Giovannini: Le imprese non hanno intenzione di tornare indietro con il Green Deal
Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), analizza la transizione ecologica in Europa e in Italia. ASviS monitora l’adesione agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu. In Italia, territori diversi hanno approcci vari alla sostenibilità. La transizione ecologica implica cambiamenti nel consumo e nella produzione, con potenziali vincitori e vinti. Il Green Deal europeo è un simbolo ideologico che promuove lo sviluppo sostenibile. Le imprese che investono nella transizione aumentano la competitività e l’occupazione. L’Europa deve decidere se assumere un approccio più federale per raggiungere gli obiettivi ambientali e di sviluppo.
Transizione ecologica in Europa e Italia: il punto di vista di Enrico Giovannini
Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), ha recentemente riflettuto sull’andamento della transizione ecologica in Europa e in Italia. Secondo Giovannini, ASviS si è posta l’obiettivo di diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e monitorare l’adesione dei paesi europei agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030. In particolare, l’attenzione è rivolta alla riduzione di emissioni e inquinamento, che provocano un alto numero di morti premature ogni anno in Europa.
Giovannini evidenzia la diversità delle regioni italiane nell’approccio alla sostenibilità e sottolinea che la transizione ecologica implica una trasformazione nei modi di consumo e produzione. Ciò potrebbe comportare vincitori e vinti, con implicazioni sulle disuguaglianze e sull’occupazione. Tuttavia, l’Europa ha compiuto progressi significativi negli ultimi anni, ad esempio con la direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità per le imprese.
Il direttore di ASviS discute anche del Green Deal, un insieme di regolamenti che rappresenta una sfida ideologica per l’Europa. Secondo Giovannini, il Green Deal non dovrebbe essere visto solo come una strategia ambientalista, ma come un piano di sviluppo che mira alla trasformazione del sistema produttivo. Infine, si pone l’interrogativo se l’Europa dovrà cedere parte della sua sovranità per compiere progressi significativi nella transizione ecologica.
L’Europa verso la transizione ecologica: la visione di Enrico Giovannini
Enrico Giovannini, direttore scientifico di ASviS, evidenzia l’importanza della transizione ecologica in Europa e in Italia. Dal monitoraggio annuale dell’Alleanza emerge che ridurre le emissioni e l’inquinamento è cruciale, considerando che in Europa ci sono 300mila morti premature all’anno a causa di tali problematiche ambientali.
La sostenibilità nei territori italiani sarà oggetto di uno studio presentato venerdì al Cnel, che analizzerà come Regioni, province e Comuni si stanno muovendo rispetto ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. L’Italia, molto diversificata, mostra delle disuguaglianze non solo tra nord e sud, ma anche all’interno delle regioni stesse.
Giovannini sottolinea come la transizione ecologica rappresenti una trasformazione nei nostri modelli di consumo e produzione. A rischiare non è solo l’ambiente, ma anche milioni di persone costrette a migrare a causa di eventi climatici estremi. Questo cambiamento coinvolge diversi settori e comporta vincitori e vinti, con conseguenze anche sul mercato del lavoro e sulle disuguaglianze.
Il Green Deal dell’Unione Europea è considerato un simbolo ideologico che rappresenta la strategia di sviluppo verso la trasformazione del sistema produttivo. Le imprese europee hanno investito nella transizione ecologica e sono pronte a mantenere questo impegno, poiché porta benefici in termini di competitività, produttività e occupazione. La sfida per l’Europa è ora decidere se puntare verso un’Europa più federale rinunciando a parte della sovranità nazionale.
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