In Toscana al Binario 16, Giani parla di “La memoria e il nostro impegno verso i giovani”

In Toscana al Binario 16, Giani parla di “La memoria e il nostro impegno verso i giovani”

Il 15° Convegno sulle Terre Toscane si è tenuto a San Giuliano Terme, organizzato dal Circolo Filippo Mazzei, con la partecipazione di Eugenio Giani. La cerimonia annuale di deposizione della corona di alloro al monumento alla Memoria degli Ebrei fiorentini deportati si è svolta presso il Binario 16 della Stazione di Santa Maria Novella. Giani ha ricordato il primo convoglio di Ebrei diretti ad Auschwitz nel 1943 e ha sottolineato l’importanza di preservare la Memoria per evitare che orrori simili possano ripetersi. La pietra spezzata rappresenta l’orrore dello sterminio nazista e la necessità di non dimenticare.

Commemorazione delle vittime ebree a Firenze

Il 9 novembre del 1943, dalla Stazione di Santa Maria Novella di Firenze, partì il primo convoglio di Ebrei deportati ad Auschwitz. Ogni anno, si svolge una cerimonia commemorativa con la deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato agli Ebrei fiorentini deportati. Il presidente Giani ha ricordato l’orrore dello sterminio nazista, sottolineando che solo 15 persone di quelle deportate fecero ritorno. La pietra spezzata presso il binario 16 simboleggia la ferita indelebile lasciata dalla tragedia dell’Olocausto, e rappresenta un monito contro il ripetersi di simili atrocità.

Questo dovere di memoria, sottolineato da Giani, va trasmesso alle nuove generazioni affinché eventi così terribili non si verifichino mai più. La presenza della pietra spezzata alla stazione di Santa Maria Novella è un richiamo costante alla tragedia vissuta dagli Ebrei fiorentini nel 1943. La giornata di commemorazione si conclude con la ferma volontà di non dimenticare le vittime dell’Olocausto e di assicurarsi che le atrocità del passato non abbiano mai più luogo.

Commemorazione del primo convoglio di Ebrei da Firenze ad Auschwitz

Il 9 novembre del 1943, dal ‘Binario 16’ della Stazione di Santa Maria Novella, partì il primo convoglio di Ebrei deportati diretto ad Auschwitz, segnando uno dei momenti più tragici della storia fiorentina. Durante la cerimonia annuale di deposizione della corona di alloro al monumento della Memoria degli Ebrei fiorentini deportati, il presidente Giani ha ricordato quei drammatici eventi che videro la deportazione di oltre 300 persone, tra cui molti bambini e anziani, di cui solo 15 fecero ritorno.

Il Binario 16 è diventato simbolo di un passato doloroso che la città di Firenze e la Toscana non possono dimenticare. La pietra spezzata posta in quel luogo rappresenta l’orrore dello sterminio nazista e testimonia una ferita ancora aperta, visibile a tutti i viaggiatori che transitano dalla stazione. È nostro dovere, come istituzioni e come cittadini, preservare la Memoria di quei tragici avvenimenti e trasmetterla alle nuove generazioni per evitare che simili atrocità possano ripetersi nel futuro.

La cerimonia di commemorazione rappresenta un momento di riflessione e di impegno per non dimenticare i crimini del passato e per promuovere una cultura di pace e di rispetto delle diversità. La Memoria degli Ebrei fiorentini deportati resta un monito per cercare di costruire un mondo più giusto e solidale, dove gli orrori della Shoah non possano mai più ripetersi. Le istituzioni e i cittadini hanno il compito di preservare e difendere questi valori fondamentali per il bene comune e la salvaguardia della dignità umana.

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