Studiando la sindrome in 150 individui per una ricerca più approfondita

Studiando la sindrome in 150 individui per una ricerca più approfondita

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Sammy Basso, giovane affetto da sindrome di Hutchinson-Gilford, è deceduto lasciando solo 150 ragazzi con la stessa malattia nel mondo. Il suo corpo verrà esaminato per la ricerca scientifica, un ultimo atto di generosità verso la collettività. I suoi genitori, Laura e Arrigo, affrontano il dolore con dignità, raccontando al sindaco Pellanda quanto manchi il loro “terremoto” di figlio. Sammy ha ballato fino all’ultimo momento, rifiutando di arrendersi alla malattia. I funerali si terranno nel weekend a Tezze sul Brenta, dove la comunità si è stretta attorno alla famiglia in lutto.

La scomparsa di Sammy Basso e il suo contributo alla ricerca sulla sindrome di Hutchinson-Gilford

Con la tragica scomparsa di Sammy Basso, nel mondo rimangono solo 150 bambini e ragazzi affetti dalla sindrome di Hutchinson-Gilford, secondo i dati della Progeria Research Foundation. Sammy, il centocinquantunesimo e più longevo dei “giovani vecchi”, continuerà idealmente a vivere attraverso la ricerca scientifica. I suoi funerali saranno celebrati non prima del fine settimana, molto probabilmente venerdì alle 15 al campo sportivo di Tezze sul Brenta.

Questo ritardo nella cerimonia funebre è necessario per consentire al centro medico americano che seguiva Sammy di effettuare alcuni esami sulla sua salma a Padova. L’ultimo gesto di generosità dello scienziato e attivista per la collettività è stato quello di donare il suo corpo alla scienza, per contribuire a una maggiore comprensione della sindrome di Hutchinson-Gilford e accelerare la ricerca di una cura.

L’annuncio della scomparsa di Sammy ha destato grande dolore in mamma Laura e papà Arrigo, che hanno condiviso il loro immane dolore con il sindaco Luigi Pellanda. Sammy era descritto come un “terremoto” a casa, sempre in movimento e animato da continue discussioni. Ora, il silenzio lasciato dalla sua assenza pesa come un macigno sui loro cuori.

Sammy Basso è stato ricordato come un amico speciale da coloro che gli erano vicini. L’ultima notte insieme è stata caratterizzata dal ballo e dalla gioia, nonostante la sua condizione di salute precaria. Sammy ha dimostrato fino all’ultimo il suo desiderio di vivere pienamente, rifiutando di arrendersi nonostante le avversità. Il suo spirito combattivo e la sua gioia di vivere resteranno per sempre nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto.

La scomparsa di Sammy Basso e il suo ultimo dono alla ricerca

Con la scomparsa di Sammy Basso, ora nel mondo rimangono 150 bambini e ragazzi affetti dalla sindrome di Hutchinson-Gilford, secondo i dati della Progeria Research Foundation. Ma il centocinquantunesimo (e più longevo) dei “giovani vecchi” continuerà idealmente a vivere attraverso la ricerca: i funerali saranno celebrati non prima del fine settimana, probabilmente venerdì alle 15 al campo sportivo di Tezze sul Brenta, per consentire al centro americano che lo seguiva di effettuare a Padova alcuni esami sulla sua salma. È l’ultimo dono dello scienziato e attivista per la collettività, ma anche un motivo di grande conforto per mamma Laura e papà Arrigo, che ieri con grande compostezza hanno confidato al sindaco Luigi Pellanda il loro immane dolore: «La casa adesso è vuota. Nostro figlio era un “terremoto”, tra telefono, movimenti, discussioni… Ora il silenzio pesa».

Molti ricordano Sammy Basso come un ragazzo vivace, un vero e proprio “terremoto” per la sua energia inesauribile. Ma dietro la sua vitalità c’era anche una determinazione e un impegno costante nella lotta contro la Progeria. Il suo contributo alla ricerca scientifica non si ferma con la sua morte, ma continua attraverso gli esami che verranno effettuati sulla sua salma, offrendo così nuove speranze per quanti sono affetti da questa malattia genetica.

Sammy Basso è stato un esempio di coraggio e forza, affrontando la sua condizione con dignità e determinazione. La sua presenza sarà profondamente sentita da chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo, lasciando un vuoto insostituibile nella vita di coloro che lo amavano. I suoi genitori, Laura e Arrigo, sono stati testimoni della sua battaglia e della sua generosità fino all’ultimo, e ora affrontano il dolore della sua assenza con grande dignità.

L’ultima notte di Sammy Basso è stata segnata da momenti di allegria e condivisione, con i suoi amici vicino a lui fino all’ultimo istante. Ha ballato fino alla fine, dimostrando la sua gioia di vivere nonostante le sofferenze fisiche. La sua determinazione e il suo spirito sono un esempio per tutti noi, e il suo ricordo continuerà a ispirare coloro che lo hanno conosciuto. La sua presenza resterà viva attraverso la ricerca scientifica e il suo impegno per un futuro migliore per tutti coloro che lottano contro la Progeria.

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