Le sette leve per un SSN equo e sostenibile: Summit Salutequità

Le sette leve per un SSN equo e sostenibile: Summit Salutequità

Il presidente di Salutequità, Tonino Aceti, ha presentato sette leve indispensabili per rendere il Servizio sanitario davvero efficace ed efficiente con un focus sulla sostenibilità, equità e la tutela del diritto alla salute. Le proposte discusse si articolano in sette leve, ciascuna delle quali identifica delle azioni concrete per far fronte alle principali sfide del Servizio Sanitario Nazionale, dalla definizione, allocazione e gestione delle risorse all’aggiornamento dinamico dei Livelli Essenziali di Assistenza, dal governo delle liste d’attesa alla qualità dei processi decisionali per equità e sostenibilità del SSN, alla coscienza del valore del SSN.

Proposte per la sostenibilità della sanità in Italia

Le risorse per la sanità in Italia potrebbero risultare insufficienti nei prossimi anni se il sistema non diventa sostenibile. Secondo Tonino Aceti, presidente di Salutequità, è necessario che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) definisca la propria visione e la collega alle risorse disponibili. Durante il Summit annuale “Equità e Salute in Italia” a Roma, sono state presentate sette leve fondamentali per migliorare l’efficacia ed efficienza del SSN, con particolare attenzione alla sostenibilità e all’equità.

Il confronto tra le figure di spicco della sanità nazionale e regionale ha evidenziato la necessità di un modello che garantisca un SSN sostenibile e rispondente alle esigenze della società. Le proposte presentate da Salutequità identificano azioni concrete per affrontare le principali sfide del Servizio Sanitario Nazionale, dal finanziamento alla valutazione delle performance, passando per l’innovazione nell’organizzazione e nell’organizzazione e la gestione delle liste d’attesa.

Il presidente di Salutequità ha evidenziato la necessità di rivedere i criteri di riparto del Fondo Sanitario, introducendo criteri più obiettivi e trasparenti. Inoltre, è importante passare da un sistema di pagamento per prestazione a uno che finanzi percorsi terapeutici e risultati di salute. Altre proposte riguardano il monitoraggio e la valutazione delle performance, l’innovazione nell’organizzazione e nella governance, e l’aggiornamento dinamico dei Livelli Essenziali di Assistenza.

In conclusione, è indispensabile migliorare la qualità dei processi decisionali in sanità, valorizzare il ruolo del SSN e sensibilizzare i cittadini sul suo valore. Solo con un approccio olistico e collaborativo si potrà garantire un SSN sostenibile, equo e rispondente alle esigenze della società.

Proposte per rendere il Servizio Sanitario Nazionale più efficace ed efficiente

Il presidente di Salutequità, Tonino Aceti, durante il Summit annuale “Equità e Salute in Italia” a Roma ha presentato sette leve indispensabili per rendere il Servizio Sanitario davvero efficace ed efficiente, mettendo al centro la sostenibilità e l’equità. Queste proposte sono fondamentali per affrontare le sfide in continua evoluzione della società e garantire un SSN sostenibile e rispondente alle esigenze della popolazione.

La prima leva propone di definire, allocare e gestire le risorse in modo più equo e trasparente, superando il sistema di finanziamento attuale e passando a criteri più oggettivi e aggiornati. È necessario anche modificare i criteri di riparto del Fondo Sanitario, dando maggior peso alla deprivazione sociale e ai risultati di salute. Inoltre, si propone di passare da un sistema di pagamento per prestazione a uno che finanzi percorsi terapeutici e i loro risultati, promuovendo la collaborazione tra pubblico e privato.

La seconda leva si concentra sull’importanza del monitoraggio, misurazione e valutazione delle performance del SSN. È fondamentale potenziare e innovare il sistema di monitoraggio e valutazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, introducendo nuovi indicatori e una governance più dinamica. Inoltre, si propone di modernizzare il sistema degli adempimenti LEA e di introdurre strumenti per misurare l’impatto delle innovazioni farmacologiche, tecnologiche e organizzative.

La terza leva suggerisce di incentivare l’innovazione nell’organizzazione e nella governance delle aziende sanitarie. È necessario rendere le aziende più efficienti e flessibili, affrontando le rigidità normative e contrattuali e creando un programma per migliorare la valorizzazione e l’attrattività del personale del SSN. Inoltre, occorre finanziare l’aggiornamento del Piano Nazionale della Cronicità e garantire la qualità e continuità terapeutica nelle procedure di acquisto.

La quarta leva propone di aggiornare annualmente i Livelli Essenziali di Assistenza utilizzando i fondi stanziati dalle leggi di bilancio, rendendo il processo più rapido e trasparente. Inoltre, è fondamentale definire nuovi standard assistenziali, strutturali e tecnologici in settori ancora non disciplinati.

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