Gentiloni a Madrid: “Rispetteremo regole Ue, ma basta austerity”
“Come sempre rispetteremo le regole europee ma senza in alcun modo manovre che possono avere effetti depressivi e confermando l’azione riformatrice che l’Italia sta portando avanti”.
E ‘ quanto ribadito dal premier Paolo Gentiloni a Madrid, dove ha incontrato il collega spagnolo Mariano Rajoy.
“In Italia non c’è alcuna instabilità, c’è un governo passato purtroppo attraverso la sconfitta del referendum, che lavora in continuità con il governo che ha operato per due anni, ne sviluppa le scelte programmatiche, fa le scelte che in questa fase bisogna fare. L’Italia è un Paese stabile che lavora in continuità con il governo precedente”, ha detto riguardo alla recente sentenza della Consulta sull’ Italicum.
“L’espressione manovra correttiva mi crea qualche scompenso. Semplicemente, l’Italia ha bisogno di politiche espansive, di far fronte, accelerandola, a una esigenza di crescita sostanziale e, purtroppo, di fronteggiare alcune circostanze eccezionali, come quelle che abbiamo attraversato negli ultimi tempi. Confido che l’Europa non sarà sorda e cieca, ne ho scritto a Juncker, farebbe un pessimo servizio a se stessa. Stiamo lavorando, stiamo negoziando, l’ha detto anche il ministro Padoan, oggi a Bruxelles”, ha aggiunto Gentiloni.
“Credo che il governo debba dire solo due cose molto semplici: la prima è che noi ci occupiamo dei problemi che riguardano l’attività di governo, il Paese e guardiamo con rispetto alle scelte del Parlamento e delle forze politiche. Italia e Spagna possono svolgere ruolo fondamentale nei prossimi mesi come paesi protagonisti nell’Unione europea. Tra le diverse questioni discusse c’è il significato del nostro impegno per il rilancio dell’Europa in vista del vertice di Malta. Il sessantesimo anniversario del Trattato di Roma sarà occasione per rivendicare nei confronti di opinione pubblica e dei cittadini, i risultati raggiunti dall’Europa in 60 anni. Viviamo in tempi in cui riaffermare questi risultati non è affatto scontato. Ricordare come l’Europa ci ha fatto uscire dalla Guerra fredda, dalla dittatura e ci ha assicurato welfare, cultura, commercio e dialogo” ha proseguito il presidente del Consiglio italiano.
Al termine dell’incontro Rajoy ha annunciato che Italia e Spagna hanno deciso di riattivare le riunioni bilaterali, in quanto “hanno un punto in comune, l’interesse ad avere da parte dell’Ue la consapevolezza dell’importanza di mettere il tema della crescita al centro delle nostre politiche con ragionevolezza e flessibilità”.
Le parole del premier arrivano dopo che il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, da Bruxelles, aveva messo in guardia dal grave danno “di reputazione” di una eventuale procedura per il debito eccessivo. “Una punizione da parte dell’Ue sarebbe un’inversione a U rispetto a quello che è stato costruito fino ad adesso”, sostiene Padoan.