Stato di Ottavia Piana, la speleologa intrappolata nell’abisso Bueno Fonteno: ultime notizie

Stato di Ottavia Piana, la speleologa intrappolata nell’abisso Bueno Fonteno: ultime notizie

La speleologa Ottavia Piana è rimasta bloccata a 580 metri di profondità in una grotta vicino al lago di Iseo, dopo una caduta accidentale. Fortunatamente, i suoi colleghi sono riusciti ad allertare i soccorsi e due medici sono intervenuti immediatamente. La zona è difficile da raggiungere e la barella dovrà superare diversi ostacoli per essere portata fuori. Non è la prima volta che Piana ha avuto problemi in questa grotta, ma la situazione sembra sotto controllo. Le squadre di soccorso provenienti da diverse regioni stanno lavorando insieme per portare in salvo la speleologa bloccata nelle profondità sotterranee.

Speleologa bloccata in profondità nella grotta Bueno Fonteno

Ottavia Piana, speleologa esperta e istruttrice di esplorazioni in cavità sotterranee, si trova bloccata da sabato scorso a circa 580 metri di profondità nella grotta Bueno Fonteno. La trentaduenne di Adrio era impegnata nel progetto di mappatura dell’area carsica del Sebino Occidentale quando è precipitata per cinque metri nell’abisso, riportando gravi ferite agli arti inferiori, al torace e al volto. I colleghi presenti con lei hanno immediatamente allertato le squadre di soccorso, che hanno raggiunto la zona per stabilizzare la speleologa e controllarne le condizioni.

Il dilemma attuale per i soccorritori è rappresentato dalla difficoltà di far passare la barella attraverso i restringimenti della grotta per consentire il recupero di Ottavia Piana. Ciò comporterà probabilmente l’utilizzo di micro-cariche esplosive per allargare un meandro vicino al punto in cui la speleologa è stata localizzata, prolungando i tempi dell’operazione di salvataggio.

Non è la prima volta che Ottavia Piana si trova bloccata nella grotta Bueno Fonteno: nel luglio del 2023 la donna ebbe un incidente simile a circa 150 metri di profondità, richiedendo due giorni di intervento da parte del Soccorso alpino e speleologico per essere messa in salvo. La situazione attuale è complicata anche dalla temperatura di 8 gradi e dall’alta umidità all’interno della grotta, ma le squadre di soccorso provenienti da varie regioni italiane stanno fornendo supporto con bombole d’ossigeno, coperte e illuminazione.

Un cavo telefonico di circa 3 chilometri è stato installato per consentire la comunicazione tra l’interno e l’esterno della grotta, mentre continua l’opera dei soccorritori per riuscire a estrarre Ottavia Piana in sicurezza e portarla nuovamente in superficie. La comunità speleologica si mobilita per sostenere i soccorsi e per garantire il successo della missione di salvataggio della collega bloccata a profondità inesplorate.

La difficile operazione di soccorso nella grotta di Bueno Fonteno

Ottavia Piana, speleologa esperta, è rimasta bloccata a circa 580 metri di profondità nella grotta di Bueno Fonteno dopo una caduta di cinque metri. Coinvolta in un progetto di mappatura dell’area carsica del Sebino Occidentale, Piana ha riportato numerose lesioni agli arti inferiori, al torace e al volto. Fortunatamente, le sue condizioni non destano preoccupazione, ma l’operazione di soccorso si sta rivelando particolarmente complicata.

I colleghi presenti al momento dell’incidente hanno prontamente allertato le squadre di soccorso, che hanno raggiunto Piana per stabilizzare le sue condizioni. Con la grotta situata a circa 4 ore dall’ingresso, uno degli ostacoli principali è rappresentato dal trasporto della barella, che richiede l’intervento di circa 100 soccorritori. Per risalire alla superficie, sarà necessario allargare un meandro utilizzando micro-cariche esplosive, allungando così i tempi dell’operazione.

Questa non è la prima volta che Ottavia Piana rimane bloccata in questa grotta: un incidente simile era già avvenuto nel luglio del 2023, richiedendo due giorni di intervento per il suo recupero. La temperatura all’interno della grotta è di circa 8 gradi, con un’elevata umidità, motivo per cui le squadre di soccorso hanno portato bombole d’ossigeno, coperte e fari per illuminare l’imbocco.

Il Soccorso alpino ha installato una linea telefonica lunga 3 chilometri per facilitare le comunicazioni tra l’interno e l’esterno della grotta. Coinvolte squadre provenienti da diverse regioni italiane, tra cui Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto, l’operazione di salvataggio si preannuncia impegnativa ma necessaria per riportare in sicurezza Ottavia Piana.

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