“La parola salvifica”: ecco i vincitori premiati.
Il Premio Letterario Angelo Zanibelli “La Parola che cura” ha messo in luce temi importanti come il disagio degli adolescenti, fragilità nelle relazioni e sfide legate alla salute mentale. La narrativa è vista come uno strumento terapeutico per sensibilizzare sulla gestione delle malattie rare. La dodicesima edizione ha premiato opere che valorizzano la resilienza e il coraggio di chi affronta complessità. La giuria, presieduta da Gianni Letta, ha premiato opere che trattano di malattie rare, fragili relazioni familiari e salute mentale. Il premio riconosce anche associazioni di pazienti e giovani neolaureati con focus sul partenariato pubblico-privato.
Premio Letterario Angelo Zanibelli “La Parola che Cura”
Il dodicesimo Premio Letterario Angelo Zanibelli “La Parola che Cura” ha premiato opere che affrontano temi di grande rilevanza sociale, dal disagio degli adolescenti alla salute mentale, dalle relazioni disfunzionali alle sfide legate a malattie rare. La cerimonia di premiazione si è tenuta all’Ambasciata di Francia a Roma, mettendo in luce la forza della narrazione come strumento terapeutico e di sensibilizzazione.
La giuria, presieduta da Gianni Letta e composta da esperti del mondo della politica e della cultura, ha riconosciuto opere che valorizzano la resilienza e il coraggio di coloro che affrontano difficoltà legate alla malattia. Il Premio si distingue per il suo impegno nel dare voce a chi vive esperienze complesse e nel promuovere una cultura della salute inclusiva e accessibile.
Tra i premiati, “Vite di cristallo” di Francesca Lagatta ha vinto nella categoria Narrativa, mentre “Il mostro che vive dentro la mamma” di Nicolò Muggianu si è aggiudicato il premio per la categoria Illustrati. Opere come “La memoria del cuore” di Marilù S. Manzini e “Lezioni di amore per un figlio” di Stefano Rossi hanno ricevuto riconoscimenti speciali per la loro profondità e significato.
La giuria ha inoltre premiato il professore Alberto Mantovani come “Personaggio dell’anno” per il suo impegno nella ricerca sull’immunologia. Il premio “La Parola che Cura” è stato assegnato quest’anno ad AISM per il progetto PortrAIts, che utilizza l’Intelligenza Artificiale per comunicare e sensibilizzare sulla sclerosi multipla. Un riconoscimento speciale è stato anche conferito alla giovane professionista Vjola Brahushi per il valore del partenariato pubblico-privato.
Premio Letterario Angelo Zanibelli “La Parola che cura”
Roma (ITALPRESS) – La dodicesima edizione del Premio Letterario Angelo Zanibelli “La Parola che cura” ha messo in luce numerosi temi significativi legati al disagio degli adolescenti, alle fragilità della società e alle sfide della salute mentale. La cerimonia di premiazione, svoltasi ieri sera all’Ambasciata di Francia a Roma, ha evidenziato come la narrazione possa essere un potente strumento terapeutico e di sensibilizzazione sociale.
Il premio ha visto la partecipazione di Gianni Letta come presidente della giuria, affiancato da esperti del mondo della politica, della cultura, della sanità e dell’informazione. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha preso parte all’evento come membro d’onore. Le opere premiate hanno dato voce a coloro che affrontano situazioni difficili legate a malattie rare o percorsi di cura complessi.
Sanofi, sponsor del premio, ha sottolineato l’importanza di ascoltare e comprendere i bisogni dei pazienti, supportando la loro diagnosi e cura. Il premio ha riconosciuto opere significative nella categoria Narrativa, Saggistica e Illustrati, dando spazio a storie di resilienza e coraggio.
La giuria ha inoltre assegnato premi speciali e menzioni, evidenziando la rilevanza di progetti di sensibilizzazione e divulgazione legati alle patologie. In particolare, è stato premiato il professor Alberto Mantovani come “Personaggio dell’anno” per il suo contributo alla ricerca nell’immunologia. L’associazione AISM è stata premiata per il progetto PortrAIts, che utilizza l’Intelligenza Artificiale per raccontare la vita con la sclerosi multipla in modo creativo.
Infine, il premio “Il valore del Partenariato pubblico-privato” è stato assegnato alla giovane Vjola Brahushi per il suo impegno nel campo delle Public Affairs. Un riconoscimento che evidenzia l’importanza della collaborazione tra settore pubblico e privato per migliorare il sistema sanitario e la qualità della vita dei cittadini.
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