Le medie imprese del Sud nel 2024 registrano un aumento del fatturato e dell’export
Una nave trasporta alloggi container per gli abitanti di Taiwan colpiti dal tifone Morakot nel 2009. Le medie imprese del Sud Italia mostrano un miglioramento del fatturato e dell’export, in contrasto con il Centro-Nord. Le aziende meridionali stanno investendo in tecnologie 4.0 e intelligenza artificiale, supportate anche dal PNRR. L’eccessiva burocrazia e la carenza di profili professionali adeguati sono le principali sfide. Nonostante ciò, le medie imprese del Sud continuano a crescere, contribuendo al sviluppo economico della regione. La presenza femminile nelle aziende del Mezzogiorno è bassa, ma si punta ad assumere più lavoratori stranieri per colmare il gap di personale qualificato.
Competitività delle medie imprese del Mezzogiorno
Il rapporto presentato da Mediobanca, dal Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere evidenzia un miglioramento del fatturato e dell’export per le medie imprese del Sud Italia, mentre si registra un peggioramento per quelle del Centro-Nord. Nel 2023, le società manifatturiere del Meridione hanno visto un incremento del 2,7% nel fatturato e del 4,4% nell’export, contrariamente alle imprese del Centro-Nord che hanno registrato un calo del 3,6% e del 2,1% rispettivamente.
Le medie imprese del Sud Italia si dimostrano attive anche nell’adozione delle tecnologie 4.0, con l’87,3% delle aziende che ha avviato o programmate investimenti entro il 2026. Inoltre, il 41,3% prevede di investire nell’intelligenza artificiale nei prossimi tre anni per migliorare le attività e sviluppare nuove soluzioni innovative.
Nonostante le prospettive di crescita positive, le imprese meridionali affrontano sfide legate alla burocrazia e alla mancanza di profili professionali adeguati. Il rapporto sottolinea che il 33,3% delle medie imprese del Mezzogiorno intende assumere lavoratori stranieri a causa della scarsa disponibilità di personale italiano e di giovani sul mercato del lavoro.
Il documento sottolinea l’importanza delle medie imprese nel Sud Italia come motore di sviluppo economico, evidenziando la necessità di sostenere e incoraggiare il loro percorso di crescita, nonostante le sfide presenti nel contesto attuale.
Medie imprese del Mezzogiorno: miglioramento del fatturato e dell’export
Il rapporto presentato da Mediobanca, Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere evidenzia un miglioramento nel fatturato e nell’export delle medie imprese del Mezzogiorno, rispetto a quelle del Centro Nord. Nel 2023, il fatturato delle società manifatturiere nel Sud è aumentato del 2,7%, mentre l’export è salito del 4,4%. Tali dati contrastano con il calo registrato dalle imprese del Centro-Nord, evidenziando una tendenza positiva per le imprese meridionali.
Grazie agli investimenti nelle tecnologie 4.0 e all’adozione di intelligenza artificiale, le medie imprese del Sud mirano a migliorare le proprie attività e a stimolare l’innovazione. Tuttavia, nonostante le prospettive positive offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, alcune imprese del Mezzogiorno temono che l’eccessiva burocrazia possa ostacolarne la crescita.
L’aumento significativo del numero di medie imprese nel Mezzogiorno negli ultimi anni dimostra una crescente vitalità economica nella regione. Tuttavia, la carenza di profili professionali adeguati potrebbe rappresentare un ostacolo alla crescita delle imprese, mentre l’assunzione di lavoratori stranieri potrebbe diventare una soluzione per compensare la mancanza di personale qualificato.
La presenza femminile all’interno delle medie imprese del Mezzogiorno, seppur in crescita, rimane ancora limitata. I dati evidenziano la necessità di maggiori investimenti nel capitale umano e di una maggiore diversità di genere all’interno delle aziende per favorire la crescita e l’innovazione nel contesto economico del Sud Italia.
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