Meloni esprime solidarietà a Unifil e condanna gli attacchi da parte di Netanyahu

Meloni esprime solidarietà a Unifil e condanna gli attacchi da parte di Netanyahu

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Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ribadendo l’inaccettabilità dell’attacco a Unifil e la necessità di garantire la sicurezza del personale. Ha confermato l’impegno dell’Italia per la stabilità regionale e il rispetto della risoluzione 1701 per la stabilizzazione del confine israelo-libanese. Meloni ha sottolineato l’urgenza di una de-escalation regionale e la piena disponibilità dell’Italia, anche come Presidenza di turno del G7, a lavorare per questo obiettivo.

La conversazione tra Giorgia Meloni e Benjamin Netanyahu: l’appello per la sicurezza di Unifil

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha recentemente parlato al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, esprimendo la sua preoccupazione per l’attacco delle forze armate israeliane a Unifil. Ha ribadito l’importanza della missione di Unifil nel contribuire alla stabilità regionale su mandato del Consiglio di Sicurezza, sottolineando la necessità di garantire la sicurezza del personale.

Meloni ha rinnovato l’impegno dell’Italia nel sostenere Unifil e ha sottolineato che attraverso l’applicazione della risoluzione 1701 si può contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese e al ritorno dei sfollati alle loro case. Ha evidenziato l’urgenza di lavorare per una de-escalation regionale e ha confermato la disponibilità dell’Italia, anche come Presidenza di turno del G7, a contribuire a questo obiettivo.

Nella conversazione con Netanyahu, il presidente del Consiglio ha sottolineato che la sicurezza del personale di Unifil è una priorità assoluta e che è fondamentale garantire un ambiente sicuro per il loro lavoro. Ha espresso la sua convinzione che solo attraverso la collaborazione regionale e l’impegno per la pace si possa raggiungere una soluzione duratura per la situazione in Medio Oriente.

La telefonata tra Meloni e Netanyahu evidenzia l’importanza di mantenere il dialogo aperto e la cooperazione tra Italia e Israele per affrontare le sfide regionali. L’impegno dell’Italia per la sicurezza e la pace in Medio Oriente rimane saldo, e attraverso questa collaborazione si spera di raggiungere risultati concreti per la stabilità della regione.

Giorgia Meloni parla con Benjamin Netanyahu su Unifil e la situazione in Medio Oriente

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, per discutere dell’attacco alle forze armate israeliane contro Unifil. Meloni ha ribadito la sua totale contrarietà a tali azioni, sottolineando il ruolo della missione nel garantire la stabilità regionale su mandato del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Durante la telefonata, Meloni ha espresso la sua preoccupazione per la sicurezza del personale di Unifil e ha sottolineato l’importanza di garantire la protezione di coloro che operano per promuovere la pace e la sicurezza nella regione. L’Italia si impegna a sostenere pienamente le operazioni di Unifil e a lavorare per il rispetto della risoluzione 1701 al fine di stabilizzare il confine israelo-libanese e facilitare il ritorno dei rifugiati nelle loro case.

Il presidente del Consiglio ha evidenziato l’urgente necessità di lavorare per una de-escalation su base regionale per evitare ulteriori conflitti e tensioni. L’Italia, in qualità di Presidenza di turno del G7, si è dichiarata pronta a collaborare con tutti gli attori coinvolti per trovare soluzioni pacifiche e stabilizzare la situazione in Medio Oriente. La stretta collaborazione con Israele e gli altri paesi della regione è fondamentale per promuovere la pace e la sicurezza a livello internazionale.

Meloni ha assicurato a Netanyahu che l’Italia continuerà a lavorare attivamente per risolvere le tensioni in Medio Oriente, promuovendo il dialogo e la cooperazione tra le parti coinvolte. La volontà di trovare soluzioni diplomatiche e pacifiche rimane al centro dell’azione italiana, con l’obiettivo di garantire la stabilità e la prosperità nella regione e oltre.

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