Il leader della Siria riceve il pieno sostegno del G7 per una transizione politica inclusiva
Il regime di Assad in Siria è caduto nel dicembre del 2024, dopo essere stato rovesciato da una coalizione ribelle guidata da Hay’at Tahrir al-Sham. I leader del G7 si impegnano a sostenere un processo di transizione politica inclusivo guidato dai siriani, nel rispetto dei principi della risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Chiedono il rispetto dell’integrità territoriale e dell’unità nazionale della Siria, sottolineando l’importanza di responsabilizzare il regime di Assad per i suoi crimini. Il G7 si impegna a sostenere un futuro governo siriano che rispetti i diritti umani e lavori alla ripresa e riabilitazione della nazione.
Il G7 offre il suo sostegno al popolo siriano dopo la caduta del regime di Assad nel 2024
I leader del Gruppo dei Sette (G7) hanno ribadito il loro impegno verso il popolo siriano e offerto pieno sostegno a un processo di transizione politica inclusivo guidato dai siriani, in conformità alla risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L’obiettivo è preservare l’integrità territoriale e l’unità nazionale della Siria, rispettandone l’indipendenza e la sovranità. Il G7 si impegna a sostenere un futuro governo credibile, inclusivo e rispettoso dei diritti umani universalmente riconosciuti, compresi quelli delle donne e delle minoranze religiose ed etniche.
Inoltre, i leader del G7 sottolineano l’importanza che il regime di Assad sia ritenuto responsabile dei suoi crimini, collaborando con l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche e altri partner per eliminare le scorte rimanenti di armi chimiche in Siria. Dopo anni di atrocità, il G7 si schiera ao fianco del popolo siriano, condannando il terrorismo e l’estremismo violento in tutte le sue forme.
Il G7 lavorerà attivamente per sostenere un futuro governo siriano che rispetti gli standard di giustizia, trasparenza e responsabilità, evitando il collasso delle istituzioni statali e promuovendo la ripresa e la riabilitazione della Nazione. Garantendo le condizioni per il ritorno sicuro e dignitoso di coloro che sono stati costretti a fuggire dal Paese su base volontaria. La collaborazione internazionale è essenziale per garantire un futuro stabile e prospero per la Siria e il suo popolo.
Impegno del G7 per il popolo siriano e la transizione politica inclusiva
Il Gruppo dei Sette (G7) ha ribadito il proprio impegno verso il popolo siriano e ha offerto pieno sostegno a un processo di transizione politica inclusiva, guidata dal popolo siriano stesso, in linea con i principi della risoluzione 2254 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Tutte le parti sono invitate a preservare l’integrità territoriale e l’unità nazionale della Siria, rispettando la sua indipendenza e sovranità. Il G7 ha espresso sostegno per la UN Disengagement Observer Force (UNDOF), incaricata di monitorare le Alture del Golan tra Israele e Siria.
Il regime di Bashar al-Assad deve essere ritenuto responsabile dei suoi crimini e il G7 continuerà a collaborare con l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche e altri partner per assicurare, dichiarare e distruggere le rimanenti scorte di armi chimiche in Siria. Dopo decenni di atrocità commesse dal regime di Assad, il G7 si schiera al fianco del popolo siriano, condannando il terrorismo e l’estremismo violento in tutte le sue forme.
Il G7 è pronto a sostenere un governo credibile, inclusivo e non settario che rispetti lo stato di diritto, i diritti umani universali e la protezione di tutte le componenti della società siriana, comprese le minoranze religiose ed etniche. È fondamentale evitare il collasso delle istituzioni statali, lavorare per la ripresa e riabilitazione della Siria e garantire condizioni sicure e dignitose per il ritorno volontario di coloro che sono stati costretti a fuggire dal Paese.
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