Emissioni di gas serra in Italia diminuite del 4,3% nel 2024, secondo il Rapporto CER
Nel 2024 le emissioni di gas serra in Italia sono diminuite del 4,3%, grazie alla maggiore adozione di fonti rinnovabili. Tuttavia, la transizione energetica presenta sfide: gli avanzamenti sono significativi ma gli obiettivi europei sono lontani. La politica industriale cinese, integrata e a lungo termine, contrasta con la strategia europea “sprovveduta”. Le emissioni settoriali mostrano un calo nel settore energetico e nell’industria, ma un aumento nell’aviazione e nei trasporti. I consumi di gas diminuiscono, mentre quelli di petrolio aumentano. L’Italia si avvicina agli obiettivi di energie rinnovabili al 2030, ma è necessario accelerare il passo.
Reduzione del 4,3% delle emissioni di gas serra in Italia nel 2024
Nel 2024, le emissioni di gas serra in Italia hanno registrato una diminuzione del 4,3%, risultato di una riduzione dei consumi dello 0,7% e di un maggiore utilizzo di fonti rinnovabili, che hanno contribuito a coprire il 21,4% del fabbisogno energetico nazionale. Questa stima è contenuta nell’aggiornamento del Rapporto CER “Sulla Strada della Transizione”, presentato a Roma presso la sede della Banca del Fucino.
Il rapporto evidenzia i progressi significativi compiuti nel cammino verso la transizione energetica, ma anche le sfide ancora da affrontare per raggiungere gli obiettivi fissati. Durante la presentazione sono intervenuti diversi esperti del settore, che hanno sottolineato l’importanza di perseguire una politica energetica sostenibile e di trovare soluzioni realistiche per garantire la preservazione del pianeta.
Il confronto tra i modelli di transizione energetica adottati negli Stati Uniti, in Europa e in Cina ha evidenziato la necessità di una strategia integrata a livello europeo per affrontare le sfide legate alla decarbonizzazione e alla riduzione delle emissioni. Mentre la Cina punta su una politica industriale a lungo termine, l’Europa si trova ancora a definire obiettivi realistici per la riduzione delle emissioni entro il 2035.
In termini di consumi e produzione, il rapporto mostra una diminuzione del consumo di fonti fossili e un aumento dell’uso di fonti rinnovabili, sebbene non ancora sufficiente a raggiungere gli obiettivi europei per il 2030. È necessario continuare ad investire nelle energie rinnovabili e ad adottare strategie industriali e di sviluppo compatibili con la transizione energetica.
La riduzione delle emissioni di gas serra in Italia nel 2024
Nel 2024, le emissioni di gas serra in Italia hanno registrato una diminuzione del 4,3%, grazie a una riduzione dei consumi dello 0,7% e a un maggior ricorso alle fonti rinnovabili, che hanno coperto il 21,4% del fabbisogno energetico nazionale. Questo dato è stato presentato durante l’aggiornamento del Rapporto CER “Sulla Strada della Transizione” a Roma.
Durante l’incontro, sono stati evidenziati sia i progressi compiuti che le sfide ancora da affrontare nel raggiungimento degli obiettivi europei di transizione energetica. Secondo il Direttore della ricerca del CER, Stefano Fantacone, è necessario agire con maggiore determinazione per evitare di compromettere l’intero processo di transizione, considerando anche la crescente disaffezione dell’opinione pubblica europea per i costi derivanti da questo cambiamento.
Nello studio emerge un modello triplice di transizione energetica, che include la neutralità USA, la strategia ambiziosa ma “sprovveduta” in Europa e la politica industriale cinese orientata allo sviluppo a lungo termine. In particolare, la Cina ha adottato politiche industriali integrate che coprono tutte le fasi della produzione, rispetto alle politiche europee che risultano più complesse e mirate a obiettivi forse non realistici.
Guardando ai dati settoriali del 2024, si osserva una riduzione delle emissioni nei settori coperti dalla Direttiva ETS e un aumento in quelli ESR. Le fonti rinnovabili hanno registrato una crescita del 5,7%, contribuendo a una diminuzione del consumo di fonti fossili del 4 punti percentuali rispetto agli ultimi quadrienni. Tuttavia, pur essendo risultati brillanti, questi risultati non sono sufficienti a colmare la distanza dagli obiettivi europei del 2030.
In conclusione, l’Italia ha avvicinato la traiettoria prevista dalla Direttiva RED III, ma sono necessari ulteriori sforzi per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e aumento delle fonti rinnovabili entro il 2030.
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