Bergamo, Trento e Bolzano al vertice della qualità della vita

Bergamo, Trento e Bolzano al vertice della qualità della vita

La trentacinquesima edizione della Qualità della Vita del Sole 24 Ore,
indagine lanciata nel 1990, ha premiato la provincia di Bergamo come vincitrice assoluta del benessere in Italia. Quest’anno, Bergamo ha superato le solite favorite come Trento e Bolzano, mentre Reggio Calabria si è posizionata all’ultimo posto. Le classifiche analizzano 90 indicatori in sei categorie diverse, fotografando il benessere nelle province italiane. Le grandi città metropolitane hanno registrato un crollo diffuso, mentre le medie province del nord-est hanno conquistato la top 10. Anche Firenze si è distinta, vincendo la Qualità della Vita delle Donne. Una menzione particolare va a Firenze per la sua leadership nel benessere femminile.

La Qualità della Vita del Sole 24 Ore: Bergamo trionfa, Roma delude

Lo spettacolare paesaggio delle pianura padana avvolta nella nebbia bassa vista da San Vigilio in Bergamo alta è sempre stato affascinante. Tuttavia, questa volta è la provincia di Bergamo a stupire tutti con la sua vittoria nella trentacinquesima edizione della Qualità della Vita del Sole 24 Ore. Mai premiata prima d’ora nella classifica generale, la provincia orobica ha lasciato intravedere il suo potenziale già lo scorso anno, quando ha scalato diverse posizioni. Quest’anno ha sbaragliato la concorrenza, superando abituali protagonisti come Trento e Bolzano.

Le grandi città italiane, d’altra parte, sembrano mostrare segnali di fragilità. Bologna è l’unica metropoli nella top 10, mentre Milano, Firenze e Roma registrano crolli significativi nelle posizioni. La provincia di Monza e Brianza si guadagna il quarto posto, dimostrando che le medie province stanno emergendo come nuovi punti di riferimento in termini di qualità della vita.

Le classifiche di tappa rivelano importanti dati su diversi aspetti, dalla ricchezza e consumi all’ambiente e servizi, passando per demografia, salute, giustizia e cultura. Firenze, in particolare, si distingue per la qualità della vita delle donne, confermando il suo impegno verso l’uguaglianza di genere. Un progetto innovativo in collaborazione con l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile analizza gli indicatori della Qualità della Vita alla luce dell’Agenda 2030 dell’Onu, evidenziando le sfide e le opportunità per i territori italiani nel prossimo futuro.

L’esito della trentacinquesima edizione della Qualità della Vita del Sole 24 Ore

La provincia di Bergamo si aggiudica la vittoria nella trentacinquesima edizione della Qualità della Vita del Sole 24 Ore, superando province abituali del podio come Trento e Bolzano. Questo successo rappresenta un importante traguardo per Bergamo, che già lo scorso anno aveva mostrato segni di crescita. Dall’altra parte dello spettro, Reggio Calabria si piazza all’ultimo posto, confermando la tendenza delle province del Mezzogiorno a occupare le ultime posizioni nella classifica.

Le grandi città evidenziano varie fragilità, con solo Bologna presente nella top 10 e altre come Milano, Firenze e Roma che registrano un calo significativo rispetto agli anni precedenti. Le province medie, come Monza e Brianza, Cremona, Udine, Verona e Vicenza, dominano la classifica, confermando il successo delle regioni settentrionali. Le province del Nord-est emergono come le più virtuose, con un predominio di province lombarde, trentine, venete ed emiliane.

Le città metropolitane registrano un crollo generalizzato, con Bologna, Milano, Firenze e Roma che perdono posizioni importanti. Napoli si colloca al penultimo posto, mentre Bari è una delle poche a segnare una lieve salita. Le nuove introduzioni negli indicatori, come la disuguaglianza nel reddito e le mensilità di stipendio necessarie per acquistare una casa, mettono in luce alcune problematiche nelle grandi aree metropolitane.

I dati raccolti nelle sei categorie hanno permesso di stilare una classifica dettagliata delle province italiane, evidenziando le differenze territoriali nel benessere e nella qualità della vita. L’obiettivo dell’indagine è quello di fornire uno spaccato completo della realtà italiana, analizzando i vari aspetti che contribuiscono al livello di benessere dei cittadini.

L’iniziativa ha anche previsto un approfondimento sulle disparità territoriali rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, sottolineando le sfide e le opportunità per i territori italiani nel perseguire una crescita equa e sostenibile.

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