Risultati Serie A: derby d’Italia alla Juventus. Parolo ne fa 4

Risultati Serie A: derby d’Italia alla Juventus. Parolo ne fa 4

JUVENTUS-INTER 1-0

La Juventus batte l’Inter 1-0 nella partita più sentita del campionato. Derby d’Italia che ha rispettato le attese. Nonostante il risultato, il match tra Juventus e Inter è stata una partita accesa e densa di occasioni. Formazioni a specchio 4-2-3-1 da entrambi i lati, Higuain contro Icardi. Dopo soli due minuti Dybala accende gli animi, cross al centro dell’area e mezza-rovesciata spettacolare dell’argentino che costringe Handanovic agli straordinari. Dopo dieci minuti è ancora Dybala a far venire i brividi sulla schiena al portiere avversario: tiro a giro da fuori di mancino, con il pallone che si abbassa all’ultimo appoggiandosi sulla traversa. Al 18′ l’Inter si sveglia e sfiora due volte il vantaggio con Gagliardini e Joao Mario. Alex Sandro pecca grossolanamente in copertura e le ripartenze dell’Inter trovano sempre un uomo libero sulla destra. Al 37′ fallo dubbio di Mandzukic in area su Icardi, gli interisti chiedono il rigore, ma è solo angolo. Sulla ripartenza Mandzukic sfiora il palo, stessa sorte per Icardi 40 secondi dopo. La partita è un continuo di occasioni, da un lato e dall’altro. Al 44′ calcio di punizione battuto da Pjanic, Handanovic smanaccia sulla traversa. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, Cuadrado tira al volo un pallone vagante dai 20 metri: il colombiano si coordina e lascia partire un missile terra-aria che buca il portiere avversario. Nel secondo tempo le squadre hanno meno energie, in gran parte disperse durante la prima frazione. Dal 65′ in poi l’Inter pressa i bianconeri, che sono spesso costretti al fallo per arginare gli avversari. Tra il 77′ ed il 78′ doppia occasione: prima Higuain spara addosso ad Handanovic in area, poi Eder sbaglia tutto da solo in aerea. Cambi da entrambi i lati: entra Palacio per Joao Mario e Rugani e Dani Alves per Dybala e Lichsteiner. L’ultima occasione è per i padroni di casa, con Handanovic che salva ancora un colpo di testa di Mandzukic. I nerazzurri sono colpevoli di aver sbagliato troppo spesso l’ultimo passaggio prima della conclusione. Nel finale espulso Perisic per proteste. I bianconeri si portano così a +6 sul Napoli, nerazzurri sorpassati dalla Lazio.

 

PALERMO-CROTONE 1-0

Punti d’oro per il Palermo in chiave salvezza. I rosanero superano il Crotone e si portano a -8 dall’Empoli. Diego Lopez schiera un coraggioso 4-3-3. I rosanero, in versione trazione anteriore, passano in vantaggio al 27′ con Embalo, che entra bene in area in dribbling e serve un pallone d’oro per Nestorovski, che segna di sinistro all’angolino. I calabresi sono quasi per nulla pericolosi. L’unico rischio è al 60′ del secondo tempo, quando un disimpegno errato di Cionek rischia di favorire gli avversari, imprecisi nell’occasione. Al 69′ espulso Crisetig per doppia ammonizione. Il Crotone resta in dieci e non riesce più a scalfire la difesa rosanero, che gestisce il risultato portandosi a casa tre punti.

PESCARA-LAZIO 2-6

Quattro gol di Parolo, non ci crede neanche lui. Vittoria tennistica della Lazio in casa del Pescara, un 2-6 che demoralizza una squadra già probabilmente rassegnata alla retrocessione. Sei minuti e i laziali passano già avanti con Parolo, che poi raddoppierà al 14′, entrambe le volte di testa. Il Pescara però, reagisce, inizialmente, accorciando prima con Benali e poi pareggiando con Brugman. Entrambi i gol nascono da iniziative di Kastanos. Gli abbruzzesi sbagliano un rigore con Caprari, sul 2-1, che avrebbe permesso un clamoroso ribaltone. Nel secondo tempo è un’altra storia. Ancora Parolo, ancora di testa, dopo un palo di Milinkovic-Savic. Al 57′ Immobile scambia un 1-2 con Keita, che poi va al gol, siglando il 2-4. Al 69′, poi, proprio l’attaccante napoletano segna il 2-5 con una girata di collo pieno su calcio d’angolo. Immobile non esulta in quanto ex. A chiudere i giochi, ancora Parolo, con il suo poker personale, stavolta di piede su assist perfetto di Lulic.

GENOA-SASSUOLO 0-1

Due punti in sette partite per il Genoa, sempre più in crisi. Il Sassuolo ha la meglio in un match difficile. Al 26′, punizione battuta da Berardi, Cataldi rinvia su Pellegrini che lascia partire un destro ben piazzato che batte Lamanna. Il Genoa, provando a reagire, si allunga, creando spazio al Sassuolo per ripartire. Ragusa e Matri però sprecano tutto. Al 51′ Gentiletti colpisce la traversa di testa. Il Genoa si spinge avanti e ci prova con i neo-acquisti Cataldi e Hiljemark, ma il Sassuolo resiste e i rossoblù sono stanchi. Sul finale Politano sbaglia un pallonetto su Lamanna.

EMPOLI-TORINO 1-1

Pari amaro per i granata tra Empoli e Torino. Le condizioni del campo hanno influito su un match che sarebbe potuto essere più spettacolare di quanto abbiamo visto. All’11’ il Toro passa già in vantaggio con Belotti, che raccoglie di piatto al volo una punizione di Ljalic. L’Empoli non ci sta e al 18′ ci prova Mchedlidze  con una rovesciata che finisce di poco fuori. A fine primo tempo la pioggia diventa protagonista in negativo: il retropassaggio di Ajeti viene frenato dall’acqua, Pucciarelli raccoglie il pallone fermo sulla pozzanghera, salta Hart e segna. Nel secondo tempo, dopo dieci minuti, il Torino può tornare in vantaggio. Bellusci atterra Ljajic in area e causa il calcio di rigore. Sul dischetto va Iago Falque, che si fa parare il penalty da Skorupski. Il match termina sull’1-1, con Mihajlovic che si può appellare a un campo dalle condizioni pessime.

ATALANTA-CAGLIARI 2-0

L’Atalanta, con la sconfitta del Milan, continua a sognare l’Europa. Serve solamente un quarto d’ora agli orobici per battere il Cagliari. Il Papu Gomez è il protagonista del match. Dopo solo quattro minuti, l’Atalanta segna con una bellissima azione corale iniziata e conclusa da Gomez, servito da Conti. I nerazzurri raddoppiano al 17’ ancora grazie al Papu, che segna con un fantastico gol “alla Del Piero”. La Dea gestisce egregiamente il vantaggio, senza alcuna difficoltà, tenendo bene il pallino del gioco. Il Cagliari non è mai pericoloso e la partita finisce con la standing ovation dedicata a un Gomez sempre più simbolo di questa Atalanta.

CHIEVO-UDINESE 0-0

C’è poco e niente da raccontare nel match tra Chievo e Udinese. Una partita noiosa, con due squadra che non hanno nulla da chiedere al campionato. Pellissier si fa male, problema muscolare per lui, ed è obbligato a lasciare il posto a Inglese nel secondo tempo. Al 30′ unica fiammata del match con Adnan che di testa impegna Sorrentino. Espulso Cesar all’82’. La partita si spegne in un lento dondolare in attesa del fischio finale.

MILAN-SAMPDORIA 0-1

Crolla il Milan, in casa contro la Samp. Una partita che spegne i sogni di Champions dei rossoneri. Deulofeu gioca bene e non fa rimpiangere particolarmente Bonaventura. Sfortunato nel colpire un palo a inizio secondo tempo su cross di Suso. I padroni di casa sono in gran parte padroni del gioco, per questo è un vero peccato la beffa a metà seconda frazione. Zapata al 69′ perde palla a centrocampo, contropiede della Samp con Quagliarella che viene steso in area da Paletta. Rigore fischiato e Donnarumma subisce il suo primo gol su rigore in carriera, da Muriel. Montella cambia Abate per Pasalic, Ocampos per Bertolacci e Lapadula per Bacca, ma cambia poco. La Samp sbaglia il raddoppio e Lapadula si divora un gol davanti a Viviano. Nel finale espulso Sosa per doppia ammonizione.

NAPOLI-BOLOGNA 7-1

Mertens e Hamsik. Bastano loro per permettere al Napoli di “schiantare” il Bologna nel primo anticipo della ventireesima giornata di Serie A. I partenopei vincono 7-1, con tripletta del belga e del loro capitano. Sono bastati quattro minuti ai padroni di casa per passare in vantaggio: cross dalla trequarti di Callejon ed Hamsik in tuffo “buca” Mirante. Solo due minuti dopo Zielinski lancia Insigne, che batte ancora Mirante in uscita. Al 25′, Callejon para con la mano un colpo di testa, viene ammonito e causa rigore. Reina neutralizza il penalty di Destro e durante la ripartenza il numero 7 azzurro viene espulso per doppia ammonizione dopo un fallo di reazione . Al 32′ la parità numerica viene ristabilita dall’espulsione di Masina. I partenopei infieriscono e al 33′ Mertens insacca un pregevole calcio di punizione. Una debole luce riaccende per un attimo le speranze del Bologna, che accorcia al 36′ con Torosidis di testa, in tuffo, su respinta di Reina. Luce fioca, che viene subito spenta, dopo 8 minuti, ancora da Mertens. Il secondo tempo è una tortura. Hamsik segna una doppietta straordinaria in 5 minuti, tra il 70′ e il 74′ e Mertens dà la batosta finale al 90′. Tripletta per entrambi e Bologna asfaltato.

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