Presentava sintomi respiratori, ma non era stato a contatto con volatili
Un caso sospetto di influenza aviaria viene segnalato in un bambino della contea di Alameda, California. Il bambino è stato testato positivo inizialmente, ma poi si è negativizzato. Attualmente si sta riprendendo a casa. La preoccupazione aumenta poiché è il secondo caso di influenza aviaria in un bambino in Nord America nel 2024. Non è chiaro come il bambino abbia contratto l’infezione, ma non sembra essere contagioso. Le autorità stanno monitorando da vicino la situazione e attuando misure preventive, incluso il controllo dei familiari e dei contatti del bambino.
Caso di Influenza Aviaria in un Bambino della Contea di Alameda
Recentemente è stato rilevato un possibile caso di influenza aviaria in un bambino della contea di Alameda, sollevando preoccupazioni tra le autorità sanitarie locali e federali in California. Il Dipartimento della Salute Pubblica dello Stato (Cdph) ha confermato che il minore, che ha manifestato sintomi respiratori lievi, è stato sottoposto a test per l’influenza aviaria, con risultati inizialmente positivi ma a basso livello. Dopo quattro giorni, il bambino si era già negativizzato, eliminando il rischio di contagiare altre persone.
Attualmente, il bambino si sta riprendendo a casa e il suo quadro clinico non desta particolari preoccupazioni. Tuttavia, il caso in questione ha destato forte preoccupazione in quanto rappresenta la seconda infezione da influenza aviaria in un bambino in Nord America nel 2024. Le indagini non hanno rivelato alcuna connessione tra il contagio e l’esposizione a pollame malato o altri animali infetti.
Nonostante i risultati iniziali positivi, ulteriori test hanno evidenziato che il bambino era positivo ad altri virus respiratori comuni, suggerendo che i sintomi fossero causati da infezioni più comuni e non dall’influenza aviaria. I campioni sono stati inviati ai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) degli Stati Uniti per una conferma ufficiale e ulteriori analisi. La fonte del contagio rimane sconosciuta al momento.
Pur essendo una malattia che si trasmette principalmente tra gli uccelli, l’influenza aviaria può occasionalmente infettare gli esseri umani. Non ci sono stati casi di trasmissione da persona a persona negli ultimi 15 anni. Nonostante non siano stati riscontrati altri casi simili, misure preventive sono state adottate. I familiari del bambino sono stati testati per l’influenza aviaria, tuttavia i risultati sono risultati negativi. È stato consigliato di monitorare i segni di malessere tra gli altri bambini e operatori scolastici presso l’asilo frequentato durante il periodo di incubazione dei sintomi del bambino.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Novembre 2024, 11:48
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Caso di influenza aviaria in un bambino della contea di Alameda, California
Un possibile caso di influenza aviaria è stato recentemente rilevato in un bambino della contea di Alameda, in California, sollevando preoccupazioni tra le autorità sanitarie locali e federali. Il Dipartimento della Salute Pubblica dello Stato (Cdph) ha confermato che il minore, che ha manifestato sintomi respiratori lievi, è stato sottoposto a test per l’influenza aviaria, con risultati inizialmente positivi ma a basso livello. Dopo quattro giorni, tuttavia, il piccolo si era già negativizzato, eliminando il rischio di contagiare altre persone a sua volta.
Secondo quanto riferito, il bambino si sta riprendendo a casa, e il suo quadro clinico non ha destato preoccupazioni particolari. Tuttavia, il caso ha destato forti preoccupazioni poiché rappresenta la seconda infezione da influenza aviaria in un bambino in Nord America solo durante il 2024. In precedenza, un adolescente della British Columbia, in Canada, era stato ricoverato in condizioni critiche per un’infezione da H5N1, una delle varianti del virus dell’influenza aviaria. Anche in quel caso, le indagini non avevano trovato alcuna connessione tra il contagio e l’esposizione a pollame malato o altri animali infetti.
Il test iniziale ha mostrato un basso livello di virus nel bambino, il che ha portato i funzionari sanitari a ritenere che non fosse probabilmente contagioso. Inoltre, test successivi hanno confermato che il bambino era positivo ad altri virus respiratori comuni, suggerendo che i sintomi manifestati, simili a quelli di un raffreddore o di una leggera influenza, fossero causati da infezioni più comuni e non dall’influenza aviaria. Nonostante ciò, il Cdph ha inviato i campioni al Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) degli Stati Uniti per una conferma ufficiale e ulteriori analisi. Le autorità sanitarie hanno anche confermato che la fonte del possibile contagio rimane al momento sconosciuta.
L’influenza aviaria, pur essendo una malattia che si trasmette principalmente tra gli uccelli, può occasionalmente infettare gli esseri umani. I funzionari sanitari precisano che non si sono verificati casi di trasmissione da persona a persona dell’influenza aviaria in nessun Paese negli ultimi 15 anni. La California, in particolare, è stata oggetto di un monitoraggio continuo per via delle epidemie di pollame che hanno interessato lo Stato in passato, specialmente nelle fattorie lattiero-casearie della Central Valley.
Anche se al momento non sono stati riscontrati altri casi simili, le autorità hanno adottato misure preventive. I familiari del bambino, che presentavano sintomi influenzali, sono stati sottoposti a test per l’influenza aviaria, ma i risultati sono stati negativi. È emerso che anche i familiari erano positivi a virus respiratori più comuni, che potrebbero aver causato i loro sintomi. Inoltre, il bambino aveva frequentato un asilo nido durante il periodo di incubazione dei sintomi, e le autorità sanitarie hanno avvisato i genitori e il personale scolastico, chiedendo loro di monitorare eventuali segni di malessere tra gli altri bambini e gli operatori.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Novembre 2024, 11:48
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