Trattamento delle lesioni midollari: risultati promettenti ottenuti al San Raffaele

Trattamento delle lesioni midollari: risultati promettenti ottenuti al San Raffaele

Un team di medici e ricercatori italiani ha ottenuto risultati promettenti nel trattamento delle lesioni al midollo spinale grazie a un protocollo innovativo di stimolazione elettrica epidurale ad alta frequenza. Lo studio, pubblicato su Science Translational Medicine, ha dimostrato che questa tecnica riduce significativamente la spasticità muscolare e migliora le capacità motorie nei pazienti con lesioni spinali. I pazienti trattati hanno mostrato miglioramenti significativi nelle loro capacità funzionali attraverso un’approccio integrato di stimolazioni a bassa e alta frequenza con esercizi motori. Questa nuova tecnica offre una prospettiva promettente per la neuroriabilitazione motoria.

Successo nella neuroriabilitazione grazie alla stimolazione elettrica epidurale ad alta frequenza

Un gruppo di medici e ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e Università Vita-Salute San Raffaele insieme a bioingegneri della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha ottenuto ottimi risultati nel trattamento delle lesioni al midollo spinale mediante un nuovo protocollo di stimolazione elettrica epidurale ad alta frequenza. Lo studio, pubblicato su Science Translational Medicine, ha dimostrato che questa tecnica è in grado di ridurre in modo significativo la spasticità muscolare e migliorare le capacità motorie dei pazienti con lesioni al midollo spinale.

I primi due pazienti con lesioni incomplete al midollo spinale hanno recuperato le funzioni motorie nel 2023 grazie all’impianto del neurostimolatore midollare. Le stimolazioni ad alta frequenza combinate con la riabilitazione hanno portato a significativi miglioramenti nella forza muscolare, nella deambulazione e nel controllo motorio. Inoltre, il protocollo applicato ha ridotto i riflessi patologici e le contrazioni muscolari involontarie, migliorando la fluidità dei movimenti.

Questo innovativo intervento di impianto di un elettrostimolatore midollare ha consentito ai pazienti di tornare a camminare dopo un lungo percorso riabilitativo. Al termine del trattamento, entrambi i pazienti hanno mostrato progressi significativi nelle loro capacità funzionali, con uno di essi che è riuscito a percorrere 175 metri senza alcuna stimolazione attiva. La stimolazione ad alta frequenza del midollo spinale si è dimostrata un modo sicuro ed efficace per controllare l’iperreattività dei circuiti spinali, migliorando così la qualità di vita dei pazienti con lesioni spinali.

Trattamento innovativo per le lesioni al midollo spinale

Un team di medici e ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e Università Vita-Salute San Raffaele insieme a bioingegneri della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha ottenuto risultati promettenti nel trattamento delle lesioni al midollo spinale. Grazie a un protocollo innovativo di stimolazione elettrica epidurale ad alta frequenza, i pazienti hanno mostrato una significativa riduzione della spasticità muscolare e un miglioramento delle capacità motorie.

Lo studio, pubblicato su Science Translational Medicine, si è concentrato sui primi due pazienti con lesioni incomplete al midollo spinale, che nel 2023 hanno recuperato le funzioni motorie grazie all’impianto del neurostimolatore midollare. I risultati hanno dimostrato che la combinazione di stimolazioni mirate ad alta frequenza con la riabilitazione ha portato a migliori performance nella forza muscolare, nella deambulazione e nel controllo motorio.

Inoltre, il protocollo di stimolazione ha contribuito a ridurre i riflessi patologici e le contrazioni muscolari involontarie, alleviando così la spasticità muscolare e permettendo movimenti più fluidi e naturali. Grazie all’innovativo intervento di impianto di un elettrostimolatore midollare e a un intenso programma di riabilitazione, i pazienti hanno mostrato significativi miglioramenti nelle loro capacità funzionali.

Questo studio rappresenta un significativo passo avanti nell’applicazione della neuroingegneria alla neuroriabilitazione, offrendo nuove prospettive nel trattamento delle lesioni spinali e migliorando la qualità della vita dei pazienti con disabilità motorie.

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