Genova in fiamme: centinaia gli sfollati, chiuse scuole e autostrade
Per molti genovesi quella appena trascorsa è stata una notte di paura. Sulla collina di Sant’Alario è divampato un grosso incendio. Il vento ha alimentato le fiamme che hanno raggiunto diverse zone della città. Molte autostrade sono state chiuse per lasciare il passaggio libero ai soccorritori e molte case sono state evacuate. Stamattina ancora un altro rogo è scoppiato tra le zone di Voltri e Pegli.
Secondo le prime ricostruzioni, il rogo è partito intorno alle 2 in zona Vetta e si è rapidamente allargato verso via alla Pineta e Villa Pallavicini. Intorno alle 8 le fiamme si sono pericolosamente avvicinate alle case. L’ aria è diventata irrespirabile ed il fumo ha invaso la città. Circa 300 persone all’alba hanno dovuto lasciare le loro case facendo ritorno solo intorno alle 9.30, via via che il fronte è stato circoscritto a fatica. Sul posto hanno lavorato per diverse ore 5 squadre dei vigili del fuoco, 3 autobotti, 2 funzionari e i responsabile operazioni di soccorso, per un totale di oltre 30 uomini. Dalle provincie limitrofe sono stati chiamati rinforzi: il comando della Spezia ha inviato una squadra di 5 unità, e Alessandria, Reggio Emilia e Torino una sezione operativa di 9 ciascuno. In mattinata dovrebbero tornare in azione 2 Canadair e gli elicotteri disponibili della flotta dei vigili del fuoco. Questi ultimi chiedono di limitare gli spostamenti in auto nelle zone interessate e di non intralciare con la sosta il transito dei mezzi dei vigili del fuoco.
La Coldiretti (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti) sostiene che la causa di questo disastro sia stata il clima anomalo: a Genova nel mese di gennaio è caduta l’85% di acqua in meno e questo ha creato un ambiente siccitoso che favorisce il propagarsi delle fiamme rendendo anche difficoltose le operazioni di spegnimento.
L’assessore comunale alla protezione civile conferma la situazione di allerta: “Al momento la situazione più critica è a Pegli. Siamo davanti a una comunicazione di allarme, abbiamo attivato il numero verde 800177797. Abbiamo chiuso tre scuole e stiamo monitorando attentamente, minuto per minuto la situazione”. La Regione Liguria, intanto, ha dichiarato lo stato di grave pericolosità su tutto il territorio ligure, vietando l’accensione di qualsiasi tipo di fuoco, sia pirotecnici sia per la combustione di materiale vegetale, e di mettere in funzione apparecchi elettrici.