Le bici subiscono un rallentamento, ma la filiera delle due ruote rimane forte con un valore di 14,8 miliardi.

Le bici subiscono un rallentamento, ma la filiera delle due ruote rimane forte con un valore di 14,8 miliardi.

La filiera italiana di moto e bici vale 14,8 miliardi, con aumento delle patenti A e del mercato a motore. Le due ruote a pedale rallentano dopo il boom del 2020 e 2021. Per restare competitivi, occorrono politiche sussidiarie e investimenti in ricerca. Le moto rappresentano il 45% delle immatricolazioni nel 2023, con un aumento della profittabilità e degli addetti nel settore. Le bici registrano un aumento del fatturato spinto dalle e-bike, nonostante la flessione dei volumi. Il settore ciclo continua a segnare un saldo positivo nell’export e l’occupazione è in crescita. E’ necessario ridurre la dipendenza dalla componentistica asiatica.

Il settore delle moto e bici in Italia: un panorama in evoluzione

Il settore delle due ruote in Italia sta attraversando una fase di cambiamento e crescita. Secondo uno studio condotto da Confindustria Ancma e Bain & Company Italia, il valore complessivo della filiera di moto e bici in Italia è di circa 14,8 miliardi di euro. Negli ultimi anni, si è registrato un incremento significativo nel numero di patenti A rilasciate, con un aumento del 6% tra il 2013 e il 2023, rispetto al modesto +1% delle patenti B. In particolare, il mercato trainante è quello delle moto a motore, che ha registrato una crescita del 42% tra il 2020 e il 2023.

Il settore delle due ruote svolge un ruolo importante nell’economia italiana, creando posti di lavoro e contribuendo alle entrate tributarie. La produzione di biciclette e motocicli in Italia rappresenta una parte significativa del mercato europeo, esportando prodotti per un valore di 2 miliardi di euro e occupando il primo posto nell’eurozona. Tuttavia, per mantenere la competitività a livello internazionale, il settore necessita di maggiore supporto in termini di investimenti in ricerca e sviluppo e incentivi per favorire l’aggregazione.

Nel contesto post-Covid, le due ruote a motore hanno acquisito maggiore rilevanza, non solo come mezzi di mobilità urbana, ma anche nel settore turistico e del tempo libero. Le immatricolazioni di motocicli hanno registrato un aumento significativo, rappresentando il 45% del mercato nel 2023. Questo trend positivo ha portato a una crescita del fatturato della filiera moto e a un aumento dell’occupazione nel settore.

D’altro canto, il mercato delle due ruote a pedale, nonostante il successo delle e-bike, ha registrato una flessione della domanda dopo il boom degli anni precedenti. La filiera bici ha comunque visto un aumento del fatturato e della penetrazione delle e-bike nel mercato. Tuttavia, la dipendenza dalle forniture di componenti elettrici dall’Asia e i cambiamenti nel panorama macroeconomico e geopolitico rappresentano delle sfide per il settore delle bici.

Il mercato delle due ruote in Italia: trend e prospettive futuro

La filiera di moto e bici in Italia sta vivendo un momento di grande trasformazione. Il numero delle patenti di categoria A è in costante crescita, trainando il mercato a motore che registra un aumento significativo. D’altra parte, il settore delle due ruote a pedale, nonostante il successo delle e-bike, sta rallentando la domanda dopo i picchi registrati negli ultimi anni. Questa è la situazione emersa dallo studio condotto da Confindustria Ancma e presentato recentemente al Senato.

Per continuare a competere a livello internazionale, il settore delle due ruote necessita di politiche sussidiarie più incisive che favoriscano l’aggregazione, di investimenti in ricerca e sviluppo e di insediamenti produttivi di alta gamma. Le bici richiedono azioni mirate per sostenere l’utilizzo e l’infrastrutturazione ciclabile, fondamentale per valorizzare il potenziale cicloturistico del Paese.

Nonostante il rallentamento della domanda, il mercato delle due ruote a motore ha visto un nuovo protagonismo post-Covid, non solo per la mobilità urbana ma anche nel turismo e nello svago. La moto rappresenta ormai il 45% delle immatricolazioni nel 2023, con un incremento evidente rispetto agli anni precedenti. La crescita del settore si traduce in un aumento del fatturato e della profittabilità per gli operatori, segnando una tendenza positiva per il futuro.

Sul fronte delle due ruote a pedale, la pandemia e il bonus bici hanno avuto effetti contrastanti sul mercato. L’aumento delle vendite nel 2020 è stato seguito da una flessione tra il 2021 e il 2023. Tuttavia, la filiera bici ha registrato un incremento del fatturato trainato anche dalle e-bike, mentre la profittabilità è stata influenzata dalla crisi delle catene di approvvigionamento. Il settore ciclo continua a segnare un saldo positivo nell’export, confermando il forte appeal dei prodotti Made in Italy sui mercati internazionali.

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