Il costo annuale dell’inattività fisica in Italia: 1 miliardo di euro, secondo il Rapporto Aletheia

L’inattività fisica è in aumento globalmente, con un passaggio dal 26% al 31% delle persone inattive tra il 2010 e il 2020. Le stime indicano un’ulteriore crescita fino al 35% nel 2030, con un costo annuale di un miliardo di euro per l’Italia. Tuttavia, si osserva un trend positivo nella partecipazione allo sport tra i giovani e gli anziani. Il ministro della Salute sottolinea l’importanza della prevenzione e del benessere attraverso lo sport. La disinformazione riguardante il cibo crea problemi di salute, con un aumento dell’obesità giovanile. È importante garantire la sicurezza dei novel foods prima di introdurli sul mercato.

L’inattività fisica in crescita a livello globale

L’inattività fisica è un fenomeno in crescita a livello globale, passando dal 26% delle persone inattive nel 2010 al 31% nel 2020. Se il trend non si invertirà, si stima che nel 2030 si arriverà al 35%. Per quanto riguarda l’Italia, l’inattività fisica costa al nostro Paese un miliardo di euro all’anno, con un impatto globale che potrebbe superare i 300 miliardi a livello globale nel 2030. I dati emergono dal rapporto di Aletheia presentato durante l’evento “Cibo e Sport – Un connubio perfetto per la salute” al Senato.

Nell’Italia, nonostante il 31,5% degli adulti sia sedentario, si registra un trend positivo per la partecipazione alla pratica sportiva. Il 57,7% dei giovani tra i 16 e i 24 anni è attivo, mentre c’è una crescita negli over 65, passando dal 6,7% del 2003 al 16,4% del 2023. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, sottolinea l’importanza di investire nella prevenzione per sostenere il sistema sanitario nazionale a lungo termine e promuove l’attività sportiva come terapia per il benessere psicofisico.

Il presidente della fondazione Aletheia, Stefano Lucchini, ribadisce l’importanza della ricerca scientifica autonoma e continua su temi legati alla salute e al benessere. Il presidente del comitato scientifico, Antonio Gasbarrini, mette in guardia sull’obesità giovanile in Italia causata da un’eccessiva assunzione di alimenti non naturali e sottolinea l’importanza della dieta mediterranea.

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, evidenzia l’importanza del connubio tra cibo e salute, promuovendo l’attività fisica a tutte le età. La consapevolezza dell’importanza di uno stile di vita sano e attivo è fondamentale per contrastare i crescenti problemi legati all’inattività fisica e all’alimentazione scorretta.

La crescita dell’inattività fisica a livello globale

Il fenomeno dell’inattività fisica è in costante aumento a livello mondiale, passando dal 26% delle persone inattive nel 2010 al 31% nel 2020. Secondo le previsioni, se questa tendenza non verrà invertita, si arriverà al 35% nel 2030. In Italia, l’inattività fisica comporta un costo annuo di un miliardo di euro, con un impatto globale che potrebbe superare i 300 miliardi a livello mondiale entro il 2030.

Nonostante il 31,5% degli adulti italiani sia sedentario, c’è un segnale positivo per quanto riguarda la partecipazione alla pratica sportiva nel Paese. Il 57,7% dei giovani tra i 16 e i 24 anni è attivo, e si registra una crescita tra gli over 65, passati dal 6,7% del 2003 al 16,4% del 2023.

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, sottolinea l’importanza di investire in prevenzione per garantire la sostenibilità del sistema sanitario nazionale. Lo sport è fondamentale per il benessere psicofisico, e la promozione di campioni sportivi può essere una leva importante. La cultura del benessere e della prevenzione sono cruciali per il presente e il futuro.

La fondazione Aletheia sottolinea l’importanza della ricerca libera e autonoma per contrastare la disinformazione sul cibo. In un contesto in cui l’alimentazione non naturale porta all’obesità giovanile, è essenziale promuovere una dieta sana e verificare la sicurezza dei novel foods. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ricorda l’importanza di dedicare del tempo allo sport a tutte le età, promettendo di riprendere la pratica sportiva.

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