Prevenzione cardiovascolare secondaria: insieme per ridurre la mortalità

Prevenzione cardiovascolare secondaria: insieme per ridurre la mortalità

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La Giornata Mondiale del Cuore a Roma ha evidenziato l’urgenza di contrastare le patologie cardiovascolari in Italia. I rappresentanti delle Istituzioni, clinici, associazioni di pazienti e dell’industria hanno concordato sulla necessità di mettere in campo strategie efficaci per la prevenzione. Si stima che ogni anno ci siano 230.000 decessi per malattie cardiache a livello nazionale, con un costo economico elevato destinato a crescere. L’importanza di rafforzare la prevenzione e la comunicazione tra medico e paziente è stata sottolineata come fondamentale per migliorare gli outcome clinici e la salute collettiva.

Giornata Mondiale del Cuore: l’impegno contro le patologie cardiovascolari in Italia

La Giornata Mondiale del Cuore a Roma ha visto la partecipazione di esponenti delle Istituzioni, clinici, associazioni di pazienti e rappresentanti della società civile per affrontare l’impatto delle patologie cardiovascolari in Italia. L’obiettivo era condividere strategie per potenziare la prevenzione secondaria di queste malattie, che rimangono la principale causa di morte negli adulti nel Paese.

Durante l’evento, svolto con il supporto di Novartis e il patrocinio di importanti enti come la Società Italiana di Cardiologia, è emersa la necessità di implementare strategie efficaci per contrastare le patologie cardiovascolari. Ogni anno, in Italia si registrano circa 230.000 decessi per queste cause, un numero che potrebbe diminuire significativamente con un focus maggiore sulla prevenzione come investimento prioritario.

Il costo economico legato alle malattie cardiovascolari è molto elevato e destinato a crescere, con 41 miliardi di euro spesi solo in Italia. Sono necessarie politiche mirate e un piano d’azione nazionale con obiettivi chiari per ridurre la mortalità e aumentare l’aderenza terapeutica. Il coinvolgimento della comunità scientifica, dei pazienti e delle Istituzioni è fondamentale per promuovere modelli di presa in carico e programmi di informazione e prevenzione efficaci.

La comunicazione tra medico e paziente è cruciale per costruire un’efficace alleanza terapeutica. Associazioni di pazienti e società civile concordano sull’importanza di rafforzare questo dialogo e promuovere la sensibilizzazione sulla prevenzione cardiovascolare a tutti i livelli della popolazione. Solo attraverso una maggiore informazione e consapevolezza si potrà ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari e migliorare la salute collettiva.

La Giornata Mondiale del Cuore a Roma

A Roma si è svolta la Giornata Mondiale del Cuore, che ha visto la partecipazione di diverse figure importanti tra esponenti delle Istituzioni, clinici, associazioni di pazienti e rappresentanti dell’industria. L’obiettivo era fare il punto sull’impatto delle patologie cardiovascolari in Italia e condividere strategie per potenziare la prevenzione secondaria.

È emersa la necessità di mettere in atto strategie efficaci per contrastare le malattie cardiovascolari in Italia, ancora la prima causa di morte negli adulti. Ogni anno nel Paese si registrano circa 230.000 decessi, un dato che potrebbe essere significativamente ridotto con un piano d’azione incentrato sulla prevenzione come investimento primario. Inoltre, il costo economico associato alle malattie cardiovascolari è molto elevato e in costante crescita, con oltre 41 miliardi di euro spesi solo in Italia.

La serata è stata aperta da interventi di Annarita Patriarca, Segretario d’Aula, e Ilenia Malavasi, Membro della XII Commissione, che hanno sottolineato l’importanza di politiche mirate per rafforzare la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Si è evidenziata la necessità di un piano d’azione nazionale specifico e chiaro per ridurre la mortalità e aumentare l’aderenza terapeutica.

Infine, il ruolo delle associazioni di pazienti e della società civile è stato sottolineato durante la discussione, con interventi di figure come Maria Rosaria Di Somma, Consigliere delegato dell’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci, e Cristina Meneghin, Direttore della Comunicazione Scientifica della Fondazione Italiana del Cuore. Si è concordato sull’importanza di rafforzare il dialogo tra Istituzioni, cittadini, pazienti e medici, come base fondamentale per migliorare la gestione e la prevenzione delle malattie cardiovascolari.

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