16,3 milioni di turisti attesi per le festività natalizie, con una leggera diminuzione del 1,5%

Il mercato del turismo in Italia mostra segnali di rallentamento dopo due anni di crescita straordinaria. Le presenze durante le festività si prevedono in calo del -1,5%, con una diminuzione sia dei turisti italiani (-1,9%) che stranieri (-1%). Le destinazioni più popolari saranno città d’arte e località montane, con una leggera crescita prevista per le località sciistiche. Le incertezze economiche internazionali pesano sul settore, ma si registra una crescita negli arrivi dagli Stati Uniti e da alcuni paesi europei. Far fronte a queste sfide sarà cruciale per mantenere un turismo sostenibile nel 2025.

Principali tendenze nel mercato del turismo in Italia durante le festività

Il mercato del turismo in Italia sta mostrando segnali di rallentamento dopo due anni di crescita straordinaria. Durante il periodo delle festività, si prevede che circa 16,3 milioni di presenze si verificheranno nelle strutture ricettive italiane, con una diminuzione del -1,5% rispetto all’anno precedente. Questa flessione è attribuita sia alla riduzione dei visitatori stranieri che a un calo nel numero di turisti italiani.

Il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti ha condotto un sondaggio tra 1.225 imprenditori del settore, i quali hanno indicato che due turisti su tre sceglieranno di trascorrere le festività in una città d’arte o in una località montana. La montagna e le città d’arte intercetteranno la maggior parte dei visitatori, con una leggera crescita delle presenze nelle località sciistiche.

Sebbene le aspettative del settore siano per un leggero miglioramento della tendenza grazie alle partenze last minute, le prospettive complessive sono improntate alla prudenza. Si prevede una flessione nel movimento dei turisti italiani (-1,9%) e nei flussi provenienti dall’estero (-1%). Le regioni del Centro e del Sud-Isole sembrano essere le più colpite rispetto al Nord Est e al Nord Ovest.

Nonostante la frenata del turismo straniero, il Presidente di Assoturismo Confesercenti, Vittorio Messina, esprime ottimismo per una buona stagione turistica durante le festività. Tuttavia, sottolinea la necessità di lavorare per invertire la tendenza, specialmente con l’occasione del Giubileo, che dovrebbe essere un volano per l’intero Paese e non solo per Roma e il Lazio.

Andamento del mercato turistico in Italia durante le festività

Il mercato turistico italiano sta mostrando segnali di rallentamento dopo due anni di crescita straordinaria. Durante le festività, è previsto un calo del -1,5% delle presenze rispetto all’anno precedente, con una diminuzione sia dei turisti italiani (-1,9%) che stranieri (-1%). Le strutture ricettive si preparano ad accogliere circa 16,3 milioni di visitatori, con una maggiore preferenza per le città d’arte e le località montane.

Le prospettive per il settore sono improntate alla prudenza, con l’obiettivo di eguagliare le performance della scorsa stagione. Tuttavia, gli imprenditori del settore avvertono che il mercato sta globalmente rallentando, soprattutto per quanto riguarda le imprese dell’extralberghiero. Le incertezze della domanda italiana, legate ai prezzi elevati, si aggiungono alle tensioni geopolitiche e al peggioramento dell’economia in alcuni paesi dell’area euro, influenzando anche le presenze straniere.

Le mete privilegiate durante le festività saranno le località sciistiche e le città d’arte, che accoglieranno la maggior parte dei visitatori. Le presenze straniere costituiranno il 47,4% del mercato, con turisti provenienti principalmente da Germania, Svizzera, Scandinavia, Regno Unito, Francia e Paesi Bassi. Anche le città e i borghi attireranno un buon afflusso di turisti, soprattutto stranieri, nonostante si registri un trend negativo delle presenze.

Il turismo italiano si prepara a una stagione turistica soddisfacente, nonostante il rallentamento riscontrato. Gli imprenditori del settore sono consapevoli delle sfide, come il costo elevato e le tensioni internazionali, ma puntano a migliorare le prospettive per il futuro, anche sfruttando l’occasione del Giubileo.

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