18enne arrestato per il presunto coinvolgimento nella morte di Andrea Prospero a Perugia

Tragedia a Perugia: arrestato un giovane per istigazione al suicidio
La triste storia di Andrea Prospero, il 19enne trovato morto lo scorso gennaio in un monolocale a Perugia, ha preso una svolta inquietante con l’arresto di un 18enne accusato di istigazione al suicidio. Secondo gli inquirenti, i messaggi trovati nella chat Telegram tra i due giovani avrebbero spinto Prospero a compiere l’atto estremo. Il giovane, originario di Lanciano, avrebbe segretamente confidato al suo interlocutore virtuale le sue intenzioni, ma anziché dissuaderlo avrebbe incoraggiato il gesto tragico.
Ulteriori indagati e nuovi dettagli emergono dall’inchiesta
La Procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, sta indagando sul caso alla luce di nuove informazioni emerse durante l’inchiesta. Oltre al giovane già arrestato per istigazione al suicidio, un altro individuo è stato iscritto nel registro degli indagati per la presunta vendita di farmaci letali ad Andrea Prospero. Nell’abitazione di quest’ultimo sono stati trovati 10 mila euro, sollevando nuove perplessità sul coinvolgimento di terze persone nella vicenda.
Il legale della famiglia Prospero, Carlo Pacelli, ha espresso gravi preoccupazioni riguardo ai pericoli del web in relazione a questo tragico episodio. Ha dichiarato: “Andrea si è confidato, ha raccontato delle sue fragilità, dei suoi disagi e dall’altra parte invece di un conforto ha trovato qualcuno che ha rafforzato i suoi propositi di farla finita.”
È emerso che i due giovani si sono conosciuti online attraverso chat Telegram, ma restano ancora molti interrogativi aperti sulle circostanze esatte che hanno portato alla tragedia. È in corso un’indagine approfondita per chiarire ogni dettaglio e accertare eventuali responsabilità.
Fonte: La Stampa
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