Aumento dei costi del welfare a causa della commissione del tetto ANSEB sui buoni pasto

Aumento dei costi del welfare a causa della commissione del tetto ANSEB sui buoni pasto

Bar e trattorie stanno combattendo contro lo Stato per il tetto del 5% sulle commissioni per i buoni pasto. La discussione del ddl Concorrenza potrebbe portare a costi aggiuntivi per le aziende e minacciare il mercato del welfare. ANSEB si oppone a misure protezionistiche che indebolirebbero il settore e chiede una contrattazione tra privati per difendere gli interessi dei piccoli esercizi pubblici. Il Presidente di ANSEB sottolinea l’importanza di evitare conseguenze immediate sulla fruibilità dei buoni pasto. La lotta silenziosa dei ticket restaurant continua a coinvolgere 150 mila aziende e 170 mila esercenti.

Bar e trattorie contro il tetto alle commissioni dei ticket restaurant

Bar e trattorie stanno attualmente affrontando una battaglia silenziosa contro lo Stato riguardo all’introduzione di un tetto del 5% alle commissioni pagate agli emettitori di buoni pasto, un argomento che sarà discusso in Parlamento nei prossimi giorni. Secondo il presidente di ANSEB, Matteo Orlandini, questa misura potrebbe avere conseguenze negative sulla concorrenza nel settore, sul settore stesso e persino sui lavoratori.

Orlandini sottolinea che l’applicazione di un limite simile nel settore pubblico ha già portato a un aumento significativo dei costi per la pubblica amministrazione, e si prevede che lo stesso accada nel settore privato. Questo potrebbe portare le aziende a dover affrontare costi aggiuntivi, causando un impatto negativo per i lavoratori, con un importo stimabile di 180 milioni di euro all’anno.

La proposta di introdurre questo tetto alle commissioni minaccerebbe uno strumento importante di welfare per i lavoratori e metterebbe a rischio un mercato che vale 4 miliardi di euro. ANSEB si oppone a misure protezionistiche e chiede che venga presa in considerazione la possibilità di rivedere i tempi di introduzione della misura per evitare ripercussioni immediate su migliaia di aziende e esercenti.

In conclusione, è fondamentale trovare un equilibrio tra la tutela dei lavoratori e l’interesse delle imprese, senza compromettere la libertà del mercato. La cooperazione tra privati dovrebbe essere incoraggiata per proteggere l’ecosistema dei piccoli esercizi pubblici e garantire la fruibilità dei buoni pasto.

La battaglia tra bar e trattorie contro lo Stato

Bar e trattorie stanno attualmente sfidando lo Stato italiano riguardo all’introduzione di un tetto del 5% alle commissioni pagate dai commercianti agli emettitori di ticket restaurant e buoni pasto. Matteo Orlandini, presidente di ANSEB, ha evidenziato come questa misura possa avere conseguenze negative sulla concorrenza, sul settore e sui lavoratori. Si teme che l’applicazione di questo tetto possa portare a un aumento dei costi dei buoni pasto per le aziende private, con un impatto stimato in 180 milioni di euro all’anno.

ANSEB sottolinea che l’introduzione di un tetto alle commissioni indebolirebbe uno strumento prezioso di welfare per i lavoratori e minerebbe un mercato da 4 miliardi di euro, che negli ultimi anni ha mostrato una crescita significativa sia in termini di digitalizzazione che di partecipanti attivi nel settore. L’Associazione ribadisce la volontà di continuare a operare in un mercato libero, senza misure protezionistiche che possano danneggiare gli interessi dei piccoli esercizi pubblici.

La discussione riguardante il ddl Concorrenza alla Camera mette in luce una battaglia silenziosa tra le imprese e lo Stato in merito alla regolamentazione dei ticket restaurant e dei buoni pasto. Si cerca di trovare un equilibrio tra i benefici per i lavoratori e la sostenibilità economica delle imprese, senza compromettere la concorrenza nel settore. È importante attuare una revisione della proposta per evitare conseguenze negative sull’intero mercato e sulle migliaia di aziende coinvolte.

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