La prima italiana a Legnano con cerotto microinfusore per il diabete, che regola automaticamente l’insulina

La prima italiana a Legnano con cerotto microinfusore per il diabete, che regola automaticamente l’insulina

Un importante passo avanti nella gestione del diabete di tipo 1 è stato compiuto oggi in Italia con l’introduzione di un innovativo microinfusore monolitico. Il dispositivo, applicato con successo a una paziente a Legnano, è in grado di erogare insulinain modo continuo e automatico, migliorando la qualità di vita dei pazienti. Questa tecnologia riflette l’impegno del sistema sanitario italiano nel fornire soluzioni all’avanguardia per il diabete, una patologia diffusa nel paese. Il diabete di tipo 1, caratterizzato dalla mancanza di produzione di insulina, colpisce principalmente bambini e adolescenti e viene associato a reazioni autoimmuni.

Un nuovo modello avanzato di microinfusore per il trattamento del diabete di tipo 1 debutta in Italia

Il primo microinfusore per il trattamento del diabete di tipo 1 è stato introdotto in Italia presso l’Ospedale di Legnano, presidio capofila dell’Asst Ovest Milanese. Il dispositivo, che rappresenta un importante passo avanti nella gestione della patologia, è stato applicato per la prima volta oggi a una paziente.

Il cerotto microinfusore, la prima patch pump monolitica con inserzione automatizzata senza catetere, è in grado di erogare in continuo l’insulina comunicando con un sensore per la rilevazione glicemica. Questa tecnologia innovativa, annunciata da Antonino Mazzone del Dipartimento di Area medica dell’ASST Ovest Milanese, permette di regolare automaticamente l’erogazione dell’insulina, migliorando il benessere psico-fisico e la qualità di vita dei pazienti con diabete.

Con un costo annuale di 65 miliardi di euro, le malattie croniche in Italia rappresentano un notevole peso per il sistema sanitario. L’introduzione di dispositivi come il microinfusore a cerotto riflette l’impegno nel fornire soluzioni innovative per il diabete, una patologia che colpisce milioni di persone nel paese.

Il microinfusore sarà utilizzato per il trattamento del diabete di tipo 1, che colpisce circa il 10% delle persone con diabete e in genere si manifesta nell’infanzia o nell’adolescenza. Questa forma di diabete richiede l’iniezione quotidiana di insulina per tutta la vita, poiché il pancreas non è in grado di produrla autonomamente.

La causa del diabete di tipo 1 è ancora sconosciuta, ma si ritiene che sia legata a una reazione immunitaria contro le cellule produttrici di insulina. Sono stati ipotizzati diversi agenti scatenanti, tra cui alcuni virus. La tecnologia del microinfusore aiuta i pazienti a gestire in modo più efficace la patologia, migliorando la qualità della loro vita e la fiducia nella gestione della propria salute.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Dicembre 2024, 13:43

Un nuovo microinfusore per il trattamento del diabete di tipo 1 debutta in Italia

Ha debuttato in Italia all’Ospedale di Legnano, presidio capofila dell’Asst Ovest Milanese, «un nuovo modello avanzato di microinfusore per il trattamento del diabete di tipo 1». Il dispositivo è stato applicato oggi per la prima volta a una paziente, segnando un importante passo avanti nella gestione di questa patologia.

Malattie croniche, in Italia costano 65 miliardi all’anno 

Il dispositivo, applicato questa mattina nell’ambulatorio di Diabetologia a una giovane paziente, è «la prima patch pump monolitica con inserzione automatizzata senza necessità di catetere, in grado di erogare in continuo l’insulina comunicando con un sensore per la rilevazione glicemica». Lo annuncia all’Adnkronos Salute Antonino Mazzone, a capo del Dipartimento di Area medica dell’azienda socio sanitaria territoriale alle porte di Milano.

«Oltre a consentire di regolare in modo automatico l’erogazione dell’insulina», il nuovo microinfusore “a cerotto” «si presenta piccolo e discreto – sottolinea Mazzone – permettendo di vivere al meglio la quotidianità, migliorando il benessere psico-fisico e la qualità di vita delle persone con diabete».

L’introduzione di questa tecnologia riflette l’impegno del sistema sanitario italiano nell’offrire soluzioni innovative per la gestione del diabete, una patologia che interessa moltissime persone nel paese (l’anno scorso si stimavano 4 milioni). Con dispositivi sempre più automatizzati, i pazienti possono contare su un supporto efficace che riduce l’impatto della malattia nella quotidianità, migliorando l’autonomia e la fiducia nella gestione della propria salute.

Il cerotto sarà applicabile per il trattamento del diabete di tipo 1, che interessa circa il 10% delle persone con diabete e in genere insorge nell’infanzia o nell’adolescenza. Nel diabete tipo 1, il pancreas non produce insulina ed è quindi necessario che essa venga iniettata ogni giorno e per tutta la vita.

La causa del diabete tipo 1 è sconosciuta, ma caratteristica è la presenza nel sangue di anticorpi diretti contro antigeni presenti a livello delle cellule che producono insulina. Viene classificato tra le malattie cosiddette “autoimmuni”, cioè dovute a una reazione immunitaria diretta contro l’organismo stesso. Tra i possibili agenti scatenanti della risposta, sono stati proposti i virus della parotite, il citomegalovirus, i virus Coxackie B, i virus dell’encefalomiocardite.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Dicembre 2024, 13:43

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