La Tar boccia la convenzione Rai per Sanremo: “Necessaria una procedura di evidenza pubblica”
Il Tar della Liguria ha annullato la delibera della giunta comunale di Sanremo per la concessione esclusiva del marchio del Festival della Canzone Italiana alla Rai per le edizioni 2024 e 2025. La decisione è stata presa in risposta al ricorso della casa discografica JE, che ha accusato il Comune di violare i principi di concorrenza e imparzialità. Nonostante ciò, la sentenza non avrà effetti immediati sulle prossime edizioni del Festival. La Rai, dal canto suo, ha ribadito la validità della convenzione per l’edizione 2025 e la titolarità del format televisivo.
Annullata la convenzione per il Festival di Sanremo 2024 e 2025
Il Tar della Liguria ha deciso di annullare la delibera della giunta comunale di Sanremo che approvava la bozza di convenzione con la Rai per l’uso in esclusiva del marchio del Festival e l’organizzazione delle edizioni del 2024 e 2025. La decisione è stata presa a seguito del ricorso presentato dalla casa discografica JE, il cui managing director è anche il presidente dell’Associazione fonografici italiani. I giudici amministrativi hanno ritenuto che i principi di concorrenza e imparzialità siano stati violati, poiché il Comune ha stipulato la convenzione con la Rai senza procedura di evidenza pubblica, impedendo così la partecipazione di altri operatori e la possibilità di offerte migliori.
Nonostante l’annullamento della delibera, la sentenza non influirà sulle prossime edizioni del Festival, sia quella appena conclusa che quella in programma tra pochi mesi. La Rai, dal canto suo, ha ribadito la validità della convenzione per l’edizione del 2025 e la proprietà del format televisivo utilizzato per l’organizzazione del Festival. Il Tar Liguria ha considerato irregolari solo le delibere che concedevano alla Rai l’uso esclusivo del marchio del Festival e alcuni servizi accessori, garantendo che la manifestazione canora continuerà ad essere organizzata dalla Rai senza rischi di essere affidata a terzi.
La decisione del Tar evidenzia la necessità di rispettare i principi di concorrenza e trasparenza nelle procedure di assegnazione delle convenzioni, assicurando che ogni partecipante abbia pari opportunità di partecipare e presentare offerte competitive. La casa discografica JE potrebbe ancora avere l’opportunità di partecipare alla gara per la concessione del marchio e l’organizzazione del Festival, qualora decidesse di aggregarsi con altri soggetti interessati.
Annullata delibera sulla concessione del marchio del Festival di Sanremo
Il Tar della Liguria ha recentemente annullato la delibera della giunta comunale di Sanremo che approvava la bozza di convenzione con la Rai per la concessione esclusiva del marchio del Festival e l’organizzazione delle edizioni 2024 e 2025. La decisione è stata presa in seguito al ricorso presentato dalla casa discografica JE, che evidenziava violazioni dei principi di concorrenza e imparzialità nel processo decisionale. I giudici amministrativi hanno sottolineato che il Comune di Sanremo aveva omesso di seguire una procedura di evidenza pubblica, nonostante la manifestazione di interesse presentata da JE, che avrebbe potuto coinvolgere altri operatori e portare a offerte migliori.
Nonostante l’annullamento della delibera, la sentenza non avrà immediate ripercussioni sull’edizione futura del Festival. La Rai ha confermato l’efficacia della convenzione stipulata per l’edizione 2025 e la titolarità del format televisivo da anni adottato per l’organizzazione dell’evento. Tuttavia, il Tar Liguria ha ritenuto irregolari le delibere con cui il Comune ha concesso in esclusiva a Rai il marchio “Festival della Canzone Italiana” e alcuni servizi accessori relativi all’organizzazione dell’evento.
Nonostante le decisioni del Tar, la Rai assicura che la manifestazione canora continuerà a essere organizzata secondo il suo attuale formato e non vi è rischio che venga gestita da terzi. Resta da valutare se JE deciderà di partecipare a una procedura di gara futura per aggiudicarsi la concessione del marchio e organizzare il Festival in collaborazione con altri soggetti. La vicenda conferma l’importanza di garantire trasparenza e imparzialità in tutte le fasi decisionali che coinvolgono eventi di grande rilevanza come il Festival di Sanremo.
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