Il Govtech Forum torna a Milano: esperti mondiali per la trasformazione digitale

Il GovTech Forum 25 – Rethink a Milano riunisce esperti e istituzioni internazionali per discutere dell’innovazione pubblica. Sir Geoff Mulgan, Stephen Goldsmith e Talla Kebe sono tra i relatori. L’agenda include tavoli di lavoro sulle politiche GovTech, la trasformazione digitale e l’innovazione aperta nei servizi pubblici. L’obiettivo è promuovere l’adozione coordinata di tecnologie avanzate nella Pubblica Amministrazione. L’Italia sta vivendo una spinta alla trasformazione digitale grazie agli investimenti Next Gen EU. Gli italiani apprezzano l’efficienza dei servizi digitali ma temono la sorveglianza dello Stato. Un’indagine evidenzia la necessità di informare e coinvolgere tutti nel cambiamento digitale.
Si apre a Milano il GovTech Forum 25 – Rethink
Il 13 marzo prende il via a Milano la seconda edizione del GovTech Forum 25 – Rethink, una convention dedicata all’innovazione pubblica. Con il patrocinio di diverse istituzioni, l’evento riunirà oltre 200 esperti da tutto il mondo per discutere di innovazione aperta e trasformazione digitale nei servizi pubblici. Tra i relatori autorevoli presenti ci saranno esperti come Sir Geoff Mulgan, Stephen Goldsmith e Talla Kebe.
Il programma prevede nove tavoli di lavoro che affronteranno tematiche legate alle politiche pubbliche GovTech, con focus sul mercato europeo, la crescita del Mediterraneo, l’IA e l’innovazione aperta nel settore pubblico. L’obiettivo del Forum è spingere per una maggiore adozione coordinata e massiva delle tecnologie digitali nel settore pubblico, contribuendo a una trasformazione digitale focalizzata sullo sviluppo economico e sociale.
Alcuni dei temi che saranno affrontati riguardano la digitalizzazione dei servizi pubblici in Italia, i livelli di maturità nel GovTech e le percezioni degli italiani sull’innovazione nel settore pubblico. Si evidenzia la necessità di informare meglio la popolazione sull’effettiva evoluzione del Paese in ambito tecnologico.
La trasformazione digitale dei servizi pubblici in Italia suscita opinioni contrastanti tra la popolazione, con una netta maggioranza che vede i benefici dell’innovazione, ma anche una parte preoccupata per i rischi di sorveglianza. La sfida futura sarà quindi garantire un’ulteriore trasformazione digitale che sia inclusiva e orientata al benessere comune.
GovTech Forum 25 – Rethink: L’innovazione pubblica al centro a Milano
Il GovTech Forum 25 – Rethink ha preso il via il 13 marzo a Milano, ospitando oltre 200 esperti e rappresentanti istituzionali da tutto il mondo per discutere dell’innovazione pubblica. Con nove tavoli di lavoro dedicati alle politiche pubbliche GovTech, l’evento si concentra sull’innovazione aperta e la trasformazione digitale nei servizi pubblici.
Tra i relatori più autorevoli figurano esperti come Sir Geoff Mulgan, Stephen Goldsmith e Talla Kebe, i quali condivideranno le proprie visioni sul ruolo dell’innovazione nella pubblica amministrazione. L’obiettivo del Forum è quello di promuovere una trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione che sia aperta, interoperabile e orientata allo sviluppo economico, sociale e ambientale dell’Europa e del Mediterraneo.
L’Italia ha già vissuto una accelerazione della trasformazione digitale nei servizi pubblici, grazie agli investimenti Next Gen EU (PNRR) e a iniziative come il GovTech Forum. Tuttavia, è importante sensibilizzare la popolazione sull’effettivo livello di maturità nel GovTech, spingendo verso una maggiore consapevolezza e un orgoglio nazionale per l’innovazione italiana.
L’indagine condotta da Feel ha rivelato che la maggior parte degli italiani vede nell’innovazione e digitalizzazione dei servizi pubblici un’opportunità di efficienza e accessibilità, ma anche di sorveglianza e controllo. C’è un mix di entusiasmo e preoccupazione riguardo alla trasformazione digitale, con una generale attesa positiva per i benefici che essa può portare alla società nel suo complesso. La sfida rimane nel supportare e accompagnare al cambiamento tutte le categorie di persone, anche quelle meno istruite, per garantire un’innovazione pubblica inclusiva e sostenibile.
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