale. Nel 2024, circa 30 milioni di italiani (pari al 73% degli adulti) li hanno utilizzati almeno una volta, e più di 8 su 10 li hanno provati nel corso della loro vita.

«Il numero di persone che si avvicina agli integratori continua a crescere, e chi li usa regolarmente dimostra una fedeltà crescente, ampliando anche la gamma di prodotti utilizzati», ha dichiarato Germano Scarpa, presidente di Integratori & Salute.

Il mercato europeo degli integratori

Secondo i dati di New Line elaborati dall’Unione Italiana Food, il settore degli integratori ha generato un fatturato di 4,5 miliardi di euro nel 2023, con una vendita che ha raggiunto quasi 300mila tonnellate. L’Italia si conferma leader del mercato, rappresentando il 26% del fatturato europeo, seguita da Germania e Francia.

Il principale canale di vendita è rappresentato dalle farmacie, che generano un fatturato di 3,5 miliardi di euro, seguite da supermercati, parafarmacie e canali online. Negli ultimi 15 anni, gli scambi internazionali nel settore degli integratori sono quasi triplicati, e l’Italia ha acquisito una crescente specializzazione grazie all’innovazione e alla ricerca.

Il progetto “Integratori per il futuro” punta a sviluppare prodotti sempre più mirati e strategici per il benessere delle persone, garantendo il giusto apporto di nutrienti in tutte le fasi della vita. Germano Scarpa sottolinea come un utilizzo più strutturato degli integratori possa rappresentare una risorsa preziosa per i sistemi sanitari nazionali: «Una ricerca di PwC basata sui dati di Food Supplements Europe ha dimostrato che l’adozione su larga scala di Omega 3 potrebbe far risparmiare all’Europa circa 20 miliardi di euro in spese sanitarie. Se estendiamo l’analisi ad altri nutrienti, il risparmio per la sanità pubblica potrebbe essere ancora maggiore».

“Immaginati nel 2040”: le aspettative degli italiani sul futuro

Durante l’assemblea, è stata presentata l’indagine “Immaginati nel 2040”, commissionata da Unione Italiana Food al Future Concept Lab, che esplora le previsioni degli italiani riguardo il futuro. Come vedranno il mondo fra 15 anni? A cosa daranno maggiore importanza?

Oggi, oltre la metà degli italiani (55,3%) guarda al futuro con una certa ansia, mentre il 19,3% si dice preoccupato per ciò che ci attende. Solo il 25,4% degli intervistati si dichiara ottimista. Tra i temi ritenuti cruciali per i prossimi 15 anni, spiccano la salute (73,3%), il rispetto per l’ambiente (64,8%) e una sana alimentazione (59,4%).

In questo contesto, gli integratori alimentari giocheranno un ruolo sempre più importante: il 60% degli italiani ritiene che saranno fondamentali per rafforzare il sistema immunitario, il 42% per la cura del cuore e della pressione sanguigna, e il 32,4% per il benessere psicofisico. Gli integratori saranno anche visti come una soluzione per affrontare le carenze alimentari causate dal cambiamento climatico (27,8%) e come alleati nella prevenzione, in sinergia con il sistema sanitario (26,2%).

Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Ottobre 2024, 17:30

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