Gentiloni sull’Ue: “Il problema migranti non lo risolve mago Merlino”
Si è dimostrato molto critico verso l’operato dell’Europa, il presidente del consiglio Paolo Gentiloni. Il premier, in occasione delle comunicazioni a Camera e Senato, in vista del Consiglio Europeo atteso nel fine settimana, ha dichiarato: “L’immigrazione, il problema dei migranti, è una questione che neppure mago Merlino saprebbe risolvere”.
L’ anniversario dei Trattati di Roma
Il consiglio europeo che si terrà giovedì e venerdì a Bruxelles sarà dedicato al sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma, le cui celebrazioni sono previste il 25 marzo nella città capitolina. “Il 25 marzo si celebra nella sala degli Orazi e dei Curiazi, in Campidoglio, il sessantesimo anniversario dei Trattati” ha detto Gentiloni. “Quella firma, avvenuta 60 anni fa, seguì una serie di tentativi falliti e diede un primo sbocco alla grande ambizione europeista, che da decenni attraversava le fasce migliori delle classi dirigenti intellettuali europee”.
Europa a due velocità
“L’Europa a due velocità non va vista come un gigantesco complotto contro l’Italia – ha affermato il presidente del Consiglio – L’Italia è tra i paesi promotori di quest’impostazione e senza la Gran Bretagna sarà uno dei paesi assolutamente protagonisti di questo processo. Non è una decisione da prendere domani, è risposta di prospettiva a rischio impasse”. Sui bilanci: “Siamo per rispettare le regole Ue e per contribuire a cambiare le sue politiche – ha spiegato il premier – Far finta che le regole non esistano sarebbe superficiale e rinunciare a cambiare le politiche sarebbe rinunciare al ruolo Italia”. “Vogliamo un’Europa che non deprima una crescita ancora lenta ma che la incoraggi: è questa sarà nostra battaglia, sarà l’impegno nel Def, e del nostro piano nazionale delle riforme”.
Il nodo immigrazione
“L’attività di governo è concentrata su una serie di misure, dall’immigrazione alla pubblica amministrazione, dal processo penale alla sicurezza urbana, dalla legge sulla povertà al disegno di legge sulla concorrenza: sfido chiunque ad indicare un altro governo e un altro parlamento in Europa impegnati su un complesso di riforme come quello su cui siamo impegnati in Italia. Non siamo i primi della classe, ma non accettiamo lezioni e lavoriamo nell’interesse comune”, dichiara il premier.
Il presidente del Consiglio dice “no” alla rigidità europea e “no” alla “rigidità distratta” sui temi dell’immigrazione, il cui approfondimento non rappresenta una “pretesa” dell’Italia ma una decisione comune presa dall’Unione. “Il problema dell’immigrazione – ha precisato Gentiloni – non lo cancella neanche il mago Merlino. Ma è possibile sostituire quella clandestina irregolare e micidiale per i migranti con flussi e canali. Questo è l’obiettivo della Ue e spero che a Bruxelles si facciano passi in più per aiutare il lavoro di avanguardia dell’Italia”. Secondo il premier, “l’obiettivo è sostituire immigrazione clandestina irregolare con flussi e canali più accettabili e mi aspetto un passo in più, in termini di risorse, per aiutare l’Italia” .
L’incontro con Giorgi Kvirikashvili
Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni ha poi ricevuto a Palazzo Chigi, il primo ministro della Georgia, Giorgi Kvirikashvili. “La Georgia sta avviando una nuova dimensione della partnership con l’Italia, ha detto il primo ministro georgiano, Giorgi Kvirikashvili, durante l’evento organizzato dall’Istituto affari internazionali (Iai). “E’ una giornata molto importante per noi. Crediamo che questa visita garantirà un nuovo impulso alle relazioni fra Italia e Georgia”, ricordando il business forum che si è svolto questa mattina alla Farnesina.
“Le sfide che abbiamo davanti sono serie”, ha detto il premier, esprimendo la necessità del suo governo di “attirare investimenti” e “garantire la crescita economica”. In questo contesto “l’Italia è importante per la Georgia”, ha detto Kvirikashvili, sottolineando “la grande influenza della cultura italiana” per il paese est europeo. La visita odierna infatti, secondo il presidente, giunge non solo in contemporanea con le celebrazioni del “sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma” ma anche “del venticinquesimo anniversario delle relazioni diplomatiche bilaterali”. “Dopo la dissoluzione dell’Unione sovietica, l’Italia ha sempre sostenuto la sovranità e l’integrità territoriale della Georgia, oltre che le sue ambizioni europee”, ha detto il primo ministro.