Limite massimo del 5% alle commissioni per i Buoni pasto: valutazione positiva

Limite massimo del 5% alle commissioni per i Buoni pasto: valutazione positiva

Bar e trattorie stanno affrontando una battaglia silenziosa contro lo Stato riguardo ai ticket restaurant e ai buoni pasto. L’ANCD si è espressa favorevolmente per l’introduzione di un tetto massimo del 5% sulle commissioni applicate ai buoni pasto, permettendo ai commercianti associati alle cooperative Conad di offrire le stesse condizioni a tutti i punti vendita. Questa decisione non avrà conseguenze negative per i dipendenti che utilizzano i buoni pasto e contribuirà a sostenere l’impiego di questo strumento. È previsto che l’iniziativa dia un nuovo impulso alla ristorazione, garantendo la sostenibilità economica delle attività coinvolte.

Le battaglie silenziose dei bar e trattorie contro lo Stato

Bar e trattorie adesso sfidano lo Stato: la battaglia silenziosa dei ticket restaurant e buoni pasto

L’Associazione Nazionale Cooperative Dettaglianti (ANCD), che rappresenta le cooperative del mondo Conad, si è detta soddisfatta per l’introduzione di un tetto massimo del 5% alle commissioni applicate ai buoni pasto. Questa decisione permetterà ai commercianti associati alle cooperative Conad di avere le stesse condizioni per ogni buono pasto, mettendo a disposizione dei consumatori oltre 3.500 punti vendita. Il Segretario Generale di ANCD, Alessandro Beretta, ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento nel garantire la sostenibilità economica delle attività commerciali nell’utilizzo dei buoni pasto.

L’introduzione del tetto massimo alle commissioni non avrà alcun impatto per i dipendenti delle società che li ricevono, ma darà un nuovo impulso all’impiego di questo strumento. Ciò consentirà di ampliare il numero di esercizi che accettano i buoni pasto, favorendo anche gli operatori della ristorazione. Questa misura contribuirà a mantenere la sostenibilità economica delle attività commerciali, evitando che la loro redditività venga compromessa dalla gestione dei buoni pasto.

L’ANCD si è dimostrata ottimista riguardo alle potenzialità del tetto massimo del 5% sulle commissioni dei buoni pasto. Grazie a questa novità normativa, i bar e le trattorie potranno offrire un servizio migliore ai propri clienti, garantendo al contempo la redditività delle loro attività. In questo modo, si apre una nuova prospettiva per il settore della ristorazione e del commercio, che potranno beneficiare di condizioni più equilibrate nell’utilizzo dei buoni pasto, contribuendo a migliorare la qualità dei servizi offerti alla clientela.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

La battaglia dei ticket restaurant e buoni pasto: la sfida dei bar e trattorie contro lo Stato

Bar e trattorie stanno attualmente affrontando una sfida silenziosa nei confronti dello Stato riguardo alle commissioni applicate ai buoni pasto. L’Associazione Nazionale Cooperative Dettaglianti (ANCD), che rappresenta le cooperative del mondo Conad, ha espresso la propria soddisfazione per l’introduzione di un tetto massimo del 5% alle commissioni. Questa novità garantirà condizioni uguali per tutti i buoni pasto utilizzati presso i punti vendita delle cooperative Conad, che mettono a disposizione oltre 3.500 esercizi per coloro che usufruiscono di questo importante strumento di welfare aziendale.

L’ANCD ha sottolineato che l’introduzione del tetto massimo alle commissioni non avrà alcun impatto sui dipendenti che ricevono i buoni pasto, ma contribuirà ad ampliare il numero di esercizi che li accettano. Questo nuovo impulso favorirà sia i commercianti che gli operatori della ristorazione, garantendo loro la sostenibilità economica delle proprie attività. Inoltre, l’iniziativa favorirà un maggior impiego dei buoni pasto, consentendo a un numero maggiore di persone di beneficiarne.

In conclusione, l’introduzione del tetto massimo alle commissioni rappresenta un passo fondamentale nella regolamentazione del settore dei buoni pasto, garantendo condizioni più equilibrate per tutti gli attori coinvolti. Grazie a questa misura, bar e trattorie potranno continuare a offrire questo servizio senza compromettere la propria sostenibilità economica, contribuendo a preservare un importante strumento di welfare aziendale per i lavoratori.

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