Trump licenzia ministra che si oppone al decreto anti-immigrazione
Primi licenziamenti per Donald Trump. Fuori dalla sua “squadra” Sally Yates, ministra della giustizia rea di aver ordinato di non difendere il tribunale il decreto anti-immigrazione, ed il direttore dell’ufficio immigrazione e frontiere. A sostituzione della Yates ci sarà Dana Boente, procuratore del distretto orientale della Virginia.
Sally Yates è stata accusata di tradimento. La sua iniziativa di aver ordinato ai legali del dipartimento di giustizia di opporsi al “Muslim ban” non è affatto piaciuta a Trump. L’ordine esecutivo emanato dal presidente degli Stati Uniti di vietare l’ingresso in America ai rifugiati e cittadini di 7 Paesi a maggioranza islamica non è stato ben accettato dalla maggioranza dei cittadini e dei politici. Forti critiche contro il magnate, che dovrà far fronte a manifestazioni e accuse di razzismo.
Sally Yates, prima del licenziamento, aveva dichiarato: “Finché sarò ministra della giustizia, il dipartimento non difenderà l’ordine esecutivo. La mia responsabilità è quella di assicurare che la posizione del dipartimento di giustizia non sia solo legalmente difendibile, ma porti avanti la miglior visione della legge dopo aver esaminato tutti gli aspetti. Allo stato attuale, non sono convinta che la difesa del provvedimento sia in linea con queste responsabilità, né sono convinta che l’ordine esecutivo sia lecito”.
Parole che sono state viste come un tradimento dal neo-presidente “perché si rifiutano di attuare un ordine messo a punto per difendere i cittadini americani. La signora Yates è stata designata dall’amministrazione Obama, debole in materia di frontiere e molto debole in materia di immigrazione illegale”. Già nominata la sostituta: Dana Boente, procuratore del distretto orientale della Virginia, che ha emanato il primo ordine al dipartimento di giustizia.
John Kelly, segretario alla sicurezza interna, ha invece “tagliato” Daniel Ragsdale, direttore ad interim dell’ufficio immigrazione e frontiere. Lo sostituirà Thomas Homan, ex direttore esecutivo della sezione incaricata agli arresti ed all’allontanamento dei migranti senza documenti. Non sono state fornite spiegazione per tale decisione.