Il settore automobilistico italiano guida il cambiamento in Europa: l’intervista a Urso

Il settore automobilistico italiano guida il cambiamento in Europa: l’intervista a Urso

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Il Ministro Adolfo Urso afferma che l’Italia guida le riforme in Europa per rilanciare il settore automotive. Sottolinea l’importanza di aprire a tutte le tecnologie disponibili, revisere il metodo di calcolo delle emissioni e garantire risorse europee per il Made in Europe. Urge un cambiamento immediato per evitare la deindustrializzazione del continente e affrontare la concorrenza globale. La crisi dell’auto colpisce anche i produttori europei di batterie, con la bancarotta di importanti aziende. Urso chiede interventi rapidi ed efficaci per garantire competitività e autonomia strategica. Il Sistema Italia, imprese e sindacati, sono al fianco del ministro in questa battaglia.

Adolfo Urso: l’Italia guida il fronte delle riforme in Europa

Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha sottolineato l’importanza della leadership italiana nel promuovere riforme cruciali per il settore automotive europeo. Grazie all’intervento italiano sei mesi fa con il non-paper sul settore, la Commissione UE ha adottato misure che ritardano le sanzioni previste per il 2025 e accelerano la revisione del regolamento sui veicoli leggeri. Tuttavia, secondo Urso, occorre ancora maggiore apertura alle tecnologie sostenibili come i biocarburanti e l’idrogeno, insieme a una revisione del calcolo delle emissioni.

Il ministro ha evidenziato le sfide attuali del settore automotive europeo, tra cui la deindustrializzazione causata dal green deal e la concorrenza globale. Urso ha sottolineato la necessità di interventi rapidi per contrastare la crisi, come un piano gigafactory con risorse adeguate per garantire la competitività e l’autonomia strategica del continente. Urge agire per evitare il crollo del settore e l’inondazione del mercato europeo da parte di produttori globali.

In questo contesto, Urso ha ribadito l’importanza di coinvolgere il Sistema Italia, imprese e sindacati, per affrontare insieme le sfide e perseguire gli obiettivi di piena decarbonizzazione. La battaglia per la sopravvivenza dell’industria automobilistica europea è lunga, ma il ministro si è mostrato fiducioso nel sostegno e nella determinazione di tutti gli attori coinvolti.

Il piano di riforme per l’industria automobilistica europea

ROMA – Durante il Question Time alla Camera dei Deputati, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha evidenziato il ruolo di leadership dell’Italia nel guidare il fronte delle riforme in Europa per rilanciare il settore dell’auto europea. Urso ha sottolineato l’importanza delle iniziative italiane nel settore automotive, che hanno portato la Commissione UE a prendere provvedimenti per sostenere l’industria automobilistica e garantire la sua competitività.

Il ministro ha evidenziato la necessità di aprire le porte a tutte le tecnologie disponibili, come i biocarburanti e l’idrogeno, per raggiungere gli obiettivi della transizione energetica. Urso ha sottolineato la necessità di rivedere il metodo di calcolo delle emissioni e di garantire risorse adeguate a livello europeo per incentivare la produzione Made in Europe e assicurare l’autonomia strategica nel settore delle batterie elettriche.

Urso ha denunciato i rischi legati al Green New Deal, che potrebbero accelerare la deindustrializzazione del continente. Ha richiamato l’attenzione sulla crisi del settore automotive europeo, minacciato da regole eccessivamente stringenti e dalla concorrenza globale. L’importanza di interventi rapidi ed efficaci è stata sottolineata per garantire la competitività e l’autonomia strategica del settore automobilistico europeo.

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