Malta presenta nuovo piano alla UE per ridurre le emissioni di gas serra
Il governo maltese ha presentato il suo Piano nazionale aggiornato per l’energia e il clima, impegnandosi a ridurre le emissioni di gas serra del 41% entro il 2030. Malta è attualmente in testa alla classifica per gli aumenti delle emissioni di gas serra nell’UE, ma si impegna a ridurle. Questo sarà raggiunto principalmente grazie al passaggio dal combustibile pesante al gas per la produzione di energia, all’uso di energia rinnovabile e alla promozione di veicoli elettrici. Malta si propone di aumentare la quota di energia rinnovabile al 25% del consumo energetico totale entro il 2030 e sta già incentivando la transizione verso veicoli elettrici.
Malta presenta il Piano nazionale aggiornato per l’energia e il clima
Il governo maltese ha recentemente presentato alla Commissione europea il suo Piano nazionale aggiornato per l’energia e il clima, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 41% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2030. Tale decisione è stata presa in risposta ai dati dell’Unione Europea che evidenziano come Malta sia al momento in testa alla classifica per gli aumenti delle emissioni di gas serra, con un aumento del +9% rispetto all’anno precedente. Questo ha posto l’isola come uno dei sette Paesi del blocco che non sono riusciti a diminuire le emissioni.
Malta punta a ridurre del 77% le emissioni derivanti dalla produzione di energia rispetto al 2005, principalmente grazie al passaggio dall’olio combustibile pesante al gas e all’utilizzo di interconnessioni elettriche con l’Europa continentale. Inoltre, sono previsti l’installazione di impianti di accumulo di batterie su larga scala per utilizzare l’energia rinnovabile di notte. L’isola si è impegnata ad aumentare la quota di energia rinnovabile al 25% del consumo energetico totale entro il 2030, superando gli obiettivi precedenti.
Il governo maltese ha pubblicato un invito internazionale per proposte di produzione di energia eolica e ha riconosciuto la necessità di maggiori sforzi nel settore dei trasporti, responsabile del 37% delle emissioni. Continueranno gli incentivi per la transizione ai veicoli elettrici e si prevede un miglioramento dell’infrastruttura stradale per supportare questo cambiamento. Malta si impegna a bilanciare la lotta al cambiamento climatico con la crescita economica sostenibile, garantendo che i cittadini non siano sovraccaricati per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Malta presenta il Piano nazionale per l’energia e il clima
Il governo maltese ha recentemente presentato alla Commissione europea il suo Piano nazionale per l’energia e il clima, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 41% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005. Questo impegno è stato assunto dopo che i dati dell’UE hanno evidenziato un aumento significativo delle emissioni di gas serra a Malta, con una crescita del 9% rispetto all’anno precedente, posizionando il paese tra i sette paesi del blocco che non sono riusciti a ridurre le emissioni.
Il governo maltese si è impegnato a affrontare il cambiamento climatico e a promuovere una crescita economica sostenibile, senza gravare eccessivamente sui cittadini per raggiungere gli obiettivi ambientali prefissati. Una delle strategie per ridurre le emissioni è la transizione dall’olio combustibile pesante al gas nella produzione di energia, insieme all’utilizzo di interconnessioni elettriche con l’Europa continentale. Inoltre, verranno installati impianti di accumulo di batterie su larga scala per sfruttare al meglio l’energia rinnovabile durante le ore notturne.
Malta si è anche impegnata ad aumentare la quota di energia rinnovabile fino al 25% del consumo energetico totale entro il 2030, superando così gli obiettivi fissati in precedenza. Il governo ha già lanciato un invito internazionale per la produzione di energia eolica e continuerà a incentivare il passaggio ai veicoli elettrici nel settore dei trasporti, che attualmente rappresenta il 37% delle emissioni del paese. Allo stesso tempo, verrà migliorata l’infrastruttura stradale per sostenere questa transizione verso una mobilità più sostenibile.
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