Calderoli: “Il governo sta lavorando sull’autonomia con il ddl delega per i Lep”
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha tenuto un’importante informativa al Senato in vista del prossimo Consiglio Europeo. Durante il Question Time, il ministro per gli Affari Regionali e l’Autonomia, Roberto Calderoli, ha discusso della necessità di definire i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) in accordo con le indicazioni della Corte costituzionale. Si è parlato anche della possibilità di attribuire forme di autonomia su singole materie senza la previa determinazione dei LEP, e della coerenza della disciplina per le materie non-LEP secondo le direttive della Corte. Il Governo lavora a un disegno di legge delega che tenga conto delle peculiarità delle singole materie e dei principi e criteri direttivi individuati dal CLEP.
Informativa del Presidente del Consiglio al Senato in vista del prossimo Consiglio Europeo
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha tenuto un’importante informativa al Senato in vista del prossimo Consiglio Europeo. Durante il discorso, il ministro per gli Affari Regionali e l’Autonomia, Roberto Calderoli, ha affrontato la questione dell’illegittimità costituzionale di alcune disposizioni della legge n. 86 del 2024, evidenziando la necessità di definire i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) in maniera chiara e specifica. Ha sottolineato che la Corte non ha obbligato a determinare i LEP come un prerequisito per l’attribuzione di autonomia su singole materie, ma ha chiarito che l’attribuzione di funzioni alle Regioni richiede la previa definizione dei relativi livelli essenziali delle prestazioni.
Il Governo è al lavoro per elaborare un disegno di legge delega per la determinazione dei LEP, tenendo conto delle peculiarità delle singole materie e degli orientamenti della Corte. Calderoli ha annunciato che la disciplina relativa alle materie non-LEP risulta coerente e pienamente applicabile, senza la necessità di ulteriori interventi legislativi. La sentenza della Corte non ostacola i negoziati già avviati sulle funzioni relative alle materie non LEP, che continueranno seguendo le indicazioni fornite dalla decisione della Corte. Inoltre, si è impegnato a non presentare schemi di intesa preliminare al Consiglio dei ministri prima della conclusione dell’iter referendario.
L’attività istruttoria svolta dal CLEP è stata di grande aiuto nella definizione dei principi e criteri direttivi per la determinazione dei LEP. Il ministro ha evidenziato la coerenza delle indicazioni della Corte rispetto alle materie non-LEP e l’importanza di continuare i negoziati in linea con la sentenza resa.
Informativa del Presidente del Consiglio Mario Draghi al Senato in vista del prossimo Consiglio Europeo
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha tenuto un’importante informativa al Senato in vista del prossimo Consiglio Europeo. Durante il suo intervento, ha affrontato diversi temi di rilevanza nazionale ed internazionale, con particolare attenzione alle recenti decisioni della Corte Costituzionale riguardo alla determinazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni.
Il Ministro per gli Affari Regionali e l’Autonomia, Roberto Calderoli, ha sottolineato la decisione della Corte di dichiarare l’illegittimità costituzionale di alcune disposizioni della legge n. 86 del 2024. Ha evidenziato la necessità di definire i Livelli Essenziali delle Prestazioni in modo chiaro e preciso, tenendo conto della specificità delle singole materie e dei principi direttivi individuati dal CLEP.
Calderoli ha anche ribadito l’importanza di garantire forme e condizioni particolari di autonomia sulle singole materie, senza la previa determinazione dei LEP in tutte le materie. Ha confermato che il Governo sta lavorando alla definizione di un disegno di legge delega che tenga conto delle indicazioni della Corte e delle peculiarità delle varie materie.
Il Ministro ha inoltre assicurato che la disciplina relativa alle materie non-LEP sarà pienamente applicabile senza ulteriori interventi legislativi, grazie alla tecnica delle sentenze additive o manipolative adottata dalla Corte. Ha garantito che i negoziati in corso sulle funzioni relative alle materie non LEP proseguiranno nel rispetto delle indicazioni della sentenza, e si è impegnato a non presentare schemi di intesa preliminare al Consiglio dei ministri prima della conclusione della vicenda referendaria.
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