Italian model for combating telephone frauds is born
Il fenomeno del telemarketing selvaggio e delle truffe telefoniche sta minacciando la fiducia dei consumatori e danneggiando il settore dei BPO e Contact Center. In Francia, l’adozione del protocollo STIR/SHAKEN ha mostrato risultati positivi nel contrastare le chiamate indesiderate e fraudolente. In Italia, associazioni di categoria stanno promuovendo un’intesa per combattere il CLI Spoofing, che minaccia la sicurezza delle comunicazioni telefoniche e provoca danni economici. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e coinvolgere operatori telecom nella regolamentazione per rendere più sicure le connessioni telefoniche e contrastare i cyber attacchi. La lotta alle truffe telefoniche richiede un impegno collettivo per proteggere i consumatori e le aziende.
Protocollo contro le truffe telefoniche e il telemarketing illegale
Il fenomeno del telemarketing selvaggio e delle truffe telefoniche basate sulla falsificazione dell’identità del chiamante minaccia gravemente la fiducia dei consumatori e il settore dei BPO e Contact Center. In Francia, ad esempio, le autorità stanno adottando misure basate sul protocollo STIR/SHAKEN per contrastare le chiamate indesiderate e fraudolente, e in Italia le associazioni di categoria stanno seguendo il loro esempio per aumentare il controllo sulle chiamate contraffatte.
Il Protocollo per la “Prevenzione e il Contrasto contro le Chiamate Contraffatte dell’Identificativo Chiamante (CLI Spoofing)” è stato siglato a Roma, coinvolgendo associazioni di tutela dei consumatori, fornitori di tecnologia e operatori telefonici. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgenza di adottare regolamenti per rendere più sicure le connessioni telefoniche e proteggerle dai cyber attacchi, seguendo l’iniziativa dell’AGCOM per bloccare chiamate dall’estero con CLI irregolare.
Le associazioni di categoria e i rappresentanti del settore si uniscono per contrastare le truffe telefoniche e proteggere i consumatori. Si stima che l’80% delle chiamate ricevute sono illegittime, e l’implementazione di misure anti-spoofing potrebbe ridurre significativamente questo fenomeno. È fondamentale cooperare con istituzioni e operatori affinché vengano adottate soluzioni tecnologiche per contrastare le pratiche fraudolente.
L’auspicio è che gli operatori di telecomunicazione implementino le soluzioni indicate e si concentrino sul contrasto allo spoofing, facendo in modo che il sistema italiano di tutela del consumatore possa funzionare efficacemente, consentendo alle aziende del settore di operare in modo trasparente e ai consumatori di evitare chiamate indesiderate.
Protocollo per la protezione dalle truffe telefoniche
Il fenomeno del telemarketing selvaggio e delle truffe telefoniche basate sulla falsificazione dell’identità del chiamante rappresentano una minaccia per il settore dei BPO e Contact Center, indebolendo la fiducia dei consumatori nelle comunicazioni telefoniche. In Francia, ad esempio, le autorità hanno intrapreso contromisure per contrastare il 42,7% di spam e chiamate indesiderate, adottando il protocollo STIR/SHAKEN. In Italia, le associazioni di categoria propongono un modello simile, integrando tecnologie avanzate e database condivisi per contrastare il CLI Spoofing e le chiamate contraffatte.
L’adozione di un Protocollo per la “Prevenzione e il Contrasto contro le Chiamate Contraffatte dell’Identificativo Chiamante (CLI Spoofing)” ha visto la collaborazione di varie associazioni, tra cui AssoCall, Assoutenti, e altre, insieme a fornitori di tecnologia e operatori telefonici. La delibera AGCOM n. 457/24/CONS del 13 ottobre 2024 ha avviato una consultazione pubblica per obbligare gli operatori telefonici a bloccare chiamate con CLI irregolare, garantendo la sicurezza delle connessioni telefoniche.
La situazione attuale vede oltre l’80% delle chiamate ricevute come illegittime, causando problemi economici e di fiducia. Le associazioni per la tutela dei consumatori e i rappresentanti dei Call Center si sono uniti per combattere il fenomeno dello spoofing, chiedendo l’adozione di misure anti-spoofing da parte degli operatori telefonici. Il Protocollo di Intesa mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e ad ottenere la collaborazione per rendere più sicure le comunicazioni telefoniche e proteggere dai cyber attacchi.
Il Protocollo per la protezione dalle truffe telefoniche conta sull’adesione di associazioni di categoria, autorità regolatorie, fornitori di tecnologia e operatori telefonici per contrastare il fenomeno dilagante dello spoofing e ristabilire la fiducia nell’utilizzo delle comunicazioni a voce e nelle reti telefoniche. Un maggiore controllo sulle chiamate contraffatte potrebbe ridurre la frequenza delle truffe, garantendo un ambiente più sicuro e trasparente per i consumatori e le imprese.
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