Il ruolo saudita sarà cruciale nel Medio Oriente, sostiene Lovatt (ECFR)
Il 7 maggio 2024, in Palestina, si sono verificati attacchi aerei israeliani vicino al passaggio di Rafah. Secondo le Forze di Difesa Israeliane (IDF), l’esercito israeliano ha preso il controllo del lato palestinese del passaggio di Rafah nella parte meridionale della Striscia di Gaza. Hugh Lovatt del Consiglio europeo per le relazioni estere sottolinea l’importanza del ruolo dell’Arabia Saudita nell’ottica di accordi tra Israele e Hamas. Egli propone una partnership strategica tra Europa e Arabia Saudita per influenzare gli Stati Uniti e Israele verso una soluzione a due stati e la piena autonomia palestinese, secondo il piano “Arab Vision”.
Ruolo dell’Arabia Saudita nella pace tra Israele e Hamas
Il 7 maggio 2024, si è verificato un aumento della tensione nelle Territori Palestinesi, con l’attacco aereo israeliano vicino al passaggio di Rafah. Secondo le Forze di Difesa Israeliane (IDF), l’esercito israeliano ha preso il controllo del lato palestinese del valico di frontiera di Rafah nel sud della Striscia di Gaza. Le immagini mostrano il fumo che si alza in seguito agli attacchi, mettendo in evidenza la gravità della situazione.
L’analista Hugh Lovatt, Senior Policy Fellow per il Medio Oriente Nord Africa del Consiglio europeo per le relazioni estere (ECFR), sottolinea l’importanza del ruolo dell’Arabia Saudita nella risoluzione del conflitto. Lovatt evidenzia la necessità per gli europei di formare una partnership strategica con Riyadh, da schierare verso gli Stati Uniti e Israele, al fine di raggiungere una tregua duratura a Gaza.
Il piano “Arab Vision”, proposto nel 2024 dai principali paesi arabi, offre a Israele la piena integrazione regionale in cambio del ritorno di una Autorità palestinese riformata a Gaza e di una soluzione a due stati. Lovatt sottolinea l’importanza di revitalizzare questo piano, ora ignorato dall’amministrazione Biden, soprattutto con l’arrivo del team Trump, l’unico in grado di influenzare Israele a fare i compromessi necessari.
In conclusione, una collaborazione tra Europa e Paesi arabi potrebbe convincere l’amministrazione Trump che la via per la normalizzazione tra Arabia Saudita e Israele passa attraverso una soluzione pacifica al conflitto israelo-palestinese, che garantisca l’autodeterminazione e l’indipendenza al popolo palestinese.
La importanza dell’Arabia Saudita per la pace in Medio Oriente
Il recente accordo tra Israele e Hamas sulla tregua a Gaza ha messo in luce il ruolo cruciale dell’Arabia Saudita nella regione. Secondo Hugh Lovatt, Senior Policy Fellow per il Medio Oriente Nord Africa del Consiglio europeo per le relazioni estere (ECFR), il coinvolgimento dell’Arabia Saudita potrebbe essere determinante per favorire una soluzione al conflitto israelo-palestinese.
Lovatt sottolinea l’importanza di formare una partnership strategica tra Europa e Arabia Saudita da utilizzare come leva nei confronti degli Stati Uniti e di Israele. In particolare, si fa riferimento al piano “Arab Vision” proposto nel 2024 dai principali paesi arabi, che prevede la piena integrazione di Israele nella regione con la condizione che si accetti la presenza di una Autorità palestinese riformata a Gaza e l’implementazione di una soluzione a due stati.
Nonostante il piano Arab Vision sia stato in larga parte ignorato dall’amministrazione Biden, Lovatt ritiene che possa rappresentare ancora una base solida per trovare una soluzione al conflitto. L’analista sostiene la necessità di coinvolgere l’amministrazione Trump per dare nuovo impulso al processo e spingere Israele a compiere i necessari compromessi.
Infine, Lovatt auspica una collaborazione più stretta tra gli stati europei e arabi per convincere l’amministrazione Trump che la pace in Medio Oriente è possibile solo garantendo la piena autodeterminazione e indipendenza ai palestinesi. Solo così, sostiene l’analista, sarà possibile raggiungere la normalizzazione delle relazioni tra Arabia Saudita e Israele.
(ITALPRESS)
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