Aumento dei contratti stabili per neolaureati in Lombardia, minor numero di tirocini
Il Terzo Rapporto del Milan Higher Education Observatory evidenzia che i laureati lombardi hanno maggiori possibilità di trovare lavoro a tempo indeterminato rispetto alla media nazionale. Le retribuzioni medie in Lombardia sono più alte, attrattive per i laureati italiani. Tuttavia, le aziende incontrano difficoltà nel reperimento del personale, soprattutto in ambito Stem. I laureati lombardi sono selettivi e meno propensi ad accettare lavori non coerenti con i propri studi. La mobilità verso l’estero coinvolge più frequentemente i laureati lombardi, evidenziando la preferenza per opportunità di carriera e guadagno all’estero. La collaborazione tra università, istituzioni e imprese è cruciale per colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro.
La situazione occupazionale dei laureati lombardi in crescita
Milano vede un aumento dei contratti a tempo indeterminato per i laureati tra il 2017 e il 2023, con tassi di occupazione superiori alla media nazionale. Le retribuzioni medie lombarde attirano laureati da tutta Italia, ma le aziende della regione incontrano difficoltà nel reperimento del personale, soprattutto in ambito Stem.
Nonostante le sfide per i laureati lombardi, a tre anni dalla laurea ben il 43% vede migliorare le proprie condizioni contrattuali. Il Terzo Rapporto del Milan Higher Education Observatory evidenzia la collaborazione tra Università e aziende per comprendere meglio le esigenze del mercato del lavoro e favorire l’inserimento professionale dei laureati.
L’Osservatorio MHEO si inserisce nell’ambito del progetto MUSA, analizzando le caratteristiche più richieste dalle aziende e le prospettive di carriera per i laureati. Si evidenzia un’importante crescita dell’occupazione nei settori Stem, con la necessità di profili con conoscenze digitali e capacità d’innovazione.
La Lombardia si conferma come regione dove l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro avviene velocemente, ma si riscontrano difficoltà nel reperimento del personale, principalmente nel trovare profili Stem. Le imprese sono alla ricerca di candidati con competenze digitali e capacità di gestire la digital transformation, mentre emergono opportunità di lavoro all’estero per i laureati lombardi.
Prospettive lavorative per i laureati lombardi
Il terzo Rapporto del Milan Higher Education Observatory ha evidenziato un aumento dei contratti a tempo indeterminato per i laureati lombardi tra il 2017 e il 2023, con una crescita del 7% per coloro che hanno studiato presso l’Università Statale di Milano e l’Università di Milano-Bicocca. Inoltre, il tasso di occupazione dei laureati lombardi a un anno dalla laurea risulta superiore alla media nazionale, insieme alle retribuzioni medie che rendono la Lombardia la regione italiana che attrae maggiormente i laureati.
Nonostante i positivi risultati occupazionali, le aziende in Lombardia stanno incontrando crescenti difficoltà nel reperire personale, soprattutto in ambito Stem. Questo scenario mette in luce la necessità di un maggiore allineamento tra le competenze richieste dalle imprese e quelle offerte dai candidati. Le lauree in ambito Stem, come Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, risultano essere le più ricercate dalle aziende.
Le retribuzioni per i laureati lombardi sono superiori alla media nazionale, con una media di 1.399 euro per i laureati di primo livello e 1.484 euro per quelli di secondo livello a un anno dalla laurea. Tuttavia, nonostante i buoni risultati, le imprese rilevano una crescente difficoltà nel reperire personale qualificato, con il 45% del personale cercato considerato di difficile reperimento.
La mobilità dei laureati lombardi, sia interna che esterna, offre interessanti spunti di riflessione. Risulta che la Lombardia tenda più spesso a trattenere i laureati per motivi di lavoro, mentre la mobilità verso l’estero coinvolge maggiormente i laureati lombardi rispetto alla media nazionale. Questo suggerisce una maggiore attrattività delle opportunità di lavoro internazionali per i laureati lombardi.
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