Divorzio: costi e documenti da presentare
Secondo l’Istat, in Italia sono più i divorzi che i matrimoni. La rottura delle coppie può arrivare dopo pochi anni di relazione o dopo tanti anni di convivenza. Una volta presa la decisione, un alto numero di coppie italiane è costretto ad affrontare l’iter burocratico per ufficializzare la separazione.
Il divorzio può essere una soluzione presa sia da entrambi i coniugi, sia per il volere di uno solo dei due. Si parla per questo di separazione congiunta nel primo caso e giudiziale nel secondo caso. In caso divorzio congiunto, l’istanza va presentata al tribunale competente che cura le condizioni della prole e i rapporti economici.
Quali documenti presentare in caso di divorzio congiunto?
-L’estratto integrale dell’atto di matrimonio da richiedere presso il comune in cui è stato celebrato il matrimonio.
-Il certificato di residenza e stato di famiglia, anche contestuale, di entrambi i coniugi (non è possibile utilizzare l’autocertificazione)
-Una copia autentica (non è accettata la semplice fotocopia) del verbale di udienza e di separazione, oppure la sentenza di separazione con attestazione del passaggio in giudicato.
-Le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni di entrambi i coniugi.
-Copia di un documento di identità di entrambi
-Copia del codice fiscale di marito e moglie
Il giorno dell’udienza, i coniugi avranno un colloquio con il giudice che valuterà i presupposti richiesti dalla legge e solo dopo emetterà la sentenza del divorzio.
Costi:
I divorzi congiunti hanno tempi brevi e costi economici. Vanno conteggiati:
-Il contributo unico per l’attivazione del procedimento pari a 43 euro.
-Le spese legali che possono variare da 1.650 euro fino a 5.950 euro. In caso di avvocato unico la parcella per la consulenza svolta sarà superiore al 20% rispetto all’importo che verrebbe richiesto per gli stessi servizi ad un solo coniuge.
Quali documenti presentare in caso di divorzio giudiziale?
La domanda va presentata al tribunale dell’ultima residenza comune dei coniugi oppure nel luogo in cui il coniuge convenuto ha residenza o domicilio. La figura dell’avvocato è necessaria per la spiegazione dei fatti e dei motivi per i quali uno dei due chiede il divorzio.
I documenti da presentare sono:
-Estratto integrale dell’atto di matrimonio
-Certificato di residenza e stato di famiglia, anche contestuale, di entrambi i coniugi
-Dichiarazione dei redditi del ricorrente degli ultimi tre anni almeno
-Copia di un documento di identità del ricorrente
-Copia del codice fiscale del ricorrente.
Entro cinque giorni dal deposito, il presidente del tribunale fissa l’udienza, che dovrà svolgersi entro 90 giorni.
Il giudice tenterà di riconciliare la coppia, sentirà le parti e gli eventuali figli. Valuterà le condizioni e gli interessi in gioco prima di emettere una sentenza e tenterà di riconciliare la coppia.
I certificati devono essere richiesti ad uso separazione o divorzio. Sono esenti da imposta di bollo ed hanno validità di sei mesi e in molti comuni italiani, vengono rilasciati on line.
Per la separazione giudiziale, è necessario che siano trascorsi almeno dodici mesi dalla data di comparizione in Tribunale prima di vivere separatamente.
Costi:
Un divorzio giudiziale presenta costi poco prevedibili. Molto dipende dal livello di conflittualità dei coniugi. Parliamo di cifre che vanno dai 5.000 euro fino a 20.000 euro, se non oltre.