Calderoli: “La legge sull’autonomia va avanti nonostante le decisioni della Consulta”

Calderoli: “La legge sull’autonomia va avanti nonostante le decisioni della Consulta”

La Camera dei deputati discute della legge sull’Autonomia differenziata, con il ministro Calderoli che esprime soddisfazione per la decisione della Consulta. Nonostante i rilievi mossi dalla Corte su alcuni aspetti della legge, il ministro si impegna a tenerne conto nelle fasi attuative. Le critiche sui livelli essenziali delle prestazioni vengono respinte, con Calderoli che invita il Parlamento a contribuire alla definizione dei Lep. Il ministro ribadisce che la legge sull’Autonomia è costituzionale e che il referendum potrebbe essere l’unico ostacolo per la sua attuazione. La discussione si concentra sulle prossime fasi legislative e sui tempi dell’iter parlamentare.

La Consulta conferma la costituzionalità dell’Autonomia differenziata: le parole del ministro Calderoli

La discussione sulla legge sull’Autonomia differenziata alla Camera dei deputati ha portato alla luce l’importante pronunciamento della Consulta, che ha sancito la sua costituzionalità. Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, ha espresso la sua soddisfazione per questa decisione, definendola una “rivoluzione copernicana per il sistema italiano”. Ha sottolineato che i mesi di critiche e dubbi sul rispetto della Carta non trovano riscontro nella sentenza della Corte.

Calderoli ha anche evidenziato che i rilievi mossi dalla Consulta, pur parlando di “illegittimità” su alcuni aspetti, forniscono importanti indicazioni che saranno tenute in considerazione durante l’applicazione della legge. Ha riconosciuto la necessità di coinvolgere il Parlamento per definire i livelli essenziali delle prestazioni al più presto, garantendo così piena attuazione alla Costituzione.

Sul fronte dell’iter legislativo, il ministro ha sottolineato che la legge sull’Autonomia è entrata in vigore e la Corte l’ha ritenuta costituzionale, confermando la validità delle norme in vigore. Ha inoltre evidenziato che gli eventuali incontri con le Regioni per definire le materie non Lep rispetteranno le indicazioni della Corte, altrimenti si proseguirà con la legislazione attuale.

Infine, Calderoli ha menzionato il possibile referendum sull’Autonomia, sostenendo che per lui non sarebbe neanche ammissibile. Ha previsto che il vero ostacolo potrebbe essere il quorum di partecipazione, considerando la tendenza degli italiani a non votare più per Regioni e Comuni. Ha concluso che, nonostante le resistenze di alcuni settori politici, la battaglia sull’Autonomia differenziata è ormai perduta.

Discussione alla Camera dei Deputati sulla legge sull’Autonomia Differenziata

La discussione alla Camera dei Deputati sulla legge sull’Autonomia Differenziata è scaturita da un acceso dibattito riguardante alcune aggressioni verificatesi durante la seduta del 12 giugno. In particolare, si è discusso sull’approvazione del verbale di quella giornata, evidenziando la necessità di garantire la sicurezza dei deputati e degli assistenti parlamentari presenti durante le sessioni.

Il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, ha espresso la sua soddisfazione per la decisione della Consulta che ha sancito la costituzionalità dell’Autonomia Differenziata, definendola una “rivoluzione copernicana” per il sistema italiano. Calderoli ha sottolineato l’importanza di rispettare le indicazioni della Corte e di agire di conseguenza per attuare la legge nel rispetto della Costituzione.

Le critiche rivolte alla legge sull’Autonomia Differenziata riguardano anche i livelli essenziali delle prestazioni, ma il Ministro ha risposto evidenziando che i principi direttivi sono già contenuti nella legge di bilancio del 2023 e che si terrà conto delle indicazioni della Consulta per definire i LEp il prima possibile. Calderoli ha sottolineato la necessità che il Parlamento contribuisca alla definizione dei LEp per dare attuazione alla Costituzione.

Infine, il Ministro ha affrontato la questione dei tempi dell’iter legislativo, rassicurando che la legislazione in corso sarà rispettata e che eventuali modifiche verranno apportate in accordo con le Regioni interessate. Calderoli ha chiuso sottolineando la sua contrarietà al referendum sull’Autonomia Differenziata e la sfida del quorum, evidenziando che la battaglia politica è ancora aperta.

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