Corso di Gestione dei Rifiuti: Opportunità per 77 Laureati in Puglia e Basilicata

Corso di Gestione dei Rifiuti: Opportunità per 77 Laureati in Puglia e Basilicata

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Corso Innovativo sulla Gestione dei Rifiuti a Taranto: Successo per 77 Laureati

TARANTO (ITALPRESS) – Si è recentemente concluso a Taranto un importante percorso formativo dedicato alla “Gestione dei rifiuti nell’economia circolare”. La cerimonia, tenutasi presso la sala conferenze del Dipartimento Jonico dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ha visto la consegna degli attestati a ben 77 laureati provenienti da Puglia e Basilicata, che hanno partecipato al corso tra dicembre e febbraio.

Il programma è stato progettato non solo per neolaureati, ma anche per professionisti desiderosi di ampliare le proprie competenze ambientali, con particolare attenzione alla gestione dei rifiuti di imballaggio. Iniziativa attivata grazie alla collaborazione fra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI) e ReteAmbiente Formazione, il corso rappresenta una preziosa opportunità per i giovani che aspirano a entrare nel mondo della sostenibilità. Come ha sottolineato Patty L’Abbate, vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici: “Abbiamo dato la possibilità a ottanta studenti di acquisire nuove competenze e diventare green manager per i Green Jobs del futuro”. L’Abbate ha evidenziato l’importanza di coniugare il sapere accademico con le pratiche imprenditoriali, creando figure professionali necessarie sia nel settore privato che nella pubblica amministrazione.

Un Percorso Didattico Unico e Multidisciplinare

Il corso ha offerto ventisei moduli didattici, ognuno della durata di novanta minuti, distribuiti su tre mesi di formazione intensa. Tra i formatori c’erano rappresentanti di sette consorzi del sistema CONAI, come Ricrea e Cial, insieme a esperti del settore, provenienti da aziende attive nel riciclo e da accademici specializzati nell’economia circolare. Il professor Bruno Notarnicola, coordinatore del corso, ha messo in evidenza come questo primo ciclo di studi abbia saputo amalgamare conoscenze da discipline diverse, offrendo ai partecipanti strumenti pratici per affrontare le sfide attuali nel campo della sostenibilità. “Sono stati forniti ai corsisti nozioni e strumenti fondamentali per sviluppare competenze che permetteranno loro di operare efficacemente nell’affascinante mondo dell’economia circolare”, ha sottolineato il professor Notarnicola.

Oltre alla formazione teorica, il corso ha incluso elementi pratici e confronti diretti con rappresentanti del settore. Durante la cerimonia finale, i laureati hanno avuto l’opportunità di interagire con esperti del mercato del lavoro, come Chiara Morbidini, del Centro Studi per l’Economia Circolare di CONAI, e Marianna Carluccio di Randstad Italia. Questi incontri hanno fornito ai corsisti un quadro concreto delle competenze richieste dal mercato e delle opportunità professionali disponibili.

L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di programmi di alta formazione post-universitaria, avviati da CONAI nel 2019, mirati a promuovere i Green Jobs, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno. Fabio Costarella, vicedirettore generale di CONAI, ha affermato: “Formare nuove generazioni di professionisti della sostenibilità significa investire nel futuro del nostro Paese”. Partendo dalla già alta percentuale di recupero degli imballaggi in Italia, Costarella ha enfatizzato la necessità di figure professionali preparate per sostenere e migliorare tali risultati.

La delegazione dell’Ateneo ha riconosciuto l’importanza di eventi formativi come questo, contribuendo a creare un ponte tra il mondo accademico e quello del lavoro. “La collaborazione tra università e imprese può creare opportunità concrete per i giovani, fornendo loro gli strumenti necessari per affrontare le sfide ambientali”, ha aggiunto Costarella.

Il corso non solo ha rappresentato un’opportunità di formazione ma anche un’importante occasione per i partecipanti di costruire una rete professionale e di scambiare idee sul futuro della sostenibilità e dell’economia circolare.

In sintesi, il percorso formativo di Taranto ha dimostrato l’importanza di investire nella formazione di figure professionali nel settore della sostenibilità, contribuendo attivamente allo sviluppo di un’economia realmente sostenibile e al rafforzamento delle competenze nel Sud Italia.

(fonte: Università degli Studi di Bari Aldo Moro, CONAI, ReteAmbiente Formazione)

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