Guardia Costiera infligge sequestri e sanzioni per un milione legati alla pesca

Guardia Costiera infligge sequestri e sanzioni per un milione legati alla pesca

La Guardia Costiera italiana ha condotto un’operazione di controllo nella filiera della pesca, con risultati impressionanti: 746 illeciti, 233 attrezzi sequestrati, sanzioni per più di 1 milione di euro e 200 tonnellate di prodotto ittico confiscate. Le indagini hanno portato al recupero di prodotti scaduti destinati alla vendita a ristoranti etnici, al sequestro di ricci di mare senza rintracciabilità e al contrasto alla vendita abusiva di prodotti ittici non tracciati. La Guardia Costiera ha agito su più fronti, da Roma a Bari, Ravenna, Livorno e Palermo, per garantire la sicurezza alimentare e contrastare le attività illegali.

Operazione della Guardia Costiera italiana per contrastare il traffico illegale di prodotti ittici

La Guardia Costiera italiana ha recentemente condotto un’operazione per tutelare la filiera della pesca nel territorio nazionale. I risultati ottenuti sono stati significativi, con un totale di 746 illeciti tra amministrativi e penali riscontrati. Sono stati sequestrati 233 attrezzi da pesca e comminate sanzioni pecuniarie per un valore superiore a 1 milione di euro. Inoltre, sono state sequestrate circa 200 tonnellate di prodotto ittico.

Una delle azioni più rilevanti è stata portata avanti dalla Guardia Costiera di Roma-Fiumicino, che ha scoperto e sequestrato 670 kg di prodotto ittico scaduto in un centro di distribuzione a Roma. Questo prodotto era destinato ai ristoranti etnici e rappresentava un grave rischio per la salute dei consumatori.

Altri sequestri importanti sono stati effettuati dalle Guardie Costiere di Bari, Ravenna, Livorno e Palermo, che hanno scoperto e confiscato prodotti ittici illegali, non tracciati e potenzialmente dannosi per la salute pubblica. Alcuni di questi prodotti sono stati venduti abusivamente su strada, senza rispettare le normative sulla tracciabilità e sulla sicurezza alimentare.

Queste operazioni dimostrano l’impegno della Guardia Costiera italiana nel contrastare il traffico illegale di prodotti ittici e proteggere i consumatori da potenziali rischi per la salute. È fondamentale continuare a monitorare e sanzionare coloro che mettono in pericolo la sicurezza alimentare della popolazione.

Operazione della Guardia Costiera a tutela della filiera della pesca in Italia

La Guardia Costiera ha portato avanti un’importante operazione sul territorio italiano per proteggere la filiera della pesca. In totale sono stati riscontrati 746 illeciti, sia di natura amministrativa che penale. Sono stati sequestrati 233 attrezzi da pesca e imposte sanzioni pecuniarie per un valore superiore a 1 milione di euro. Oltre 200 tonnellate di prodotti ittici sono stati sequestrati durante l’operazione, evidenziando la vastità e l’importanza dell’intervento della Guardia Costiera.

Un particolare intervento della Guardia Costiera di Roma-Fiumicino ha portato al sequestro di 670 kg di prodotto ittico scaduto presso un centro di distribuzione a Roma. Questo prodotto era destinato a ristoranti etnici, risultando essere un vero e proprio “outlet” di prodotti ittici. La presenza di prodotti congelati prossimi alla scadenza, venduti a prezzi più bassi per battere la concorrenza, metteva a rischio la salute dei consumatori, senza garanzie di qualità e salubrità.

La Guardia Costiera di Bari ha effettuato sequestri in seguito a un’attività di e-marketing effettuata su piattaforme digitali come Facebook, Instagram e TikTok. Il monitoraggio ha permesso di individuare attività illegali legate alla pesca di frodo, come nel caso dei ricci di mare sequestrati per mancanza di rintracciabilità. Inoltre, sono stati sequestrati 10 kg di datteri di mare a due pescatori di frodo.

Altri interventi della Guardia Costiera in località come Ravenna, Livorno e Palermo hanno portato al sequestro di prodotti ittici non tracciati e scaduti, alla detenzione di specie invasive come il granchio cinese e all’individuazione di vendite abusive di prodotti ittici su strada. Grazie al monitoraggio costante dei social network, la Guardia Costiera è riuscita a contrastare queste attività illegali e a proteggere la salute dei consumatori.

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