Quadro di sicurezza in declino, prospettive incerte

Quadro di sicurezza in declino, prospettive incerte

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Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha evidenziato al G7 Difesa a Napoli la gravità delle aggressioni russe in Ucraina, la situazione critica in Medio Oriente, le tensioni nell’Indopacifico e l’instabilità in Africa. Ha sottolineato la connessione tra questi conflitti e le sfide del mondo moderno, dove due visioni del mondo contrastano: rispetto per il diritto internazionale contro l’uso della forza militare per fini egoistici. Crosetto ha avvertito che ci troviamo di fronte a scenari instabili, con un’escalation verso conflitti aperti. L’uso della forza e di strumenti ibridi per espansioni territoriali minaccia la sicurezza globale.

Quadro internazionale: criticità e prospettive future

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha sottolineato che le recenti aggressioni russe in Ucraina e la situazione critica nel Medio Oriente, insieme all’instabilità profonda dell’Africa subsahariana e alle crescenti tensioni nell’Indopacifico, delineano un quadro di sicurezza globale in deterioramento. Questo scenario non lascia intravedere prospettive positive per il futuro, poiché le dinamiche di questi conflitti, sebbene geograficamente distanti, trovano radici profonde e interconnesse che coinvolgono direttamente anche noi.

Il confronto tra visioni del mondo differenti è evidente: da un lato ci sono Paesi e organizzazioni che si basano sul rispetto del diritto internazionale, e dall’altro coloro che ricorrono sistematicamente al mancato rispetto della democrazia per raggiungere i propri obiettivi mediante l’uso della forza militare. Questo confronto non è soltanto una questione di sicurezza, ma riflette una sfida più ampia legata alla difesa dei valori universalmente riconosciuti.

L’attuale scenario globale è caratterizzato da una crescente instabilità e fluidità, con un’escalation che va dalla competizione strategica al conflitto aperto e continuativo. L’uso del potere militare e degli strumenti ibridi per ottenere vantaggi territoriali e espansioni malevole nelle aree di influenza è diventato un modus operandi comune. È essenziale affrontare questi scenari con determinazione e cooperazione internazionale per preservare la pace e la sicurezza globale.

Quadro di sicurezza globale compromesso

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha sottolineato la gravità delle aggressioni russe in Ucraina, il caos in Medio Oriente, l’instabilità in Africa subsahariana e le tensioni crescenti nell’Indopacifico. Questi eventi mettono in luce un quadro di sicurezza globale deteriorato, con prospettive poco ottimistiche per il futuro. Nonostante possano sembrare situazioni lontane, sono direttamente collegate a noi con dinamiche complesse e interconnesse.

Crosetto ha evidenziato una divisione tra due visioni del mondo: da un lato, Paesi e organizzazioni che credono in un ordine internazionale basato sul rispetto del diritto, e dall’altro, coloro che cercano di affermarsi con il disprezzo per la democrazia e l’uso della forza militare. Questo confronto non riguarda solo la sicurezza, ma riflette una sfida più ampia che coinvolge i principi fondamentali su cui si basa la comunità internazionale.

La situazione attuale presenta scenari instabili e in continua evoluzione, con una crescente competitività strategica che può sfociare in conflitti aperti e continui. L’uso del potere militare e di strumenti ibridi per espandere territorialmente o influenze maligne sta diventando una prassi diffusa. È fondamentale per il G7 Difesa affrontare queste minacce con determinazione e coesione, per preservare la pace e la sicurezza internazionale.

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