Sviluppato da Enea, un modulo hi-tech per coltivare micro-ortaggi su Luna e Marte
Un container hi-tech per coltivare micro-ortaggi nello spazio, presentato in occasione della Giornata nazionale dello Spazio. Realizzato presso il Centro Ricerche Enea Casaccia con il progetto MICROx2 finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana. L’obiettivo è creare sistemi biorigenerativi per produrre cibo fresco ad alto contenuto di fitonutrienti per gli astronauti in missioni di lunga durata. L’innovazione mira a garantire una dieta equilibrata e contrastare gli effetti della gravità alterata. Comprende irrigazione con led controllati da un sistema smart per monitorare la crescita delle piante e i parametri ambientali. Questa ricerca è cruciale per migliorare la vita nello spazio e prepararsi a esplorazioni future.
Coltivare cibo fresco nello spazio: l’innovazione tecnologica
Un container hi-tech è stato sviluppato per coltivare micro-ortaggi come ravanello e cavolo verza in condizioni spaziali. Questa innovazione, presentata in occasione della 4a Giornata nazionale dello Spazio, è il risultato del progetto MICROx2 finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana presso il Centro Ricerche Enea Casaccia. Il progetto coinvolge diversi enti di ricerca e università, con l’obiettivo di realizzare sistemi biorigenerativi per garantire agli astronauti una dieta equilibrata durante le missioni spaziali di lunga durata.
Il sistema di coltivazione progettato da Enea si basa su tecnologie avanzate di irrigazione e illuminazione a led, controllate mediante un sistema smart per monitorare lo stato di salute e la crescita delle piante. Questa innovazione consente di massimizzare l’uso di risorse limitate nello spazio e ottimizzare le rese produttive, contribuendo alla sostenibilità delle missioni spaziali e riducendo la dipendenza dai rifornimenti dalla Terra.
La ricerca sulla coltivazione di cibo fresco nello spazio è fondamentale per migliorare la vita degli astronauti e preparare l’umanità alle future esplorazioni spaziali. Grazie alle tecnologie sviluppate, sarà possibile affrontare con successo le sfide legate alla permanenza prolungata nello spazio, garantendo una dieta nutritiva e sicura per gli equipaggi delle missioni spaziali.
L’obiettivo finale del progetto MICROx2 è quello di creare un sistema di produzione efficiente e sostenibile, in grado di supportare la vita nello spazio e preparare l’umanità per esplorazioni oltre la bassa orbita terrestre. Questa ricerca permette di ottimizzare l’uso delle risorse disponibili nello spazio, garantendo una produzione alimentare di alta qualità e sicurezza per i futuri astronauti che affronteranno viaggi nello spazio profondo.
Coltivare ortaggi nello spazio: l’innovazione del container hi-tech
Il Centro Ricerche Enea Casaccia ha dato vita a un progetto rivoluzionario per coltivare micro-ortaggi come ravanello e cavolo verza in condizioni spaziali grazie a un container hi-tech. L’iniziativa, realizzata nell’ambito del progetto MICROx2 finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana, sarà presentata durante la 4a Giornata nazionale dello Spazio il prossimo 16 dicembre. Questo progetto coinvolge importanti istituzioni come Enea, Cnr e le università di Roma Tor Vergata e “Federico II” di Napoli, con quest’ultima nel ruolo di coordinatore.
L’obiettivo principale di MICROx2 è quello di sviluppare sistemi biorigenerativi per la produzione di cibo fresco ad alto contenuto di fitonutrienti, indispensabile per supportare la vita degli astronauti durante missioni spaziali di lunga durata. Grazie a questa innovazione, si potrà garantire all’equipaggio una dieta equilibrata, nutritiva e di alta qualità, contrastando i possibili effetti negativi della gravità alterata e dei raggi cosmici. Inoltre, l’utilizzo di risorse limitate nello spazio verrà massimizzato, ottimizzando così le rese produttive.
Enea ha sviluppato un impianto di coltivazione avanzato, progettato per essere replicato in ambiente spaziale, che include apparati di irrigazione e illuminazione a led controllati da un sistema smart. Questo sistema permette di monitorare in tempo reale lo stato di salute e la crescita delle piante, così come i parametri ambientali come umidità, temperatura e concentrazione di CO2. Queste tecnologie, sviluppate per ridurre la dipendenza da costanti rifornimenti da Terra, contribuiranno a migliorare la qualità della vita degli astronauti e renderanno le missioni spaziali più sostenibili.
La continua ricerca sulla coltivazione di cibo fresco nello spazio è cruciale per affrontare le sfide della permanenza prolungata nello spazio e preparare l’umanità per future esplorazioni oltre la bassa orbita terrestre. Queste tecnologie all’avanguardia non solo garantiscono una dieta equilibrata per gli astronauti, ma contribuiscono anche a ottimizzare l’uso delle risorse limitate nello spazio, promuovendo la sostenibilità delle missioni e preparando il terreno per nuove conquiste.
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