Crescita del 12% nel settore del turismo enogastronomico nel 2023

Crescita del 12% nel settore del turismo enogastronomico nel 2023

Il turismo enogastronomico continua a crescere nel settore turistico post Covid, con un aumento a doppia cifra tra i turisti italiani. Il “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano” evidenzia il consolidamento del legame degli italiani con viaggi alla ricerca di cibo, vino, e altre tipicità agroalimentari del territorio nazionale. La Toscana è la destinazione preferita, seguita da Emilia-Romagna e Puglia. Anche i turisti europei mostrano un forte interesse per l’enogastronomia, con il 15,3% della popolazione del Vecchio Continente che ha intenzione di sperimentare esperienze culinarie durante i loro viaggi. Mete come il Far East e il Brasile sono particolarmente ambite.

Il turismo enogastronomico in Italia: una crescita costante

Il settore turistico italiano sta affrontando una fase di flessione post Covid, con un calo evidente soprattutto tra i turisti italiani. Tuttavia, c’è una categoria specifica che continua a crescere in modo significativo: il turismo enogastronomico. Secondo il “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano” presentato a Parma, questo settore mostra segnali positivi nonostante il periodo difficile.

Il legame tra gli italiani e la ricerca di esperienze legate al cibo e al vino si è ulteriormente consolidato negli ultimi anni. Il 70% degli intervistati ha dichiarato di aver scelto almeno una vacanza basata su motivazioni enogastronomiche, con un aumento del 12% rispetto al 2023 e del 49% rispetto al 2016. Mentre il turismo domestico generale ha registrato un calo durante l’estate, quello enogastronomico ha mantenuto un alto livello di interesse tra i viaggiatori italiani.

La Toscana si conferma come la destinazione preferita per i viaggi enogastronomici, seguita da Emilia-Romagna e Puglia. Gli italiani sembrano preferire le mete domestiche per le loro esperienze culinarie, con il 64% che opta per viaggi in Italia. Anche i turisti europei mostrano un forte interesse per l’enogastronomia, con circa il 15,3% della popolazione del Vecchio Continente che intende includere esperienze legate al cibo nei loro viaggi. Destinazioni lontane come il Far East e il Brasile sono particolarmente ambite per le attrazioni legate al cibo.

Turismo enogastronomico in crescita post Covid

Il settore turistico post Covid sta affrontando una fase di flessione, tuttavia c’è una categoria che continua a registrare una crescita significativa: il turismo enogastronomico. Secondo il “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano”, presentato recentemente a Parma, questa forma di turismo continua a crescere a doppia cifra nonostante il periodo di incertezza legato alla pandemia.

I dati del Rapporto confermano che c’è un forte legame tra gli italiani e la ricerca di esperienze legate al cibo, al vino e alle tradizioni culinarie del territorio italiano. Il 70% degli intervistati ha dichiarato di aver scelto almeno una vacanza negli ultimi tre anni con questa motivazione principale, registrando un aumento del +12% rispetto al 2023 e del +49% rispetto al 2016.

Mentre il turismo generalista ha subito un calo durante la scorsa stagione estiva, il turismo enogastronomico ha continuato a prosperare, con un ampio bacino di potenziali turisti del gusto stimato in 14,5 milioni. La Toscana risulta essere la destinazione preferita tra gli italiani, seguita da Emilia-Romagna e Puglia. Anche i turisti europei dimostrano un forte interesse per le esperienze enogastronomiche, con il 15,3% della popolazione del Vecchio Continente che ha intenzione di includerle nei propri viaggi futuri.

Le mete esotiche legate al cibo, come Giappone, Corea del Sud, Cina e Brasile, stanno emergendo come destinazioni sempre più ambite. Il turismo enogastronomico si conferma quindi come una delle esperienze più ambite sia per i turisti italiani che europei, evidenziando una crescita costante nonostante le sfide legate alla pandemia da Covid-19.

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