Più di 3.300 migranti rimpatriati da Malta in cinque anni

Più di 3.300 migranti rimpatriati da Malta in cinque anni

Il 8 novembre del 2023, il Primo Ministro italiano Georgia Meloni ha annunciato la costruzione di due centri di detenzione in Albania per accogliere i migranti che cercano di raggiungere l’Italia. Nel frattempo, la barca da salvataggio Nadir continua a salvare migranti nel Mar Mediterraneo. Malta ha rimpatriato o ricollocato più di 3.300 persone negli ultimi cinque anni, con una media di 670 deportazioni all’anno. Questo cambiamento nell’approccio della nazione alla gestione della migrazione ha portato a un calo degli arrivi irregolari. Malta ha registrato una diminuzione del 35,2% delle richieste di asilo e un calo del 14,6% degli arrivi irregolari via mare.

Immigrazione in Italia e a Malta: nuovi dati e politiche di gestione

In Italia, il 8 novembre 2023, il Primo Ministro Georgia Meloni ha annunciato la costruzione di due centri di detenzione in Albania per ospitare i migranti che cercano di sbarcare in Italia. Allo stesso tempo, la nave da salvataggio Nadir continua a salvare migranti nel Mar Mediterraneo, come documentato in una foto d’archivio datata 4 settembre 2023 a Lampedusa.

A Malta, secondo i recenti dati pubblicati, più di 3.300 persone sono state rimpatriate o ricollocate negli ultimi cinque anni, con una media di 670 deportazioni all’anno. Questo rappresenta un significativo cambiamento nell’approccio del paese alla gestione dell’immigrazione, con rimpatri verso più di 50 paesi di origine diversi, inclusi Paesi asiatici, africani ed europei. Il ministro dell’Interno Byron Camilleri ha confermato che solo nei primi dieci mesi del 2024 sono state allontanate dal paese oltre 1.100 persone, includendo richiedenti asilo non qualificati e coloro che risiedono irregolarmente.

Malta ha registrato una riduzione del 35,2% delle richieste di asilo rispetto all’anno precedente, con solo 854 richieste fino a giugno 2024. Inoltre, c’è stata una diminuzione del 14,6% degli arrivi irregolari via mare, portando Malta a essere tra gli Stati membri dell’UE con i tassi di decisioni positive di asilo più bassi. Questi dati riflettono una tendenza generale verso politiche più restrittive sull’immigrazione, sia in Italia che a Malta, in risposta alla continua pressione migratoria.

La gestione della migrazione in Italia e a Malta

L’Italia ha annunciato la costruzione di due centri di detenzione in Albania per ospitare i migranti che cercano di sbarcare nel paese. Il Primo Ministro Georgia Meloni ha preso questa decisione per affrontare il flusso migratorio che continua a interessare il paese, con il salvataggio di migranti nel Mar Mediterraneo da parte di imbarcazioni come il Nadir.

Malta, d’altra parte, ha adottato un approccio diverso alla gestione della migrazione, con più di 3.300 persone rimpatriate o ricollocate negli ultimi cinque anni. Le autorità maltesi hanno deportato in conformità con i permessi di soggiorno dell’UE e dell’area Schengen o con lo status di cittadinanza, riducendo gli arrivi irregolari e le richieste di asilo.

Il ministro dell’Interno di Malta, Byron Camilleri, ha confermato che solo nei primi dieci mesi del 2024 sono state allontanate più di 1.100 persone, tra cui richiedenti asilo non qualificati e residenti irregolari. Questo ha portato ad una diminuzione degli arrivi irregolari nel paese, con un netto calo delle richieste di asilo e degli arrivi via mare.

Malta si trova tra gli Stati membri dell’UE con i tassi di decisioni positive di asilo più bassi, insieme a Cipro. L’Ufficio nazionale di statistica ha registrato una riduzione del 35,2% delle richieste di asilo rispetto all’anno precedente, dimostrando l’efficacia delle politiche adottate dal paese nel contrastare il fenomeno migratorio.

Non perderti tutte le notizie dal mondo su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *