La storia di Iole Mancini, l’ultima testimone degli orrori di via Tasso

La storia di Iole Mancini, l’ultima testimone degli orrori di via Tasso

Iole Mancini, la staffetta partigiana sopravvissuta agli orrori di via Tasso, è scomparsa a 104 anni. Divenne staffetta nella Resistenza e fu torturata dalle SS per non rivelare informazioni sul marito. Rifiutò di parlare, salvandosi per un guasto al camion che la portava all’esecuzione. Ha sempre portato avanti la testimonianza della Resistenza, soprattutto nelle scuole, e ha scritto il libro “Un amore partigiano”. Ha ricevuto riconoscimenti e ha continuato a sensibilizzare sul valore della libertà conquistata con sacrifici. Il suo messaggio rimane: non sperperare la libertà conquistata.

Ultima testimonianza della Resistenza: addio a Iole Mancini

La staffetta partigiana Iole Mancini ci ha lasciato a 104 anni, diventando così l’ultima testimone in vita degli orrori di via Tasso. L’annuncio è stato dato ieri sera dall’Anpi di Roma, città dove Mancini viveva e dove è venuta a mancare.

Come molte altre donne della Resistenza, come Pierina Vitali, Iole Mancini ha sempre ribadito l’importanza di non dimenticare. Ha chiesto alle donne di tenere sempre vivo il ricordo del sacrificio fatto da lei e da tante altre per garantire al nostro Paese la libertà, spesso dimenticata dalla storia raccontata prevalentemente dagli uomini.

Nata a Nemi nel 1920, Iole Mancini passò da essere sarta a diventare staffetta nella Gap, i Gruppi di Azione Patriottica. Arrestata nel 1944, fu torturata e interrogata dai nazisti per rivelare dove si celava suo marito, Memoria d’argento del valor militare. Nonostante le terribili torture subite, non aprì mai bocca, riuscendo a sfuggire alla morte per un guasto al mezzo che la avrebbe portata alla fucilazione.

La sua testimonianza è stata preziosa nel tempo, specialmente nelle scuole, dove ha portato la sua esperienza e dove ha anche scritto il libro “Un amore partigiano”. Il suo messaggio è chiaro: la libertà ha un prezzo, va preservata e valorizzata per il futuro.

La tragica morte della partigiana Iole Mancini

La notizia della scomparsa di Iole Mancini ha lasciato un vuoto nell’Anpi di Roma e nel cuore di tutti coloro che hanno conosciuto la sua straordinaria storia di coraggio e sacrificio. A 104 anni, era l’ultima testimone in vita degli orrori di via Tasso, dove fu imprigionata e torturata dalle SS durante la Resistenza.

La sua vita è stata un esempio di determinazione e resilienza: da sarta a staffetta partigiana, ha difeso con fierezza i valori della libertà e della giustizia. Anche di fronte alle terribili minacce delle forze naziste, ha mantenuto il silenzio per proteggere la sua famiglia e i suoi compagni di lotta.

Il suo impegno nel ricordare il sacrificio di tante donne nella Resistenza è encomiabile. Attraverso le sue testimonianze nelle scuole e la pubblicazione del libro “Un amore partigiano”, ha contribuito a preservare la memoria di un periodo cruciale della storia italiana.

Il suo messaggio di gratitudine e di avvertimento ai giovani di oggi risuona ancora con forza: la libertà che godiamo oggi è il frutto di sacrifici e lotte passate, che non dobbiamo dimenticare né disperdere. Onoriamo la memoria di Iole Mancini continuando a difendere i valori per cui ha combattuto con tanto coraggio e dedizione.

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