delle dita rivela la predisposizione al consumo di alcol fin dalla nascita

delle dita rivela la predisposizione al consumo di alcol fin dalla nascita

Uno studio condotto da ricercatori della Swansea University e dell’Università di Medicina di Lodz ha esplorato la relazione tra la lunghezza delle dita e il consumo di alcol. Secondo i risultati, le persone con il dito anulare più lungo dell’indice tendono a bere di più. Il professor John Manning ha sottolineato l’importanza di comprendere le differenze individuali nel consumo di alcol, un problema sociale ed economico significativo. Il rapporto 2D:4D, considerato un indicatore dei livelli di testosterone ed estrogeni durante la gravidanza, potrebbe giocare un ruolo nella predisposizione al consumo di alcol. I dettagli dello studio sono stati pubblicati sull’American Journal of Human Biology.

Un’ipotesi sul consumo di alcol legata alla lunghezza delle dita

Un’ipotesi che forse nessuno ha mai preso in considerazione seriamente, ma che potrebbe dare una risposta alla vostra tendenza (o meno) nel bere alcol: e se fosse qualcosa che ci portiamo dalla nascita? Una ricerca della Swansea University, in Galles e dell’Università di Medicina di Lodz, Polonia, si è impegnata a capire cosa spinge le persone a consumare grandi quantità di alcol. Secondo gli studiosi, la risposta potrebbe arrivare dalla lunghezza di due dita della mano: l’anulare e l’indice.

«Il consumo di alcol è un importante problema sociale ed economico. Pertanto, è necessario capire perché mostra notevoli differenze tra gli individui» ha detto il co-autore dello studio, il professor John Manning. Dalla ricerca è emerso come chi ha il dito anulare più lungo rispetto all’indice sia predisposto a consumare più alcol. Tutti i dati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica American Journal of Human Biology.

La ricerca ha preso in considerazione 258 studenti universitari: 169 donne, il restante, 89, uomini. Sono state misurate le dita delle mani di tutti i volontari che successivamente sono stati chiamati a compilare un questionario con lo scopo di capire quale sia il loro consumo di alcol. Ed è emerso come le persone con il dito anulare più lungo dell’indice consumano più alcol.

È stato utilizzato il rapporto 2D:4D: «È ritenuto un indicatore della quantità di testosterone (all’anulare) ed estrogeni (all’indice) trasmessi dalla madre al feto durante la gravidanza. È anche noto che l’anulare degli alcolisti è molto più lungo dell’indice, il che suggerisce un alto livello di testosterone rispetto all’esposizione agli estrogeni prima della nascita».

Uno studio svela un possibile legame tra le dimensioni delle dita e il consumo di alcol

Un’ipotesi che forse nessuno ha mai preso in considerazione seriamente, ma che potrebbe dare una risposta alla vostra tendenza (o meno) nel bere alcol: e se fosse qualcosa che ci portiamo dalla nascita? Una ricerca della Swansea University, in Galles e dell’Università di Medicina di Lodz, Polonia, si è impegnata a capire cosa spinge le persone a consumare grandi quantità di alcol. Secondo gli studiosi, la risposta potrebbe arrivare dalla lunghezza di due dita della mano: l’anulare e l’indice.

«Il consumo di alcol è un importante problema sociale ed economico. Pertanto, è necessario capire perché mostra notevoli differenze tra gli individui» ha detto il co-autore dello studio, il professor John Manning. Dalla ricerca è emerso come chi ha il dito anulare più lungo rispetto all’indice sia predisposto a consumare più alcol. Tutti i dati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica American Journal of Human Biology.

Lo studio ha preso in considerazione 258 studenti universitari: 169 donne e 89 uomini. Sono state misurate le dita delle mani di tutti i volontari che successivamente sono stati chiamati a compilare un questionario con lo scopo di capire quale sia il loro consumo di alcol. Ed è emerso come le persone con il dito anulare più lungo dell’indice consumano più alcol.

È stato utilizzato il rapporto 2D:4D: «È ritenuto un indicatore della quantità di testosterone (all’anulare) ed estrogeni (all’indice) trasmessi dalla madre al feto durante la gravidanza. È anche noto che l’anulare degli alcolisti è molto più lungo dell’indice, il che suggerisce un alto livello di testosterone rispetto all’esposizione agli estrogeni prima della nascita».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Dicembre 2024, 11:53

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