In manovra nessuna misura per l’emergenza salari e la sicurezza sul lavoro, denuncia Biondo (Uil)

In manovra nessuna misura per l’emergenza salari e la sicurezza sul lavoro, denuncia Biondo (Uil)

Il segretario confederale nazionale Uil, Santo Biondo, ha annunciato una manifestazione il 29 novembre a Palermo per protestare contro la legge di bilancio, che non risolve l’emergenza salariale e la sicurezza sul lavoro. La Uil chiede l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro e misure contro l’evasione fiscale. Critica anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza per la scarsa spesa in sanità. La segretaria della Uil Sicilia, Luisella Lionti, denuncia le numerose emergenze sull’isola, come la crisi idrica ad Agrigento. Entrambi esigono un lavoro dignitoso, salari migliori e azioni concrete contro la precarietà e la disoccupazione.

Emergenze e criticità nella legge di bilancio: il nodo del lavoro e della sanità

Il 29 novembre è prevista una giornata di protesta in tutta Italia, compresa Palermo, per manifestare contro la legge di bilancio che, secondo il segretario confederale nazionale Uil, Santo Biondo, non affronta adeguatamente l’emergenza salariale. Si evidenzia la difficoltà dei giovani fuorisede che vincono concorsi pubblici ma devono rinunciare per via delle retribuzioni basse. La sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro sono temi trascurati, con una media di tre vittime al giorno e 500 mila denunce di infortuni.

Il sindacato ha bocciato la legge di bilancio anche per la mancanza di provvedimenti contro l’evasione fiscale e la tassazione degli extraprofitti. Si sottolinea la carenza di risorse destinate alla sanità nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), con un focus sulla medicina territoriale. Il governo è criticato per non dare risposte puntuali, compromettendo l’efficacia degli investimenti previsti.

La Uil Sicilia si unisce alla protesta, denunciando le numerose emergenze presenti nell’isola, tra cui l’emergenza idrica che ha colpito Agrigento. Si chiede un lavoro dignitoso, salari più alti e misure concrete contro la crisi occupazionale. La segretaria Luisella Lionti sottolinea la necessità di agire per evitare ulteriori tragedie sul luogo di lavoro e ribadisce la richiesta di maggiore attenzione alle infrastrutture e al settore turistico.

Scontro sindacale-governo: le criticità della legge di bilancio e le proteste in Sicilia

Il segretario confederale nazionale Uil, Santo Biondo, ha dichiarato che il sindacato scenderà in piazza il 29 novembre per manifestare contro la legge di bilancio, che non affronta adeguatamente importanti questioni legate al lavoro. In particolare, si evidenzia l’emergenza salariale, con giovani fuorisede costretti a rinunciare a concorsi nella pubblica amministrazione a causa delle retribuzioni basse e dei 4,5 milioni di lavoratori nel settore privato con un reddito annuo di soli 12 mila euro. Il tema della sicurezza e salute sul lavoro è un’altra criticità non affrontata dalla manovra, con tre morti al giorno e circa 500 mila denunce di infortuni sul lavoro.

Il segretario Uil, Santo Biondo, ha ribadito le richieste al governo nazionale per istituire il reato di omicidio sul lavoro e potenziare le funzioni ispettive dello Stato. Le criticità della legge di bilancio includono la mancanza di interventi contro l’evasione fiscale e la tassazione degli extraprofitti. Inoltre, il Pnrr risulta deficitario sul fronte della sanità, con risorse scarse rispetto alle necessità per migliorare la medicina territoriale e sostenere il personale sanitario.

La segretaria della Uil Sicilia, Luisella Lionti, ha denunciato le numerose emergenze nell’isola, dalle carenze idriche alle infrastrutture obsolete. La protesta sindacale si svolgerà per chiedere un lavoro dignitoso e sicuro, salari più elevati per fronteggiare l’inflazione crescente e un impegno maggiore per contrastare la crisi occupazionale caratterizzata da precarietà e lavoro non sicuro. La Sicilia si unisce alla mobilitazione nazionale per chiedere risposte concrete e soluzioni immediate alle problematiche che affliggono la regione.

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