Creare uno strumento centrale di coordinamento per gli Stati generali delle Aree Protette
Ieri a Roma si è svolta la prima giornata degli Stati Generali delle Aree Protette, convocati dopo dieci anni. Il Ministero dell’Ambiente e Federparchi hanno riunito diversi attori del sistema nazionale delle aree protette, con interventi di personalità politiche e istituzionali. Il Sottosegretario al MASE ha sottolineato l’importanza di un coordinamento delle politiche e attività delle aree protette, con tavoli tecnici tra MASE, altre amministrazioni centrali e regioni. L’obiettivo è definire una strategia unitaria e sistemica per mettere in rete i parchi italiani. Nella giornata sono stati evidenziati anche i numeri delle aree protette in Italia e il loro impatto economico e occupazionale.
Stati Generali delle Aree Protette: promuovere la valorizzazione e la tutela del territorio
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, insieme con Federparchi, ha organizzato la prima giornata degli Stati Generali delle Aree Protette in Italia a Roma. A dieci anni dall’ultima convocazione, l’obiettivo è coinvolgere tutti gli attori del sistema nazionale delle Aree protette per promuovere la valorizzazione e la tutela del territorio. L’evento ha visto la partecipazione di molteplici personalità del mondo politico e istituzionale.
Durante la giornata, il Sottosegretario al MASE Claudio Barbaro ha sottolineato l’importanza di un coordinamento delle politiche e delle attività delle aree protette. Proprio per questo, si propone la creazione di tavoli tecnici con le altre amministrazioni centrali e le regioni, per mettere in rete i parchi in Italia e sviluppare una strategia unitaria e lungimirante.
Gli interventi degli esponenti politici e istituzionali, come il Ministro Gilberto Pichetto e il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, hanno evidenziato la necessità di aggiornare la legge del 1991 che regola le aree protette in Italia. Con il 22% del territorio nazionale coperto da aree protette, l’Italia si conferma come uno dei Paesi con maggior varietà di specie viventi.
In conclusione, gli Stati Generali delle Aree Protette rappresentano un’importante occasione di confronto e di ricerca di soluzioni condivise per promuovere la tutela del territorio e la valorizzazione delle risorse naturali italiane. Avere un organismo di coordinamento delle politiche e delle attività per le aree protette è fondamentale per garantire una gestione efficace e sostenibile di questi preziosi ecosistemi.
Stati Generali delle Aree Protette in Italia
La prima giornata degli Stati Generali delle Aree Protette in Italia si è svolta oggi a Roma, a dieci anni dall’ultima convocazione. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme a Federparchi, ha riunito tutti gli attori del sistema nazionale delle Aree Protette per discutere delle politiche e delle attività in corso. Durante la giornata di apertura, sono intervenute molteplici personalità del mondo politico e istituzionale, con l’obiettivo di mettere in luce l’importanza di coordinare le azioni delle aree protette.
Il Sottosegretario al MASE Claudio Barbaro ha sottolineato la necessità di un organismo di regia per coordinare le politiche e le attività delle aree protette in Italia. Questo strumento permetterebbe di mettere in rete i parchi e di sviluppare una strategia unitaria, sistemica, lungimirante e di programma. Durante il suo intervento, Barbaro ha evidenziato che le aree protette hanno un ruolo fondamentale nella conservazione della biodiversità e nella tutela dell’ambiente, ma è necessario superare l’attuale frammentazione del settore.
La partecipazione alle discussioni degli Stati Generali delle Aree Protette è stata ampia e variegata, includendo rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, organizzazioni ambientaliste, enti parco, mondo della ricerca, dell’università, della cultura e del turismo, politici di diversi schieramenti, mondo produttivo e enti locali. Questa diversità di attori ha contribuito a individuare soluzioni e strade condivise per migliorare la gestione e la tutela delle aree protette in Italia.
L’Italia vanta una notevole ricchezza di aree protette, con numerose riserve naturali statali, parchi nazionali e regionali, aree marine protette, parchi geominerari e molte altre. Tuttavia, pur ospitando una grande varietà di specie viventi e coprendo circa il 22% del territorio nazionale con aree protette, è necessario aggiornare la normativa vigente e promuovere una maggiore collaborazione tra le diverse entità coinvolte nella gestione delle aree protette.
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