Serie A, poche sorprese: l’Atalanta vince al Bentegodi, tris della Juve

Serie A, poche sorprese: l’Atalanta vince al Bentegodi, tris della Juve

UDINESE-INTER 1-2

L’Udinese spreca tutto contro i nerazzurri. In vantaggio dal 17′ con Jankto, si fa rimontare due gol da un’Inter mai arresa. Buona prova, comunque, dell’undici friulano. Inizia al 47′ del primo tempo la rimonta milanese, con Icardi che defilato, con un doppiopasso, salta l’uomo e serve al centro Perisic che batte Karnezis con un piatto mancino angolato. Le squadre vanno negli spogliatoi e Pioli, al rientro, fa entrato in campo l’uomo che farà la differenza. Dentro Joao Mario, fuori Banega. Il centrocampista portoghese disegna geometrie precise e assesta un po’ d’ordine al centrocampo interista. Nonostante all’82’ si divori il gol dell’1-2 all’altezza del dischetto, si farà perdonare, poi, all’87’ fornendo l’assist vincente per la doppietta personale di Perisic che vale l’1-2. Il finale è un assalto bianconero, ma che si conclude con un nulla di fatto.

CHIEVO-ATALANTA 1-4

Nessuno crederebbe a questo risultato, se non vedendolo scritto tra i risultati finali. Il Chievo subisce quattro gol in casa, al Bentegodi. Una stranezza, visto che tra le mura amiche i clivensi vantano una delle migliori difese di sempre. L’Atalanta riesce bene a scardinare la retroguardia gialloblù, spesso con azioni ripetitive. Il copione è più o meno sempre lo stesso: discesa sulla fascia fino al lato esterno dell’area di rigore, palla al centro, tiro in porta. E così Frey e compagni si lasceranno superare più volte. Dopo solo quattro minuti la Dea è già in vantaggio con il “Papu” Gomez, che si ripeterà al 23′ siglando la doppietta che atterrà il Chievo dopo neanche mezz’ora. Gli animi si scaldano: al 29′ Frey compie un fallo da “arancione” su Gomez, ma viene solo ammonito. Sullo scadere del primo tempo ancora Atalanta, con il giovane classe ’95 Conti. 3-0 e squadre negli spogliatoi. I padroni di casa hanno voglia di rivalsa: entra Floro Flores per uno spento Meggiorini. L’ex Sassuolo al 62′ fornirà l’assist vincente per Pellissier, che accorcia le distanze. I veronesi potrebbero crederci, se non fosse che solo sette minuti dopo, Freuler li rimanda negli inferi su assist di Petagna. 1-4, speranze spente. Una sconfitta pesantissima per il Chievo Verona.

GENOA-ROMA 0-1

Non la migliore Roma vista finora. La partita, anzi, al contrario delle aspettative, si rivela a tratti noiosa. Il Genoa è sfortunato. Non solo dopo 8 minuti Perin è costretto ad abbandonare il campo per infortunio (Lamanna al suo posto), ma al 36′ subirà l’unico gol del match a causa dell’autogol di Armando Izzo, che devia in rete un tiro-cross di Bruno Peres. Il “grifone” prova a rialzare la testa, Ninkovic e Ocampos riescono a creare qualche grattacampo alla retroguardia, ma con un nulla di fatto. I giallorossi, a loro volta non si rendono particolarmente pericolosi, a causa di uno spento Dzeko. La partita terminerà sull’1-0, nonostante l’ingresso di Pinilla, alla prima partita in maglia rossoblù.

LAZIO-CROTONE 1-0

Quando la partita sembra avviata verso lo 0-0, ci pensa sempre lui: Ciro Immobile. La Lazio arriva decimata alla sfida contro i calabresi. Fuori Felipe Anderson, Keita Baldé in coppa d’Africa e Djordjevic infortunato costringono Simone Inzaghi a varare un nuovo tridente Luis Alberto (alla prima da titolare)-Immobile-Lombardi. L’esperimento sembra inizialmente funzionare, con i biancocelesti pimpanti, che guadagnano anche un rigore dopo 31 minuti con Biglia. Il capitano laziale si presenta dal dischetto, mira come sempre sotto la traversa, caricando il suo tiro potente e preciso, ma stavolta scheggia il legno, che respinge la palla fuori dalla porta. Primo rigore sbagliato in stagione e 0-0 che resta immobile. Il Crotone allora prende le misure, ma si limita a difendersi e provare a giocare in ripartenza. Poche azioni clamorose, nonostante la Lazio domini evidentemente nel palleggio. Inzaghi butta dentro Kishna al posto di Lombardi, cercando il vantaggio e un po’ di fantasia in più. La partita sembra ormai destinata a finire così, quando ci pensa Immobile al 90′ a sbloccarla, facendosi strada all’interno dell’area e lasciando partire un tiro che si insacca sulla sinistra. 1-0 inaspettato, il numero 9 ex Dortmund regala tre punti ai suoi.

SASSUOLO-TORINO 0-0

Sassuolo-Torino era un match da cui ci si sarebbe aspettati gol e spettacolo. Chiunque abbia assistito, invece, probabilmente ne è rimasto deluso. Poche occasioni, poche emozioni. Una partita equilibrata, che ha visto un Torino migliore nel possesso palla e un Sassuolo che ha provato a ripartire in contropiede. L’occasione del match ce l’ha Pol Lirola, al ’93, che scaglia alto il gol vittoria. Da segnalare il rientro in campo si Berardi, entrato sul terreno di gioco al 72′.

MILAN-CAGLIARI 1-0

Dopo la vittoria della Supercoppa italiana a Doha, il Milan trova continuità anche in campionato contro il Cagliari. I sardi perdono Storari per infortuni, i rossoneri dal canto loro non impegnano molto il portiere avversario a causa di una prova scadente degli attaccanti. Ad inizio secondo tempo viene annullato un gol ad Isla per fuorigioco. Il Milan cerca di entrare in partita, e Montella lancia nella mischia Lapadula. L’ex Pescara all’88’ vince un contrasto in area e serve Bacca per il gol dell’1-0. Il colombiano torna al gol dopo otto partite a secco. Nel finale espulso Bruno Alves. I rossoneri non perdono in campionato da 26 incontri (20 vittorie, 6 pari).

JUVENTUS-BOLOGNA 3-0

La Juventus torna alla vittoria dopo il tonfo in Supercoppa italiana contro il Milan. I bianconeri dopo soli sette minuti passano in vantaggio con Higuain, che tira al volo su un assist morbido di Pjanic, spedendo in rete la sfera. La partita è già in discesa, resa ancora più agevole al 40′ con Dybala che sigla un rigore, scacciando via gli incubi del penalty sbagliato contro il Milan. Al rientro dagli spogliatoi, la musica non cambia. Al 55′ Lichtsteiner lascia partire un cross perfetto per la testa di Higuain che sigla la sua doppietta personale è il 3-0 finale. Esordio per Rincon, che ha giocato un quarto d’ora di partita.

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