Europa Donna chiede al Governo di decidere sulla prevenzione del tumore al seno
La Camera dei Deputati riceve comunicazioni importanti in vista del Consiglio Europeo del 23 e 23 Giugno. Europa Donna Italia chiede al Governo di estendere lo screening per il tumore al seno alle donne dai 45 ai 74 anni in tutta Italia. L’associazione esprime preoccupazione per le disparità territoriali nella prevenzione e sottolinea l’importanza della diagnosi precoce. La proposta ha il sostegno trasversale delle forze politiche e rappresenta una vera opportunità di salvezza per le donne. Europa Donna auspica che il Governo investa nella prevenzione e nel benessere delle cittadine, rispettando le Linee guida europee e non disattendendo le promesse fatte.
Europa Donna Italia lancia un appello per l’estensione dello screening del tumore al seno
Europa Donna Italia ha lanciato un allarme al Governo affinché venga approvata la proposta di estensione dello screening per il tumore al seno a favore delle donne dai 45 ai 74 anni di età in tutto il Paese. La proposta, presentata da Ugo Cappellacci, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, ha ricevuto il sostegno trasversale di tutte le forze politiche, ma c’è il rischio che vada persa se non verrà approvata tempestivamente. La preoccupazione nasce dalla forte disparità territoriale tra Regioni che offrono screening mammografico a una vasta fascia di età e quelle che limitano l’accesso solamente ai 50-69 anni.
Il tumore al seno è curabile se diagnosticato per tempo, motivo per cui Europa Donna Italia ribadisce l’importanza di investire nella prevenzione per garantire alle donne vere opportunità di salvezza. La proposta di estensione dello screening rispetterebbe le Linee guida europee e colmerebbe attuali lacune nel sistema di prevenzione in Italia. In queste ore cruciali di esame della Manovra, la politica si trova di fronte a una scelta: investire nella prevenzione del tumore al seno e nella vita delle donne o disattendere le promesse fatte per l’estensione dello screening.
Europa Donna Italia si augura che i 10 milioni di euro destinati a una sperimentazione uniforme in tutte le Regioni, un investimento proposto dall’emendamento Cappellacci, non vengano considerati un costo per il Governo ma un investimento nella vita delle donne. L’associazione, che da più di trent’anni sostiene e rappresenta le pazienti affette da tumore al seno, auspica che la salute delle donne non venga tralasciata e che vengano superate le attuali disparità territoriali in materia di prevenzione.
Europa Donna Italia lancia un allarme per l’approvazione dell’estensione dello screening al seno
Europa Donna Italia ha lanciato un appello urgente al Governo affinché venga approvata la proposta di estensione dello screening per il tumore al seno a favore delle donne dai 45 ai 74 anni di età in tutta Italia. La proposta, presentata dal Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Ugo Cappellacci, ha ricevuto il sostegno trasversale di tutte le forze politiche ma è necessario che venga effettivamente approvata senza ritardi.
La urgenza di estendere lo screening mammografico deriva dalla preoccupazione per le donne italiane che potrebbero essere escluse da opportunità cruciali di diagnosi precoce. Europa Donna Italia ribadisce che il tumore al seno è curabile se rilevato in tempo, pertanto è imperativo investire nella prevenzione per garantire alle cittadine la migliore possibilità di sopravvivenza.
La proposta di estensione dello screening permetterebbe all’Italia di conformarsi alle Linee guida europee e di colmare le attuali disparità territoriali che persistono nel Paese. Le pazienti e le associazioni di Europa Donna Italia sperano vivamente che le risorse previste per l’estensione dello screening non siano considerate un costo, ma un investimento nella salute e nella vita delle donne italiane.
In un momento cruciale per l’approvazione della legge di Bilancio, Europa Donna Italia si rivolge alla politica affinché faccia la scelta giusta di investire nella prevenzione del tumore al seno, garantendo alle donne italiane la possibilità di essere sottoposte a screening in modo tempestivo e uniforme in tutte le Regioni del Paese.
Non perderti tutte le notizie di politica su Blog.it