Rocca: “30 anni di mancanza di programmazione, ci costa caro in sanità”

Rocca: “30 anni di mancanza di programmazione, ci costa caro in sanità”

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Negli ultimi 25-30 anni c’è stata una mancanza di visione nella programmazione sanitaria in Italia, come sottolineato dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. La popolazione invecchia e la pressione sul sistema sanitario è aumentata. Il Lazio ha reinternalizzato 4 milioni di prestazioni per ridurre le liste di attesa, migliorando i tempi del 50% per le urgenze e del 26% per le prestazioni programmate. Rocca sottolinea l’importanza di combattere l’inappropriatezza prescrittiva e farmaceutica e di differenziare gli stipendi dei medici per incentivare il lavoro nelle sedi disagiate e ridurre la fuga di medici.

La programmazione sanitaria e l’invecchiamento della popolazione

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha evidenziato la mancanza di una programmazione sanitaria adeguata negli ultimi 25-30 anni, che non ha tenuto conto dell’invecchiamento della popolazione e della pressione sulle strutture sanitarie. Questo ha portato alla necessità di affrontare le conseguenze di questa assenza di visione nel sistema sanitario attuale.

Rocca ha sottolineato l’importanza di misure come l’obbligo per le strutture private accreditate di fornire prestazioni sanitarie, al fine di contrastare le liste di attesa. Grazie a questa iniziativa, sono stati internalizzati oltre 4 milioni di prestazioni, migliorando notevolmente i tempi di attesa per i cittadini e riducendo la burocrazia legata alla ricerca di disponibilità presso le strutture sanitarie.

Il presidente della Regione Lazio ha anche evidenziato la necessità di combattere l'”inappropriatezza prescrittiva e farmaceutica” per ottimizzare l’utilizzo delle risorse. Riguardo ai medici, Rocca ha sottolineato l’importanza di garantire salari adeguati e incentivi per lavorare in zone disagiate, affinché non vi sia una fuga di professionisti e il sistema sanitario possa garantire una copertura adeguata.

La programmazione sanitaria nel Lazio: sfide e risultati

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha sottolineato la mancanza di una programmazione sanitaria che tenesse conto dell’invecchiamento della popolazione e delle pressioni sul sistema sanitario negli ultimi decenni. Questo ha portato a un costo elevato per questa assenza di visione, ma la Regione Lazio si è mossa per affrontare le sfide attuali. Una delle prime azioni è stata obbligare le strutture private accreditate a offrire prestazioni, riducendo significativamente le liste di attesa e migliorando i tempi di attesa per i pazienti.

Rocca ha anche evidenziato la necessità di gestire in modo più efficace le risorse, concentrandosi sull’inappropriatezza prescrittiva e farmaceutica. Inoltre, per affrontare l’emergenza delle liste di attesa, è fondamentale monitorare costantemente la situazione per poter pianificare in modo adeguato. Solo così si potrà identificare le aree critiche e intervenire senza creare vuoti nell’assistenza sanitaria.

Un altro punto chiave affrontato da Rocca è la questione dei salari dei medici, sottolineando l’importanza di garantire compensi adeguati, specialmente per coloro che lavorano in zone disagiate. Il presidente ha espresso la speranza che il governo mantenga gli impegni presi in merito alla differenziazione degli stipendi e all’incentivazione del personale medico per evitare la fuga di professionisti necessari in un momento di carenza.

La Regione Lazio si impegna a continuare a migliorare il sistema sanitario e ad affrontare le sfide attuali con determinazione, lavorando per garantire un’assistenza di qualità ai cittadini.

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